La lavorazione della pietra – Seconda parte; la squadratura dei blocchi
2016/03/12, Vergato – La tradizione delle Cave di pietra di Montovolo e la suggestione della Rocchetta Mattei riaperta al pubblico. Continuano le esercitazioni presso il centro dove lavorano la pietra del Montovolo, a pochi metri dalla Rocchetta Mattei è stato allestito il laboratorio per le esercitazioni pratiche. La conoscenza della pietra la si fa se si lavora e in modo particolare ” a mano”, lasciato da parte le macchine con i dischi diamantati e gli scalpelli elettrici, ecco gli allievi sotto l’occhio vigile dei due istruttori, Giancarlo Degli Esposti e Alfredo Marchi prendere contatto con le tecniche di lavorazione.
Il video
Sabato 12 marzo 2016 si è svolta la seconda esercitazione pratica del programma organizzato da UNPLI, Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Nuèter, Pro Loco di Vergato e Comune di Vergato, che ha lo scopo di avviare alla lavorazione della pietra persone del nostro territorio e non. Durante l’esercitazione i corsisti hanno provato a squadrare blocchetti di arenaria che erano stati tagliati manualmente durante l’esercitazione del sabato precedente.
Il tempo a disposizione di 4 ore non è stato sufficiente per portare a termine la squadratura del blocchetto di pietra, con forma irregolare, affidato a ciascun corsista. Ciò è dovuto al fatto che questo tipo di lavorazione, tipica dello scalpellino, oltre ad utilizzare dei precisi metodi procedurali ha bisogno anche di colpo d’occhio e di una buona pratica lavorativa. Per questo si procederà, in una prossima esercitazione, a finire la squadratura dei blocchetti di pietra che si vorrebbero poi utilizzare per ristrutturare un’antica edicola devozionale a Castel Nuovo.
Il contemporaneo battito di tanti martelli su punte di ferro ha ricreato, per poche ore, quella musica che un tempo risuonava così frequentemente nella nostra montagna!
Il tempo a disposizione di 4 ore non è stato sufficiente per portare a termine la squadratura del blocchetto di pietra, con forma irregolare, affidato a ciascun corsista. Ciò è dovuto al fatto che questo tipo di lavorazione, tipica dello scalpellino, oltre ad utilizzare dei precisi metodi procedurali ha bisogno anche di colpo d’occhio e di una buona pratica lavorativa. Per questo si procederà, in una prossima esercitazione, a finire la squadratura dei blocchetti di pietra che si vorrebbero poi utilizzare per ristrutturare un’antica edicola devozionale a Castel Nuovo.
Il contemporaneo battito di tanti martelli su punte di ferro ha ricreato, per poche ore, quella musica che un tempo risuonava così frequentemente nella nostra montagna!
Le foto