Ritorna la FEB a Vergato. La visita della delegazione brasiliana

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2017/06/03, Vergato – E’ in corso di svolgimento l’annuale giro ai cippi delle autorità brasiliane per la commemorazione dei caduti della FEB, la gloriosa formazione nota per  la sanguinosa battaglia di Montecastello (Gaggio Montano) e per la conquista di Castelnuovo (Vergato). Ad accogliere il Col. Hamilton Teixeira Camillo Addetto Militare del Brasile, il Capitano di Vascello Bruno de Moraes Bittencourt Neto, addetto navale del Brasile, e il Maresciallo Marco Antonio Barbosa, coadiutore dell’Addetto Navale, oltre alle rappresentanze cittadine, la vicesindaca Anselma Capri, che ha sostituito il sindaco Massimo Gnudi, assente per motivi di salute,  gli assessori, Ilaria Nanni e Giovanni Zavorri, le associazioni dei Carabinieri in congedo e ANPI di Vergato con l’ex sindaca Sandra Focci e Baldèin, la banda “G. Verdi” di Riola, i ricercatori di reperti e documenti della guerra, Giovanni Palmieri e Franco Polegato, gli organi di Polizia Municipale, l’Associazione Alpini di Vergato, le autorità militari con il vice comandante della guardia di finanza Marco Pierantozzi e il comandante della stazione Carabinieri di Vergato, Nicola Turturro.

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Dopo l’accoglienza delle autorità nella Piazza Capitani della Montagna con l’esecuzione degli inni nazionali, l’incontro in sala consiliare dove la vicesindaca ha letto il discorso che riportiamo sotto, mentre il rappresentante brasiliano ha donato una targa al Comune di Vergato come ricordo del suo ultimo viaggio in quanto destinato al rientro in Brasile, e una promessa di ritornare a Vergato, anche in forma privata. Il percorso della memoria è poi proseguito con la visita ai cippi sul territorio di Vergato e Riola.

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Vergato: visita dei Brasiliani. 3 Giugno 2017
Autorità civili e militari, cittadine e cittadini
Porgo un caloroso saluto a tutti i presenti e in particolare ai Rappresentanti dell’Ambasciata del Brasile, oggi in visita a Vergato: al Col. Hamilton Teixeira Camillo Addetto Militare del Brasile, al Capitano di Vascello Bruno de Moraes Bittencourt Neto, addetto navale del Brasile, e al Maresciallo Marco Antonio Barbosa, coadiutore dell’Addetto Navale.
Oggi ci ritroviamo qui in nome dell’amicizia che lega i nostri due popoli, per commemorare i giovani soldati brasiliani morti nella nostra terra, lontani dalla loro patria, per liberarci dall’oppressione nazi-fascista, concorrendo alla costruzione di un’Italia Libera, Democratica e Unita.
Il 25 Aprile abbiamo festeggiato, come ogni anno, la nostra Liberazione e, in quell’ occasione tutto il Paese ha ringraziato il popolo brasiliano che affiancò i partigiani, gli uomini e le donne, di diverse estrazioni politiche e culturali che combatterono con coraggio contro i fascisti e l’esercito nazista.
Gli episodi , che hanno visto protagonisti, nel nostro territorio, i soldati della FEB, sono tanti e sono scolpiti nella nostra memoria, e nei luoghi ove ebbero luogo: a Castelnuovo, sul monumento eretto a ricordo, e nelle località di Precaria, Boscaccio e Cereglio, nei rispettivi cippi.
Si tratta di un pércorso creato per valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni eventi della storia locale che si inseriscono a pieno titolo nella storia nazionale ed europea, nella tragica pagina di storia che è stata la seconda guerra mondiale.
A Castelnuovo, posizione chiave delle difese tedesche sulla Linea Gotica, nel monumento voluto dal Comandante partigiano Gino Costantini, si legge: “5 Marzo 1945 . Molti soldati dell’eroico esercito brasiliano caddero qui per liberare una terra che non era la loro. Il sacrificio dei Caduti non può e non deve essere dimenticato”.
Si tratta di una battaglia molto importante che pose le premesse per la Liberazione di Vergato: infatti questa posizione di crinale riconquistata servi per proteggere e facilitare l’entrata delle truppe americane, sotto il fuoco dei cannoni e dei mortai tedeschi appostati su Monte Pero, nel capoluogo di Vergato, il 14 Aprile, definitivamente liberato il 16 Aprile 1945.
Oggi, in una sorta di percorso della memoria, oltre che a Castelnuovo, dove furono messi in luce, per l’ennesima volta, l’eroismo e le abilità militari dell’esercito brasiliano, giunto nel nostro territorio nel Novembre del 1944, andremo poi a visitare i cippi di Boscaccio e di Precaria.
Il Cippo in pietra del Boscaccio, all’ombra di una quercia secolare, ricorda due valorosi soldati brasiliani, intercettati da pattuglie tedesche, morti negli ultimi giorni del Dicembre 1944, i cui corpi furono ritrovati il 1° gennaio 1945.
Il cippo della Precaria, in prossimità di una cavedagna che sale a Castelnuovo, ricorda tre soldati brasiliani, impegnati in pattugliamento notturno e caduti in un conflitto a fuoco ravvicinato, ritrovati in una tomba su cui i tedeschi stessi, in segno di rispetto, avevano posto una rudimentale croce di legno con l’iscrizione “tre coraggiosi brasiliani – 24 Gennaio 1945”.
Concluderemo il nostro percorso a Cereglio, in prossimità del bivio per Tolè, dov’è posto un monumento a ricordo dei combattenti su queste montagne, ultimo fronte arretrato sulla Linea Gotica, che riporta la seguente scritta: “In questo scenario collinare affratellati dall’amore per la pace, la libertà e la giustizia sociale, combatterono contro la tirannide e il terrore nazi-fascista soldati americani, brasiliani e partigiani d’Italia”.
Ma questa giornata ricorda soprattutto l’amicizia che lega noi e il popolo brasiliano …. Testimonianze raccolte da studiosi presso italiani che hanno convissuto con i soldati brasiliani, o viceversa, raccontano di una grande vicinanza “umana” di due popoli così distanti dal punto di vista geografico.
La popolazione italiana, messa in ginocchio dalla guerra, priva dei beni di prima necessità, entrò subito in empatia con la Forza di Spedizione Brasiliana, sottoposta a gravi disagi per le differenze di clima e di terreno e per la necessità di dotarsi di un più adeguato equipaggiamento.
I Brasiliani non si comportarono da invasori e gli abitanti dell’Appennino Tosco-Emiliano li accolsero nelle loro abitazioni e li aiutarono nella
costruzione delle loro postazioni ed essi, considerati i “liberatori”, distribuivano materiali come coperte, sigarette, cioccolate.
I Brasiliani, arrivati da un Paese tropicale per aiutare gli Alleati, furono utilizzati, affrontando l’inclemenza dell’inverno più freddo del secolo, in prima linea contro veterani tedeschi con almeno cinque o sei anni di esperienza di guerra e abituati a climi freddi e rigidi. Con il sacrificio di molte vite e molteplici sofferenze riuscirono a conquistare punti strategici sulla Linea Gotica dove vissero, con lo stupore della prima volta, il contatto con la neve.
Brasiliani e Partigiani cooperarono strettamente prima sul fronte toscano poi su quello emiliano in diverse azioni di guerra e soprattutto insieme costituivano le pattuglie di perlustrazione nell’ambito delle quali gli uomini delle brigate partigiane, conoscendo bene la zona, fungevano da preziose guide.
Le testimonianze di solidarietà con la popolazione locale, documentate da racconti, da fotografie, da lettere, da filmati, riconsegnano a tutti noi una dimensione di umanità pur in un contesto inumano come quello della guerra.
Si tratta, durante la guerra di Liberazione e nel nostro territorio, di un incontro fra persone di diversa provenienza accomunate, negli anni 1944 e 1945, dal volere, ad ogni costo, un futuro di pace e di libertà per i popoli europei e di tutto il mondo, raggiunto grazie all’impegno dei Partigiani, con l’apporto dei militari brasiliani della FEB e di tutti gli Alleati.
Ringrazio Mario Pereira, per la sua collaborazione con il Comune e la nostra Scuola , nell’impegno condiviso a passare il testimone della memoria alle nuove generazioni, coinvolgendo le classi terze della Scuola Media di Vergato. In due giornate dello scorso febbraio, in un momento in cui si tende a costruire muri e non ponti fra i popoli, si è svolto l’incontro culturale e musicale “Italia-Brasile”, con la proiezione del Documentario “FEB – Brasile in guerra” di Mario Pereira e con il Concerto “Brasil Matuto, premiata suoneria d’ottoni, NonSolNote orchestra”, aperti a tutta la Comunità.
Voglio concludere questo saluto, sottolineando il senso profondo dell’essere qui, oggi, insieme: il Presente ci ricorda come la Pace, il Rispetto dei Diritti Umani, il valore della libertà costituiscano ancor oggi un terreno comune sul quale continuare ad impegnarsi per costruire un Futuro migliore in cui non si ripetano gli errori del Passato.

Il vicesindaco Anselma Capri

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