We have a dream… e i sogni a volte si avverano… riapre la Rocchetta Mattei!

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2015/08/09, Grizzana Morandi – Riola – Il sogno di Graziella Leoni, sindaco di Grizzana M. si è avverato. Dopo una breve cerimonia, appena sfiorata da un malore ad uno degli ospiti sul palco, si è proceduto al taglio del nastro e l’evento atteso da un trentennio si è verificato; l’apertura al pubblico del castello della Rocchetta del conte Cesare Mattei.

Una cerimonia semplice con banda e discorsi, taglio del nastro, la visione di un video con la sintesi del restauro effettuato alla presenza del presidente della Fondazione Carisbo, proprietaria dell’immobile, Leone Sibani, il dott. Rubbi, il prof. Roversi Monaco, il sindaco Brunetti e in rappresentanza del comune di Vergato, Giovanni Zavorri.

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La fila di visitatori con il passare dei minuti si è fortemente ingrossato e la colonna è ben presto arrivata ai cancelli, prevedibile l’interesse per questa primizia che fa ben sperare nel proseguire le visite fino al 31 dicembre 2015. Molto buono il servizio di accompagnamento e di informazione dei volontari della Pro Loco di Riola alla loro prima esperienza. Soddisfazione del sindaco Graziella Leoni per la partecipazione così numerosa.

Abbiamo raccolto alcuni commenti dei visitatori al termine della visita, tutti entusiasti di tale meraviglia. Le visite proseguono il sabato e la domenica secondo programma. I biglietti di ingresso sono stati fissati a 7 euro intero, 5 ridotto, bambini gratis…

Il video esclusivo realizzato da Vergatonews24 che illustra le parti del castello restaurato

Il discorso di Graziella Leoni, interrotto a volte dalla commozione…

We have a dream noi abbiamo un sogno. Da quando Martin Luter King ha pronunciato questa frase nel 1963 essa è divenuta il simbolo del riscatto e della speranza nel futuro. Un concetto molto simile immagino sia stato formulato nel 1986 quando l’allora Sindaco di Grizzana Morandi emise l’ordinanza di messa a norma della Rocchetta ordinandone la manutenzione e subordinando a questa la sua riapertura. Fallito il tentativo di acquisto pubblico questo immobile unico è rimasto mestamente nell’oblio in attesa di qualcuno che volesse ancora realizzare un sogno che in molti degli anni passati è sembrato soprattutto un incubo. Un moto popolare importante nasce attorno al rischio di perdere per sempre un patrimonio culturale di questa portata. Le Associazioni le istituzioni e i semplici cittadini offrono spontaneamente il loro apporto e iniziano incessantemente a ricercare le strade per possibili soluzioni. Ecco quindi che nel 2005 la Fondazione Carisbo decide di investire in questo immobile fantastico e con esso in una intera comunità : l’appennino. Gli sforzi in tal senso sono stati ricordati dal presidente Sibani e dal prof Roversi che unitamente al Dott. Rubbi e al compianto Orlando Masini si sono adoperati in questi anni perché il castello potesse nuovamente rappresentare un ‘opportunità. Il recupero della Rocchetta ha richiesto anni di lavoro e desidero ringraziare coloro che con professionalità competenza e passione si sono adoperati  a vario titolo per il restauro dell’immobile dall’ ingegnere al muratore dall’architetto allo scalpellino. Oggi, a nome del comune di Grizzana Morandi e più in generale dei Comuni appenninici desidero formulare un ringraziamento non di rito alla fondazione Carisbo. Grazie a tutti per avere riportato la Rocchetta ai fasti di un tempo ma soprattutto grazie per avere, con questa riapertura, restituito al territorio uno dei suoi tesori più belli. Per molti, molti forse troppi anni, il sogno della nostra comunità di potere nuovamente vivere il Castello è rimasto solo ed esclusivamente una speranza. Il 2 luglio scorso in un convegno tenuto proprio qui in Rocchetta sullo sviluppo dell’appennino il sindaco Merola ha sottolineato l’importanza di questo immobile per l’intero contesto metropolitano evidenziando l’opportunità di intraprendere un percorso con la Fondazione Carisbo finalizzato all’utilizzo pubblico di questo immobile. L’accordo siglato con il Comune di Grizzana Morandi si inserisce quindi in questo percorso e quando il presidente Sibani mi ha contattata per chiedermi la disponibilità a gestire una fase sperimentale di aperture della Rocchetta non ho avuto dubbi. Oggi si segna una pietra miliare nella storia dell’intero Appennino in quanto la Rocchetta nella sua simbolica imponenza, apre nuovamente i cancelli a tutti e tende le proprie braccia a coloro che desiderano conoscere meglio questo luogo fantastico. In questa giornata, qualsiasi parola, qualsiasi frase, può sembrare o retorica o inadeguata. Per evitare sia l’una che l’altra starò ai fatti in quanto la dialettica non può e non deve mutare i momenti e gli eventi. E i fatti dicono che nel destino di tanti uomini e tante donne alla vita familiare si affianca la vita nella società civile. Un modo per darsi agli altri per condividere valori, principi importanti. Una parola riassume queste situazioni; volontariato. Ecco, è grazie alla collaborazione delle associazione del territorio, in particolare quelle di Riola che oggi siamo nelle condizioni per potere condividere questo momento unico della riapertura della Rocchetta. Grazie alla passione e alla forza di volontà di queste persone che per anni hanno affrontato anche i momenti più difficili quando il sogno sembrava irrealizzabile. Una comunità si caratterizza per alcuni indicatori importanti e uno di questi lo voglio dire con immenso orgoglio è il senso civico con cui tantissimi si prestano quotidianamente e gratuitamente a favore della comunità. Vede Presidente Sibani questa è la nostra forza, l’elemento che ci rende unici. Per noi, gente di montagna, la vita è spesso complicata: è complesso nascere, andare a scuola, crescere, lavorare …. A volte il nostro bellissimo territorio ci pare più un vincolo che un ‘opportunità. Ma proprio perché la vita ci mette di fronte delle difficoltà siamo coraggiosi e affrontiamo le sfide con consapevolezza . Il nostro sogno di rivivere la Rocchetta Mattei oggi si avvera.  In molti abbiamo atteso questo momento, in molti lo abbiamo sperato, molti non lo hanno visto. We had a dream, noi avevamo un sogno. Ora la realtà ha cambiato la storia

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