Ferdinando Petri risponde a Dario Mingarelli sul depotenziamento dell’Ospedale di Vergato

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2017/02/19, Vergato – Dopo l’articolo precedente;  (http://vergatonews24.it/2017/02/18/depotenziamento-dellospedale-di-vergato-ce-chi-dice-no/) che ha totalizzato un record di lettori, il dibattito continua con la risposta di Ferdinando Petri a Dario Mingarelli sul depotenziamento dell’Ospedale di Vergato, sarebbe utile che i sindaci autori della lettera richiamo (bacchettata?) sulla raccolta firme, informassero i cittadini sulla reale portata della riforma sanitaria in montagna a cominciare dal significato di “Casa della Salute”, il nuovo ruolo dei medici di famiglia, la soppressione del Pronto Soccorso di Vergato dove abbiamo avuto recentemente l’occasione per trascorrervi una nottata, con un viavai di autoambulanze, gente ferita, anziani e bambini con fratture, emergenze continua e personale insufficiente. Cosa avverrà con la costituzione del “Punto di primo soccorso?”. Nella lettera dei tre sindaci citata sopra si assicura massima trasparenze… Un’azione che ci impegniamo a rendere trasparente, mettendo a disposizione dei consigli comunali e della comunità i verbali degli incontri,,…. bene iniziamo col rendere pubblico il verbale della riunione precedente… o comunicarci dove lo possiamo trovare… chi può lo chieda in maniera ufficiale!

Caro Petri ti sono grato per quello che hai detto….condivido tutto il tuo pensiero che ha toccato molte delle nostre realta’.Si tratta ora di coscientizzare le persone sul fatto di non subire una ristrutturazione penalizzante per Vergato….Questi dirigenti devono capire che non possono agire contro la geografia e le esigenze reali della popolazione…Il nostro storico Ospedale, è situato in una posizione geografica ottimale …non è possibile ridimensionare i servizi….si mettono in difficolta centinaia di persone..a che pro???? Si continuano a nominare dirigenti e si penalizza la corsia….basta con questa politica sanitaria….Abbiamo poi assistito alla sconfitta dei partiti tradizionali..perchè nascono questi comitati di cittadini…??Perchè lìopposizione o è connivente o non esiste….quindi…..per fortuna che ancora qualcuno si da alla mobilitazione….Caro Petri hai ragione….la salute è un bene essenziale…..si tagli altrove…non in questo settore….Spero di leggerti sempre e di condividere comuni battaglie per il miglioramento del nostro Appennino.. Dario Mingarelli

Caro Mingarelli, amico di antica data, qui ci stanno prendendo per i fondelli: gli onnipotenti burocrati che governano la sanità pubblica si sono dimenticati due cose da poco. La prima è che la tutela della salute è un diritto garantito dalla Costituzione, come di seguito:Articolo 32 della Costituzione repubblicana italiana.La repubblica tutela la salute, come fondamentale diritto dell\’individuo, così come interesse per la collettività, garantendo cure per gli indigenti.La seconda è che la salute è tutelata MEDIANTE IL Servizio Sanitario Nazionale (NON MEDIANTE I SISTEMI SANITARI PRIVATI!!!!!!!); scusate se è poco, non lo dico io ma lo dice la legge 833 del 1978, riportata di seguito:Legge 23 dicembre 1978, n. 833 -“Istituzione del servizio sanitario nazionale”TITOLO IIl servizio sanitario nazionale Capo IPrincipi ed obiettivi!. I princìpi.La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale. … . Il servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L’attuazione del servizio sanitario nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei cittadini. … Le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme stabiliti dalla presente legge.Avete capito, cari concittadini e amici di Vergato, Grizzana Morandi, Castel d’Aiano e Marzabotto, che cosa si sono dimenticati, i predicatori della sanità privata? Che L’ATTUAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE COMPETE ALLO STATO, ALLE REGIONI E AGLI ENTI LOCALI TERRITORIALI (CIOE’ AI COMUNI E ALLE LORO UNIONI).Perciò poche storie, la tutela della salute dei cittadini è un dovere sancito dalla Costituzione e ricade sul famoso servizio sanitario nazionale che a sua volta è di competenza dello Stato della Regione e del Comune. Perciò che ognuno si dia da fare per quanto di rispettiva competenza: nel nostro caso, i nostri interlocutori diretti sono la Regione e il Comune (e mettiamoci anche, lo dice la legge, l’Unione dei Comuni, che è bene si interessi anche di salute, oltre che di spettacoli e turismo). Se poi la Regione ha il bilancio in sofferenza, trovi i necessari aggiustamenti tagliando il tagliabile MA NON NELLA SANITA’. Con lo stipendio di un dirigente si pagano almeno 5 infermieri, per non parlare dello stipendio dei direttori generali.Meno burocrati e più addetti alla cura delle persone; meno demagogia e più servizi ospedalieri sul territorio. Vogliamo essere sicuri che, se ci facciamo male quassù dalle nostre parti, ci sia a Vergato il solito efficiente Pronto Soccorso in grado di darci aiuto. Fermiamo a tutti i costi lo smembramento del nostro Ospedale, difendiamo in tutte le sedi il nostro diritto alla salute.Ricordiamoci che l’Ospedale di Vergato, completo e funzionante, contribuisce anche al buon funzionamento dei grandi Ospedali di Bologna (Maggiore, Sant’Orsola ecc.) evitandone il sovraffollamento. Ma insomma, chi è l’organizzatore della sanità regionale che non capisce queste cose di elementare buon senso? Depotenziare l\’Ospedale di Vergato non è solo una scelta vergognosa e lesiva dei diritti dei cittadini: è prima di tutto una palese dimostrazione di INCOMPETENZA ORGANIZZATIVA!!!!! Manifestiamo con fermezza il nostro dissenso, richiamiamo i nostri amministratori di ogni livello istituzionale e di ogni colore politico alla difesa del popolo, facciamo sentire ovunque la nostra voce: ne va della nostra salute e della qualità della nostra vita. Non fermiamoci, Se non lottiamo per i nostri diritti saremo corresponsabili delle nostre disgrazie: Se non sapremo difendere il nostro diritto alla salute, chi lo farà per noi? Chi scrive è sopravvissuto a una terribile e improvvisa patologia grazie all’esistenza e all’efficienza del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vergato, ai cui componenti va tutta la mia gratitudine. Penso che come me siano in tanti a dover ringraziare il nostro validissimo Pronto Soccorso. E allora avanti, con forza e senza paura, fino in fondo:L’OSPEDALE DI VERGATO NON SI TOCCA! LA SALUTE E’ UN DIRITTO DEI CITTADINI, NON UN CAPRICCIO DEI BUROCRATI!!!!

Ferdinando Petri

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