Ospedale e sanità in Appennino – Le ACLI incontrono i dirigenti del Distretto Socio Sanitario di Porretta Terme

2018/02/02, Vergato – Ospedale e sanità in Appennino, il tema che preoccupa la cittadinanza vergatese non poteva che trovare riscontro nel calendario del Circolo Toniolo di Vergato, l’impegno a trovare risposte da ritrasmettere a chi si rivolge a loro ha maturato la necessità di rivolgersi direttamente ai responsabili senza “il filtro” di intermediari, siano essi comitati o istituzioni…nella buona e nella cattiva sorte…aggiungiamo noi.

Incontro con il  Direttore, Distretto di Committenza e Garanzia di Porretta Terme, dott. Eno Quargnolo e il presidente del Distretto Sanitario dell’Appennino bolognese, Marco Mastacchi,

Le associazioni Cristiane Lavoratori Italiani sono da sempre in prima linea per dare una voce alle persone che non hanno la possibilità di farsi sentire. Il circolo Giuseppe Toniolo ACLI Vergato, dopo aver ascoltato diverse segnalazioni da parte della popolazione in merito alla preoccupazioni sul futuro della sanità nel territorio di Vergato, ha deciso di chiedere un incontro all’azienda sanitaria, nello specifico con il responsabile politico del distretto Sindaco  Marco Mastacchi e con il direttore del distretto Dr. Eno Quargnolo. L’incontro ci è stato accordato e si è svolto a Vergato presso la sala dell’Unione dei Comuni  dell’Appennino bolognese, venerdi 2 febbraio 2018. All’incontro con il sindaco Mastacchi e il dr. Quargnolo ha partecipato una nostra “delegazione” composta da Roberto Baraldi, presidente del Consiglio Provinciale ACLI di Bologna, prof. Dario Mingarelli e Matteo Busatta del Circolo Acli di Vergato “G. Toniolo”.
L’incontro è stato aperto dal sindaco Mastacchi, che ci ha introdotto i dettagli del piano sanitario di riordino della sanità in appennino, spiegandoci la logica con cui è stato redatto e il suo principio cardine un ospedale unico su due sedi. Un piano sanitario che pone l’accento sulle cure preventive e sul potenziamento delle cure non invasive e sull’assistenza preventiva domiciliare, servizi che nel piano sono compresi nella sigla OSCO. Il piano sanitario che include un ampliamento dell’offerta dei servizi ambulatoriale e specialistica della casa della salute di Vergato, territorio giudicato centrale per la raccolta degli utenti con la maggiore necessità di cure intermedie.
Questa introduzione del sindaco Mastacchi, ci ha dato un impressione positiva, ma i passaggi sul
potenziamento delle cure preventive e non invasive costituiscono un cambio culturale importante
rispetto alle consuetudini e sopratutto non sono immediatamente riconosciute dalla popolazione
locale. La stessa introduzione dei servizi di osco in aggiunta ai servizi dell’ospedale di comunità, è
un aspetto complesso, come circolo abbiamo chiesto se questo poteva tradursi in una riduzione di
posti letto dell’ospedale. Su questo argomento ci hanno risposto sia il sindaco Mastacchi che il dr.
Quargnolo che non cè nessuna riduzione di posti letto, bensi un ampliamento. Questo ampliamento
è per la tipologia di utenti che attualmente sostiene una degenza in ospedale tra i 2 e i 5 giorni. Ci
spiegano però che il passaggio nell’OSCO è l’ultima soluzione, il piano di riordino punta a ridurre
gli accessi garantendo le cure preventive presso il domicilio dell’utente.
Un deciso cambio culturale di servizi sanitari che avrà bisogno di essere seguito controllato e
magari spiegato alla popolazione; per questo motivo abbiamo chiesto con cortesia alla direzione del
distretto sanitario rappresentata dal sindaco Mastacchi e dal dr. Eno Quargnolo che l’incontro del 2
febbraio non sia l’ultimo.
Il distretto socio sanitario ci ha accordato la disponibilità a futuri incontri, in un ottica di cordiale
collaborazione.
Nel proseguio dell’incontro abbiamo poi chiesto spiegazioni in merito al trasferimento di
ortopedia, facendo presente anche i risvolti sociali di questo trasferimento. Su questo argomento ci
ha risposto il dr. Quargnolo, relazionandoci che per esigenze di funzionalità sanitaria , sono stati
spostati a Porretta Terme gli interventi chirurgici (urgenti e programmabili) del reparto di ortopedia.
Questo tipo di operatività ha un numero di pazienti trattati di 300 unità. Ci conferma invece che
rimangono a Vergato per il reparto di ortopedia gli ambulatori e le visite specialistiche. Servizio che
tratta 9800 unità. I dati che ci ha fornito il dr. Quargnolo sono contenuti nel piano di riordino della
sanità. Come circolo abbiamo ribadito al dr. Quargnolo le difficoltà di comprensione della
popolazione al trasferimento di ortopedia e sulla forte preoccupazione che questo trasferimento
incida su servizi di pronto soccorso e sul mantenimento futuro del servizio di ortopedia. Il dr.
Quargnolo ci assicura che lo spostamento degli interventi chirurgici ortopedici non influirà sul
servizio di pronto soccorso che viene confermato in attività 24 ore al giorno. Conferma in maniera
categorica che non è intenzione del AUSL arrivare in un futuro alla chiusura del reparto di ortopedia
nel distretto socio sanitario di Porretta Terme .
Conclusa questa prima fase introduttiva, abbiamo preso Noi la parola, facendo presente alcune
criticità che ci ha segnalato la popolazione. Criticità che abbiamo esposto nel merito.
Nello specifico abbiamo posto in essere le problematiche di anziani ultrasessantacinquenni con le
seguenti casistiche:
1) anziano con reddito derivante da pensione al minimo, con la necessità di effettuare l’esame del
campo visivo. Abbiamo segnalto che questo esame non è possibile farlo attraverso il servizio
sanitario nazionale, e che occorre rivolgersi al settore sanitario privato , con un notevole aggravio
finanziario per le persone anziane.
2) anziano con reddito derivante da pensione al minimo con problemi cardiaci. Abbiamo segnalato
che nella lettura del piano , il plesso di Vergato è privo di ambulatori specialistici di
elettrocardiogramma , elettrocardiagramma da sforzo , eco cardiogramma. Sulla base di questo fatto
abbiamo puntualizzato che focalizzando questi ambulatori nel plesso di Porretta gli anziani senza
aiuto, avrebbero notevoli difficoltà a raggiungere il plesso di Porretta. I collegamenti pubblici dalla
stazione di Porretta Terme all’Ospedale Costa non sono presenti.
3) abbiamo segnalato che all’ospedale di Vergato è presente un apparecchio per la TAC di ultima
generazione donato dall’Onlus per la vita non aperto all’utilizzo per le persone che ne hanno
bisogno.
Alle nostre segnalazioni, precise e circostanziate, il Dr. Quargnolo ha assicurato una risposta
scritta, prevedendo per l’apparecchio tac la possibilità di ragionare per l’apertura delle prenotazioni
per gli utenti che ne abbiano necessità e per gli utenti esterni.
L’argomento conclusivo dell’incontro è stato il pronto soccorso, un altro argomento complesso.
Alle nostre richieste di chiarimento, il dr. Quargnolo ci spiega inizialmente che l’azienda ha chiesto
una deroga alla normativa nazionale, deroga motivata dal fatto che il territorio del distretto
sanitario di Porretta Terme non poteva rimanere con un solo punto di pronto soccorso H24. I punti di
emergenza sono stati quindi mantenuti nella loro attuale funzione e con i servizi in essere, ma c’è la
novità nei piani dell’azienda di programmare lo spostamento della responsabilità di direzione dei
pronto soccorso della zona al dipartimento emergenze dell’ospedale maggiore. Questo vuol dire nel
concreto che ai pronto soccorso del distretto saranno presenti dei medici formati per l’emergenza,
una scelta che porterebbe quindi ad una risposta più efficace nelle emergenze. Nel modello attuale i
medici presenti al pronto soccorso sono i medici di reparto che prestano la loro opera a turno in
pronto soccorso. Il nuovo modello di gestione del pronto soccorso ha quindi l’intenzione di
eliminare i rischi di presenza di medici di reparto, affaticati dalla giornata. L’AUSL testimonia con
questo piano che non sono presenti riduzioni di servizi di pronto soccorso rispetto a quelli attuali ,
l’azienda ha invece intenzione di incrementare i servizi attraverso il potenziamento del personale
presente.
Soluzione che ci tranquillizza per il futuro della nostra valle. Con l’occasione però abbiamo
segnalato una perplessità, quasi una paura, al Dr. Quargnolo; che si verifichi il rischio per i casi
gravi di accesso al pronto soccorso il trasferimento all’ospedale di Porretta invece che il
traferimento diretto agli ospedali specializzati di Bologna, perdendo tempo prezioso. A questo
nostro dubbio il Dr. Quargnolo ci ha risposto che il modello di gestione del pronto soccorso vuole
evitare questo rischio, i casi gravi saranno inviati direttamente a Bologna.
L’incontro si è concluso cordialmente e con l’accordo di risentirci e rivederci più avanti.
La nostra impressione dopo questo incontro è positiva, abbiamo riscontrato un’ottima propensione
al dialogo da parte del responsabile politico del distretto socio sanitario, Sindaco Mastacchi e del suo
direttore Dr. Quargnolo.
Il nuovo piano sanitario, in attesa delle risposte alle nostre osservazioni, ci sembra un passo in
avanti, un aspetto positivo è il mantenimento dei servizi sanitari anche se dislocati in sedi distanti, tra loro. Pensiamo però che questo piano sanitario sia da verificare e controllare nella sua attuazione
,sopratutto nell’ottica delle persone anziane sole, che spesso non hanno la possibilità di spostarsi
con mezzi propri.

Circolo Giuseppe Toniolo , Vergato
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
CIRCOLO A.C.L.I. Giuseppe Toniolo VIA Garibaldi , 5 – Vergato
TEL. 051.522066

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