“Vergato in maschera”, un paese e il suo carnevale dall’ottocento a oggi

VN24_160228_Carnevale Vergato_1932 copia2016/02/28, Vergato – Oggi 28 febbraio 2016, prima uscita del Carnevale vergatese 2016 e primo rinvio per cattivo tempo. Motivato dalla pioggia che ha battuto la Valle del Reno negli ultimi giorni, non è pensabile aprire una sfilata di carri allegorici di tale portata con il pericolo di vederli “sciolti” sotto un’acquazzone, lo stesso vale per gli abbondanti gettiti di coriandoli che andrebbero a inzuppare le fognature. Rimandato quindi alla prossima domenica, ci consoliamo ripercorrendo

“VERGATO IN MASCHERA”, UN PAESE E IL SUO CARNEVALE DALL’OTTOCENTO A OGGI,

una ricerca che ha il valore di una tesi universitaria. (materiale raccolto e catalogato da Umberto Bernardi, la mente “storica” del Carnevale Vergatese).

LE SFILATE

VN24_160228_Carnevale Vergato_1937 copiaLe sfilate dei carri o “tronfi”, hanno origine molto antica. Il lavoro di  ricerca però è stata effettuata solo al periodo fra le due guerre mondiali. In questi anni il corso mascherato non avviene sempre mentre hanno carattere continuativo invece le mascherate e i veglioni. Il regime fascista influenza la scelta dei soggetti dei carri che diventano o apologetici o satirici. Dal 1950 al 1956, anni della ricostruzione, i vergatesi sentono il bisogno di dimenticare gli anni bui e riportano l’allegria per le vie del paese segnato dalla guerra. I carri sono elaborati e sfarzosi, i soggetti quasi esclusivamente di evasione. L’organizzazione delle sfilate è compito delle varie società. Dopo alcuni anni di silenzio le sfilare riprendono in tono minore e sono rivolte quasi esclusivamente ai bambini e le manifestazioni sono affidate alla buona volontà di alcune persone. Dal 1968 la Pro Loco si fa carico della organizzazione del Carnevale ed i carri riappaiono in paese: alcuni sono rielaborazioni di vecchie strutture, altri sono realizzati interamente dalle società. Il carnevale rispecchia il momento storico: sono gli anni della contestazione e molti soggetti sono satire locali o nazionali. Una troppo accesa competizione fra le società porta ad un’altra sospensione del corso mascherato, nel 1973. L’entusiasmo e la buona volontà della Pro Loco fa sì che la sosta sia breve e che in poco tempo la sfilata riprenda in tutto il suo splendore.

Il materiale che segue queste brevi note introduttive si prefigge di documentare alcuni aspetti delle manifestazioni carnevalesche vergatesi in un arco temporale che intercorre dalla seconda metà dell’ottocento ai giorni nostri. Lungi dal pretendere di esaurire l’argomento in tutte le sue molteplici implicazioni (folcloristiche, socio-economiche, antropologiche, ecc ecc). Si cerca solo di esemplificare dall’interno alcuni tra i principali momenti che meglio si prestano ad una più approfondita conoscenza di questa specifica realtà culturale e territoriale vergatese, ancora oggi preciso e atteso punto di riferimento  per una larga parte della popolazione non soltanto della Valle del Reno, ma anche di altre località della montagna bolognese.

Il percorso è articolato in varie sezioni focalizzando alcune tematiche e precisamente:

1 –  La preparazione dei carri

2 –  Feste e società carnevalesche

3 – Le mascherate

4 – Il pubblico e il carnevale

6 – Le sfilate dei carri

LA PREPARAZIONE DEI CARRI

VN24_160228_Carnevale Vergato_1933 copiaLa preparazione dei carri mascherati ( ideazione e allestimento) da sempre è uno dei momenti di “suspense” del carnevale vergatese. Caratterizzate dalla massima riservatezza, queste fasi erano essenziali per puntare al raggiungimento della vittoria da parte della società, che cercavano di risolvere a loro favore il giudizio della giuria attraverso trovate il più possibile efficaci per tema o per perizia tecnico-realizzativa. Nonostante il corso carnevalesco popolare come lo vediamo oggi sia con ogni probabilità di origine tardo ottocentesca, i carri allegorici e/o le mascherate carnevalesche vantano origini ben più arcaiche. Precisiamo a titolo esemplificativo che le fonti storico-iconografiche documentano che durante il Rinascimento erano in auge i cosiddetti “trionfi”, che consistevano in “sfarzose mascherate”, artisticamente disposte, alle quali, seguivano splendidi carri, o trionfi, ove si vedevano numerosi personaggi rappresentanti allegorie o scene storiche.

(Cfr. A Lancellotti, Feste tradizionali, col. 1 – Milano – 1951, pag. 176).

Da alcuni anni la Pro Loco di Vergato ha fatto sì che le aspettative dei preparatori dei carri non venissero meno a causa delle minori disponibilità di locali adatti a tale scopo e ha messo a disposizione di tutti i gruppi di lavori un unico, capiente capannone. Il provvedimento ha ovviamente contribuito ad appianare rivalità societarie che potevano sfociare in episodi “disaggregativi” e, al tempo stesso, non ha privato il pubblico della consueta sorpresa per la novità del carro mascherato.

LE MASCHERE

VN24_160228_Carnevale Vergato_1928 copia VN24_160228_Carnevale Vergato_Va-1925 copia VN24_160228_Carnevale Vergato_1930 copiaDi maschere tipicamente vergatesi non abbiamo notizie. Esiste tuttavia un personaggio, nato dalla fantasia di un gruppo di buontemponi, che riscosse notevole successo: il Principe di Montepetto.

Questo principe, parodia degli antichi capitani della montagna, scendevano in paese a dorso di somaro (in momenti di massimo splendore ebbe anche un landò e una scorta armata). Prendeva poi possesso della città con la consegna delle chiavi da parte del Sindaco e regnava durante la settimana dei festeggiamenti, girando anche nel contado (le frazioni). Infine, l’ultimo sabato di carnevale, pronunciava un saluto al popolo ( al zirudèl) e si accomiatava lanciando sulla folla marenghi di cioccolata.

L’interpretazione più nota del Principe di Montepetto è quella del sig. Natalini. Ora questa usanza che dava un tocco personale alla nostra sfilata si è persa. Quella uniformità che caratterizza la cultura attuale si nota anche fra le maschere che ripropongono personaggi del mondo politico, dello spettacolo e dei cartoni animati comuni in tutta Italia.

Un gioco che non manca mai di affascinare è lo scambio dei ruoli: uomo – donna; donna-uomo. Forse perché rappresenta il massimo della trasgressione.

IL PUBBLICO

VN24_160228_Carnevale Vergato_1936 copia VN24_160228_Carnevale Vergato_Va-1926 copia VN24_160228_Carnevale Vergato_1939 copiaLa folla al Carnevale Vergatese è sempre accorsa numerosa, non solo perché questa è la manifestazione più eclatante della zona e la sfilata è caratterizzata da un abbondante gettito, ma anche perché qui la folla non si sente pura spettatrice. Non ci sono transenne che segnano una netta demarcazione fra chi propone  e chi riceve: le persone che riempiono le vie del paese sono coinvolte nella sarabanda carnevalesca e diventano parte insostituibile dello spettacolo.

© Riproduzione riservata agli autori

 

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