22 agosto 1954 – Si inaugura la chiesa ricostruita

2015/08/22, Vergato –  La seconda parte della ricerca/pubblicazione del prof. Franco Gamberi del 22 agosto 2004, 50 anni della nuova chiesa.

VN24_Vergato_Chiesa 22 agosto 1944-2004-42Ai vergatesi che tornarono dopo la liberazione si presentò lo spettacolo sconvolgente di un paese completamente distrutto. Sembrava che la storia di Vergato fosse finita! Superati però i primi momenti di sconforto, si cominciò con tenacia ad organizzarsi per la ricostruzione. In questo generale sforzo di rinascita si inserisce anche l’opera dei nostri sacerdoti che dovevano ricostruire una comunità e una nuova chiesa.

Nei dieci anni che precedettero la ricostruzione della chiesa, le funzioni religiose furono celebrate prima nell’androne della casa Bontà in via Cavour e poi nel salone al primo piano del ricostruito asilo Burdese. Il parroco ed il cappellano furono ospitati provvisoriamente nella casa dei fratelli Marchi in via Bacchetti, fino a che non si ripristinarono i locali della canonica situata in piazza Capitani. Al momento della ricostruzione si presentò il problema dell’ubicazione della chiesa e delle opere parrocchiali. Il parroco don Enzo Pasi, mentre si discuteva questo problema, si adoperò per fondere le vecchie campane lesionate e realizzare un nuovo concerto di maggiori dimensioni. La ditta Brighenti fuse le quattro nuove campane:

VN24_Vergato_Chiesa 22 agosto 1944-2004-18la Grossa kg. 601, 500 con le immagini del Crocifisso, della Beata Vergine Addolorata, di San Petronio, di San Giovanni Bosco.

La Mezzana Kg. 425, 500 con le immagini del Sacro Cuore di Gesù, della Beata Vergine Visitante, di Sant’Anna e di San Francesco d’Assisi.

La Mezzanella Kg. 300 con le immagini di Gesù Nazareno, della Beata Vergine della Provvidenza, di San Vincenzo Peneri e di San Luigi.

La Piccola Kg. 181 con le immagini del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe, di Sant’Antonio da Padova e di Santa Maria Goretti.

Le campane arrivarono a Vergato il 18-3-1951. Vennero provvisoriamente collocate e utilizzate sotto ad una tettoia costruita appositamente nell’area precedentemente occupata dal campanile. Qui iniziarono a suonare nel 1952, dopo la cerimonia ufficiale di benedizione presieduta dal cardinale Giacomo Lercaro.

In paese intanto si erano formati due opposti schieramenti, che avevano pareri diversi a proposito dell’ubicazione del nuovo tempio. Una parte dei vergatesi voleva la chiesa in piazza, dove era prima VN24_Vergato_Chiesa 22 agosto 1944-2004-01della guerra o in un’area da espropriare situata fra il palazzo comunale e il Credito Romagnolo. Un altro gruppo ipotizzava la nuova chiesa fra il parco dei caduti e il torrente Vergatello.

Per uscire da questa situazione di stallo che bloccava la ricostruzione e che rischiava di inasprire ogni giorno di più il confronto fra le opposte fazioni, prima dell’estate 1951, il consiglio comunale indisse un’assemblea pubblica nella sala cinematografica delle scuole elementari. Molti presero la parola per sostenere le proprie tesi e alla fine, a mezzanotte inoltrata, si decise di mettere ai voti le due proposte. La maggioranza si espresse a favore dell’area dell’ex foro boario e il consiglio comunale, dopo qualche giorno, rispettando le decisioni dell’assemblea cittadina, deliberò il piano di fabbricazione. L’ingegner Rodolfo Bettazzi progettò la chiesa di Vergato in un periodo di transizione per l’arte sacra, in stile romanico moderno a pianta basilicale a tre navate. L’esterno fu realizzato con blocchi d’arenaria provenienti dal Monteovolo e l’interno si caratterizzò per le linee semplici e l’intonaco chiaro. Nell’abside della navata maggiore venne dipinta da Luciano Bettini una grande immagine del Sacro Cuore di Gesù fra angeli e santi. Lungo le pareti laterali fu collocata una via Crucis in terracotta opera di Gildo Atti e dello stesso autore nella cripta sotto il presbiterio venne posta una Madonna sempre in terracotta.

VN24_Vergato_Chiesa 22 agosto 1944-2004-37Nella cappella del fonte battesimale (la prima a sinistra entrando) fu collocata l’immagine della “Madonna delle ciliegie”, dipinto a olio su tavola risalente al XV secolo, donata dal cavalier Emilio Veggetti nel 1954.

Ad est della chiesa fu innalzato il campanile alto 35 metri alla cuspide. Il 22 agosto 1954, 10 anni esatti dalla distruzione, il cardinale Giacomo Lercaro consacrò la nuova chiesa che fu intitolata al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.

Quattro anni dopo la consacrazione della chiesa nel 1958 si iniziò la costruzione della canonica e della cripta. La canonica fu costruita su due piani più un seminterrato. La casa era grande, infatti si era pensato ad un esperimento interessante, la realizzazione di un //presbiterio,, / cioè una comunità di sacerdoti conviventi per vitto e alloggio, anche se titolari di piccole chiese in cui prestavano comunque il loro servizio pastorale. Il progetto per varie ragioni non riuscì, ma visto che l’idea era buona e ora sembra ancora più valida di allora, chissà che in un prossimo futuro si possa realizzare il presbiterio pensato quasi 50 anni fa.

VN24_Vergato_Chiesa 22 agosto 1944-2004-16Costruita la casa canonica, don Enzo Pasi pensò anche ai ragazzi, utilizzando i locali del seminterrato, ottenne le autorizzazioni necessarie per aprire una scuola media che funzionò fino alla nascita della scuola media statale obbligatoria. Negli stessi locali poi iniziò la propria attività l’Istituto Commerciale, oggi “L. Fantini”.

Nel 1969 il cardinale Lercaro mandò a sostituire monsignor Pasi, chiamato ad altro incarico, don Giorgio Pederzini, già cappellano a Vergato nel periodo della guerra. Negli anni che seguirono si completò il complesso parrocchiale con i campetti da gioco per i ragazzi; nel 1967 si realizzò la sala “Papa Giovanni”, nel 1971 la Società Immobiliare Appennino cedette i locali del Cinema Nuovo alla Parrocchia. Dal 1977 la parrocchia organizzò una propria scuola materna nei locali di via di Vittorio n. 16, concessi in affitto dal signor Righi Riccardo; nel 1984 la proprietà informò che aveva necessità dei locali dati in affitto e così la parrocchia costruì, accanto alla chiesa, la nuova scuola materna “Clelia Barbieri”, benedetta dal cardinale Giacomo Biffi il 25 maggio 1986. Nel 1991 è stato realizzato l’impianto elettronico per il suono delle campane e il grande orologio del campanile collegato alla “piccola” e alla “mezzanella” per battere le mezze ore e le ore dalle sette alle 22, 30. Nei cinquanta anni trascorsi dalla sua consacrazione la nostra chiesa ha sostanzialmente mantenuto l’aspetto originario, anche se sono state apportate alcune modifiche e migliorie richieste dalla liturgia e dalle norme di sicurezza. Dopo il concilio Vaticano II è stato sostituito il primitivo altare con quello attuale rivolto ai fedeli; è stata tolta la balaustra che separava il presbiterio dalla zona riservata ai fedeli; è stato portato il battistero al “cornu epistulae” a fianco dell’altare maggiore, per sottolineare l’importanza del sacramento del battesimo che ci fa figli di Dio. È stato inoltre elettrificato l’organo; realizzato il riscaldamento della chiesa e la messa a norma degli impianti elettrici.

Franco Gamberi

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