Umberto Bernardi – La famiglia degli Sganapini

2018/03/11, Vergato – La famiglia degli Sganapini.

Tra i documenti di Egisto Marchi, capocomico della compagnia dei burattini il “Trastullo”, conservati dall’attuale compagnia di Vergato, scopriamo una scaletta di uno spettacolo, probabilmente organizzato al “Montone” forse proprio quello del 1968, dove fu ospite d’onore Lucio Dalla.
Egisto “Sganapino in persona” aveva inventato una particolarità la “Famiglia degli Sganapini”, come era avvenuto solo per Pulcinella a Napoli o per Sandrone a Modena, fatto raro nel panorama delle maschere italiane.
Erano tanti i bambini di Vergato vestiti come il celebre burattino bolognese che sfilavavano nel locale carnevale, non solo gli Sganapini cantavano e ballavano con la loro scopina negli spettacoli organizzati da Egisto.

In questa scaletta recita anche Peo allora primo attore, ora stimato medico di Vergato.

Programma: Famiglia degli Sganapini

1° numero.

Entrano dall’ingresso cantando
tutti gli Sganapini e la sua orchestra:

Sian venuti qui per cantare
una canzone  e poi ce ne andiam
noi siam gli Sganapini
e divertirci noi vogliam
e se non vi piace, noi ce ne andiam.

Egisto: (vestito da Sganapino)

Guarda laggiù vicino a quella porta
c’è ………… con la sua bocca storta.

Ritornello:

E la Marianna la va in campagna
e chissà quando ritornerà….. ritornerà
chis…… sa quando, chi sa quando ritornerà…
Peo: (ora stimato medico di Vergato)
Le signorine di Vergato ne fanno delle belle
si mettono in faccia la farina delle fritelle.

Ritornello:

E la Marianna la va in campagna
e chissà quando ritornerà….. ritornerà
chis…… sa quando, chi sa quando ritornerà…

Egisto:

Facciamo un evviva al nostro Arciprete,
autorità presenti e agli altri accidenti.

Ritornello:

E la Marianna la va in campagna
e chissà quando ritornerà….. ritornerà
chis…… sa quando, chi sa quando ritornerà

Peo:

O Dio del cielo che fai fiorire le zucche
fa che le donne diventin tutte brutte.

Ritornello:

E la Marianna la va in campagna
e chissà quando ritornerà….. ritornerà
chis…… sa quando, chi sa quando ritornerà.

(E altre strofe ognuna cantata da uno Sganapino e il ritornello va ballato con le scopette in scenografia.

Questo numero può essere interrotto dal presentatore)
Presentatore: (probabilmente Peppe Bernardi)

Qui non si può cantare, dobbiamo svolgere un programma.
Andate al vostro posto.

Gli Sganapini: (cantando avvicinandosi verso un punto della sala)
Sian venuti qui per cantare
una canzone  e poi ce ne andiam
noi siam gli Sganapini
e divertirci noi vogliam
e se non vi piace, noi ce ne andiam.

2° Numero.

Ringo: Canta la canzone “Alleluia” con la parodia degli Sganapini.

3° numero.

L’orchestra suona la marcetta “Evviva il carnevale”
Gli Sganapini e burattini la cantano e fanno la parodia del “Teatro delle marionette”
O Dio del cielo fammi una grazia sola
fa che senza studiare impari alla scuola.
Evviva il carnevale, evviva il carnevale.
Per noi Sganapini è sempre carnevale.

(Nel testo dattiloscritto troviamo alcuni appunti scritti a biro
di Egisto dove Peo avrebbe dovuto dire)

Peo:

Guadra laggiù
in quella tavolata
c’è una signorina
di me innamorata (?)
subito dopo:
Ecco qui vedete
Alfredo detto il Moro (altro burattinaio vergatese)
facciamoci gli auguri
di pronta guarigione.

Fonte; Testi e fotografie, Archivio Umberto Bernardi

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