Balli staccati in Pian di Setta con “I suonatori della Valle del Savena”

2017/08/03, Pian di Setta, Grizzana Morandi – La tradizione ritorna in Pian di Setta con i balli tradizionali, i balli staccati.

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Balli staccati è una denominazione moderna, vulgata dal termine dialettale bàl stàcc usato sull’Appennino bolognese ad indicare la danza di tradizione antica precedente al ballo liscio nell’Appennino bolognese. Nel territorio di pianura e in città questo linguaggio di danza prendeva il nome di bâl spécc. Il termine “stac” e il termine “spécc” fanno riferimento alla presenza di passi saltati o staccati dal suolo, a differenza di quanto era previsto in marce, valzerpolke e mazurke che prevedevano lo scivolamento. In montagna il termine usato per definire il repertorio era mutuato dal ballo maggiormente in uso: Rugìr (Ruggeri o Ruggero) nelle valli di Savena e Idice, Bargamasc o Bergamasco in Val di Sambro, Giga o Trescone nelle valli del Bisenzio e del Reno. In pianura era maggiormente usato il termine manfrina.

La tradizione del bàl stàc è diffusa in cinque vallate: del Savena, del Setta, dell’Idice, del Sambro e del Reno. Da https://it.wikipedia.org/wiki/Balli_staccati

I balli di una volta li ha portati il gruppo “I suonatori della Valle del Savena” in occasione della festa annuale de L’Unità presente  il segretario del Pd di Bologna, Francesco Critelli.

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