Ospedale di Vergato – Non ci si capisce un CAU: le spiegazioni del presidente del distretto Alessandro Santoni

2023/09/25, Vergato – Chi minacciava “azioni forti”, raccolta firme e dimostrazioni con cortei lunghi chilometri, chi dice e ridice le solite cose su chiusure o aperture, trasferimenti e investimenti… Poi il Pronto Soccorso; è aperto, è chiuso, aperto ma chiude… non c’è più il Pronto Soccorso a Vergato ma un CAU, Cau si Cau no, giù minacce di “azioni forti” poi arriva Dubbio che fa un po di chiarezza reinviando un post su Facebook del presidente del Distretto Socio Sanitario dell’Appennino bolognese e sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni.

Segnala DubbioLA RIMODULAZIONE DEI SERVIZI PRESSO L’OSPEDALE DI VERGATO.🔹 Tratto dalla pagina Facebook di Alessandro Santoni

In questo processo di riordino, la parte riguardante l’Ospedale di Vergato è stata la più complessa.

Quando si iniziò a parlare di revisione dei servizi presso l’ospedale, la proposta fu quella di trasformare un PS funzionante H12 in CAU e di trasformare il nosocomio in un OSCO.

E’ evidente che la possibilità di mantenere il PS sarebbe stata la scelta preferita da tutti, ma la discussione non è purtroppo mai stata questa.

Tenuto conto di questo, e del fatto che il processo di revisione dell’emergenza-urgenza sarebbe comunque arrivato ad un suo positivo compimento (con la conseguente trasformazione del PS in CAU), e lo dimostra l’esito della Conferenza socio sanitaria di giovedì scorso, il nostro approccio è stato quello di cercare di ottenere il migliore risultato possibile.

Capita questa situazione, ciò che abbiamo chiesto ed ottenuto per l’Ospedale di Vergato è che:

▪️ rimanga per acuti,

▪️ venga potenziata la medicina interna,

▪️ vengano potenziati i servizi diagnostici,

▪️ venga introdotta l’attività chirurgica a bassa complessità.

E per quanto riguarda la trasformazione del PS in CAU, che:

▪️ il servizio sia H24;

▪️ in caso di necessità di ricovero, il CAU abbia le stesse capacità/possibilità del PS senza trasferimento dei pazienti presso altre strutture;

▪️ non sia disgiunto dal sistema di medicina specialistica esistente;

▪️ svolga tutta l’attività di diagnostica garantita dal PS quali esami di laboratorio, radiologici, ecc…;

▪️ le ambulanze continuino a trasportare i pazienti all’ospedale;

▪️ non si predisponga nessuna modifica del servizio fino a quando non sia a disposizione il personale necessario per l’apertura stabile del servizio;

▪️ attivare un tavolo di monitoraggio stabile con la disponibilità ad apportare correttivi in caso di necessità.

So che in alcuni permane il disappunto su questo processo: avremmo potuto mantenere una posizione di ferma contrarietà, ma se lo avessimo fatto oggi non solo avremmo il CAU al posto del PS, ma avremmo anche un Ospedale depotenziato con tutti i conseguenti rischi per il futuro della struttura e dei cittadini.

La decisione è presa, firmato all’unanimità dai sindaci dell’Unione e da Giuseppe Nanni per Alto Reno Terme, ma… le elezioni sono vicine. Ripensamenti, patti non mantenuti, interpretazioni errate? Staremo a vedere….

Viva Vargà!

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