Giovanni Zavorri sul Piano di riordino dell’Ospedale di Vergato

2018/10/05, Vergato – Una segnalazione che ci manda un’anonimo ma attento cittadino. Sono le considerazioni del consigliere Giovanni Zavorri, in attesa di avere i famosi verbali pubblici promessi e ripromessi. Passano i giorni e il tema non convince. Motivo? Chi ha spiegazioni?

Giovanni Zavorri – Consigliere Comunale di Vergato e Componente del Comitato di monitoraggio.

LA SANITÀ’ NELL’APPENNINO BOLOGNESE – LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI
RIORDINO
Il 19/09/2018, l’AusI di Bologna ha relazionato sullo stato di attuazione del riordino degli ospedali di Porretta e Vergato, nel corso di una riunione congiunta tra la Commissione sanità della Città Metropolitana, il Comitato di Distretto socio sanitario e il Comitato di monitoraggio sul riordino in questione.
Risparmio commenti sullo stato di attuazione del riordino riguardo all’Ospedale di Porretta, perché la soddisfazione completa del Sindaco di ART Giuseppe Nanni basta a dire che va tutto bene, ma da politico di lungo corso che ben sa come si ottengono le cose, lo stesso Nanni non ha perso lo stesso occasione per chiedere migliorie e potenziamenti.
Per Vergato invece non me la sento di aderire all’ottimismo dell’AusI di Bologna, perché ritengo ci siano motivi per essere preoccupati (alcuni aspetti sono stati colti dai politici più avveduti).
Cercherò di essere schematico esaminando i promessi potenziamenti dell’Ospedale di Vergato.

PRONTO SOCCORSO
Bene il completamento del passaggio al 118 della gestione del pronto soccorso e l’assunzione di due medici dell’emergenza.
Male invece il calo di 477 accessi in quattro mesi (solo per trauma) ma potrebbero essere di più perché non sono stati forniti i dati complessivi di Vergato. Male anche l’impossibilità di avere in loco la TAC con il mezzo di contrasto, unito alla difficoltà che crea non potere avere le osservazioni brevi all’interno del pronto soccorso stesso (come succede a Porretta).
in particolare preoccupa il calo degli accessi (almeno 1500 su base annua) che. se non arginato e invertito nella sua tendenza, porterà ad un declassamento a posto di primo intervento con le conseguenze del caso (servizio su dodici ore e gamma di casi trattabili molto più ristretta).
Necessita quindi che. da parte dell’AusI. si attivi una politica informativa sulle potenzialità del pronto soccorso e un progetto di potenziamento delle casistiche curate. Penso ad un trasferimento della Pediatria che potrebbe portare giovamento non solo sui numeri, ma anche sulla migliore erogazione del servizio in virtù della posizione centrale di Vergato rispetto al territorio.

CURE INTERMEDIE E MEDICINA INTERNA
Un successone secondo l’AusI che da un lato può fare piacere ma, dall’altro, va a cozzare contro una visione dell’Azienda stessa che continua a negare come a Vergato i posti letto complessivi siano diminuiti di 5.
Avrebbe invece fatto piacere sentire quando si pensa di attivare gli altri 10 posti letto di cure intermedie previsti dal piano di riordino, anche in considerazione del fatto che. ora. i medici della Medicina Interna sono stati liberati dai turni del pronto soccorso.
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La medicina interna si scontra poi sempre con le stesse difficoltà diagnostiche di cui si era detto nella seduta precedente e delle quali, con riferimento alla Casa della Salute, si parlerà più avanti.

CASA DELLA .SALUTE
L’Ausi ha cercato di nascondere dietro la cortina fumogena di alcuni potenziamenti importanti ma non basilari (maxillo-facciale. cure palliative, terapia del dolore, ecc.) la realtà del mancato riempimento di contenuti effettivi e necessari della Casa della Salute di Vergato affinchè questa diventi veramente la principale del distretto.
In altre parole, se la Casa della salute di Vergato deve fare da perno alle altre sedi erogative. è una conseguenza naturale la necessità di una dotazione diagnostica completa. Invece, ancora oggi dobbiamo constatare che non vi è la possibilità di visita angiologia, di ecocardiogramma, di ECG da sforzo, di ecocolordoppler, di visita dermatologica, di colonscopia. di TAC encefalo e addome, di diagnostica RM. di allergologia pediatrica.
In particolare, riguardo alla TAC. bisogna purtroppo constatare che a Vergato non è ancora possibile farla con mezzo di contrasto ed inoltre le prenotazioni per gli esterni sono limitate a due pomeriggi la settimana (senza mezzo di contrasto).
Ma in fondo l’AusI è stata onesta quando ha svelato che il suo vero intendimento è potenziare la nuova tecnologia diagnostica a Vergato con le donazioni e a Porretta con gli investimenti (pag. 8 delle slides). In pratica a Vergato avremo qualcosa di nuovo se ce lo paghiamo a Porretta invece lo compra l’AusI stessa.
Però così non va bene e glielo dobbiamo far capire.

PICCOLI INTERVENTI DI CHIRURGIA GENERALE E DI ORTOPEDIA
A detta dell’AusI a ottobre 2018 dovrebbero partire finalmente i promessi interventi ambulatoriali e in day surgery (chirurgia di un giorno), sia di chirurgia generale che di ortopedia. Aspettiamo per verificare se è vero.
Sarà comunque necessario vigilare in particolare sulle tipologie interventi (quelli previsti nel piano di riordino vanno considerati esemplificativi ma non esaustivi) e sulle liste di attesa, affinché non si verifichi una aberrazione organizzativa che renda l’impegno onorato solo di facciata mentre la realtà costringerà a cercare le cure altrove.
Certo che se l’AusI non imposta una politica delle prenotazioni che caldeggi in maniera attiva il ricorso all’ospedale di Vergato per questi piccoli interventi, il rischio è di continuare a galleggiare su numeri che portano sempre al limite della sopravvivenza un servizio di questo tipo.

CENTRO. AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE DEL DISTRETTO.

All’interno della Casa della salute di Vergato il piano di riordino prevede la creazione di un centro ambulatoriale di riabilitazione che farà da riferimento per tutto il Distretto.
L’AusI ha fatto un cenno veloce ad una sua costruzione e organizzazione nel 2019. ma non sono stati dati tempi certi né sono stati quantificati investimenti e assunzioni.
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Un impegno generico quindi che contrasta con una precisa previsione del piano di riordino e riguardo al quale non bisogna mollare di un millimetro, per evitare che la riabilitazione venga intesa come oggi, limitata cioè a provare a rialzare dal letto pazienti anziani operati di femore oppure indeboliti da gravi malattie.

PER CONCLUDERE, a mio modo di vedere, l’attuazione del piano di riordino è iniziata ma non è scontata, per questo va vigilata in maniera molto attenta, avendo il coraggio di rilanciare con proposte nuove che vadano nell’interesse dei cittadini, anche in ragione del fatto che potremo essere vincenti solo se consideriamo l’organizzazione che viene delineata dal pieno di riordino come un punto di partenza e non come un punto di arrivo.
21/09/2018 Giovanni Zavorri – Consigliere Comunale di Vergato e Componente del Comitato di monitoraggio
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Testo digitalizzato automaticamente, passibile di errori ortografici, vedi documento originale in pdf;

20180921_Zavorri_Piano di riordino

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