24 Giugno.. l’acqua di San Giovanni per guarire da tutti i malanni

2022/06/24, Vergato – Festa contemporanea al Sacro Cuore, la festa di San Giovanni quest’anno è stata anticipata al 23 giugno, ma gli auguri sono ben accetti anche se con alcuni giorni di ritardo…

Questa festa la ricorda Rita Ciampichetti con un racconto breve ma istruttivo per tutti noi.

Oggi, 24 Giugno si celebra la nascita di San Giovanni Battista, Santo molto venerato in quanto viene ricordato sia per la sua nascita (24 Giugno) che nell’anniversario della sua morte (29 Agosto). 24 Giugno.. l’acqua di San Giovanni per guarire da tutti i malanni

Giovanni è l’unico Santo che ha avuto l’onore di essere riconosciuto da Gesù in persona che secondo il vangelo di Matteo, affermò: “In verità vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista”

La storia della sua vita la sappiamo tutti essendo la stessa strettamente correlata a quella di Gesù, infatti la fonte principale della sua storia sono proprio i Vangeli canonici.

La sua nascita avviene sei mesi prima quella di Gesù e viene annunciata sempre dall’Arcangelo Gabriele all’anziano sacerdote Zaccaria spiegando che questo suo  figlio di nome Giovanni sarebbe stato grande davanti al Signore, rispettoso delle leggi, ricolmo dello Spirito Santo, in grado di convertire i cuori al Signore con la forza e lo spirito del profeta Elia.  Poiché sia Zaccaria che sua moglie Elisabetta, peraltro parente di Maria, erano già avanti con gli anni il sacerdote si dimostra molto scettico e l’angelo dice che sarebbe rimasto completamente muto fino alla nascita dell’insperato figlio.

Sappiamo poi che Maria, dopo l’annunciazione e ricevuto lo Spirito Santo, si mise in viaggio e raggiunse sua cugina Elisabetta in attesa e rimase con lei a servirla fino al momento del parto.

Il Vangelo di Luca riporta che appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!»

Mi ha sempre affascinato questo episodio del vangelo, Maria, già incinta, che intraprende “frettolosamente” un lungo e faticoso viaggio per andare ad assistere l’anziana cugina in attesa, mi fa pensare non a reconditi significati profetici o divini, ma piuttosto ad una necessità molto umana e femminile di condividere con un’altra donna nelle stesse condizioni i dubbi e le paure di avvenimenti soprannaturali che ti hanno coinvolto.

Alla nascita di Giovanni  il padre Zaccaria riacquista la parola e pronuncia un bellissimo cantico in suo onore nel quale esalta il ruolo del figlio quale profeta e precursore del Signore.

L’inizio del ministero di Giovanni Battista viene riferito da Luca con una precisione veramente impressionante, tanto da costituire un elemento unico in tutto il Nuovo Testamento.

Da adulto, con addosso un “vestito di cammello ed una cintura di pelle attorno ai fianchi” e nutrendosi di “cavallette e miele selvatico” Giovanni conduce una vita da asceta nel deserto. Poi comincia la sua missione lungo il fiume Giordano, annuncia la prossima venuta del Messia esortando le genti alla conversione ed alla penitenza.

In molti accorrono per ascoltarlo e Giovanni inizia a immergere chi si converte e accoglie la sua parola nelle acque del fiume Giordano quale segno di purificazione dai peccati, un battesimo di penitenza e per questo viene chiamato “il Battista”. A chi inizia ad identificarlo come Messia dice che lui è solo il suo precursore ed umile servitore.

Quando un giorno Gesù si presenta sulle rive del  Giordano per essere battezzato, Giovanni lo riconosce e profetizza la sua futura passione con le parole “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”, poi lo immerge nell’acqua e vede scendere lo Spirito Santo su di lui come una colomba ed ode una voce dal cielo che lo proclama “Figlio di Dio”.

E’ evidente che un personaggio così  a quei tempi diventa troppo scomodo e inviso alle autorità e muore appunto a causa della sua predicazione, perché condanna pubblicamente la condotta del re, Erode Antipa.

Il re Antipa lo fa arrestare, ma in un primo momento non è propenso a farlo uccidere perché lo ritiene un uomo giusto ed amato dal popolo. Durante la festa la figlia di Erodiade e nipote di Antipa, Salomè, si lancia in una conturbante danza che strega letteralmente il  re, il quale , completamente soggiogato, dice a Salomè che esaudirà qualsiasi suo desiderio.

Dietro suggerimento della madre, la giovane chiede la testa di Giovanni Battista, il re non può mancare la parola data e così ordina alle guardie di decapitare  San Giovanni  e  la sua testa, portata su un vassoio, è consegnata a Salomè.

E’ evidente che  la tradizione popolare, in occasione della venerazione di un Santo così importante, ha tramandato una infinita serie di riti e azioni propiziatorie che come al solito si collocano nella sottilissima linea di confine tra il sacro e il profano.

La notte di San Giovanni è carica di significati magici perché è il momento in cui i pianeti e i segni zodiacali caricano di poteri le pietre e le erbe, notte carica di prodigi perché, in onore del Battista, tutte le acque acquistano virtù magiche e salutari e quindi la rugiada che si forma avrebbe effetti straordinari per gli uomini e per le piante.

Tra le usanze riportate, ma che a mio avviso sono cadute nell’oblio almeno dalle nostre parti, c’è quella che gli innamorati uscivano per bagnarsi con questa rugiada benedetta, che le donne si rotolavano nude e o si sedevano sull’erba bagnata per propiziare la fertilità o ci si lavava il viso per allontanare le malattie degli occhi.

Al tramonto del giorno precedente per raccogliere la miracolosa rugiada venivano stese sui prati panni e tovaglie, al mattino le donne raccoglievano il liquido in una bottiglia per usarlo durante l’anno a scopo terapeutico.

Altra tradizione era la raccolta di piante ed erbe particolari e farne un mazzo da conservare in casa quale talismano contro le avversità e a scopo difensivo contro le negatività.

Generalmente in questo periodo si raccolgono i fiori di iperico, lavanda, artemisia e malva e fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia. Si possono trovare e raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio.

Non deve mancare l’iperico, detto anche “Erba di San Giovanni” o “scacciadiavoli”. Si credeva che tenendolo addosso tutta la notte o attaccarlo fuori dalla porta proteggeva dalle sventure. Si chiama “Erba di San Giovanni” perché se si strofinano i petali tra le dita ci si macchia di un succo di colore rosso come il sangue del martirio del Santo.

Non bisognava dimenticare la felce, affinché non cadano fulmini sul tetto, qualche pianta di spirea per allontanare il maligno, l’asparago selvatico, il sambuco e il comino dei prati contro le streghe.

Con questo mazzo di fiori si assisteva alla funzione religiosa e al termine ognuno riportava nella propria abitazione il mazzo benedetto e lo si appendeva a un chiodo.

Se però vogliamo preparare l’acqua di San Giovanni basta raccogliere quello che si trova fiorito in questi giorni sia spontaneo che da giardino, quindi glicine, rosa, ibiscus, papavero, bocca di leone, sambuco, caprifoglio, camomilla, margherite, poi, alle infiorescenze, si aggiungono le erbe aromatiche (rosmarino, menta, menta, salvia, basilico, timo, maggiorana ecc.)  procedendo in questo modo:

in una ciotola di acqua mettiamo  5 mazzetti di erbe aromatiche miste e mescoliamo delicatamente, quando l’acqua e ferma posiamo sopra almeno 4 spighe di lavanda, 4 fiori di iperico, 10 altri tipi di fiori diversi raccolti.

Mettiamo la ciotola all’esterno affinché la rugiada della notte di San Giovanni trasmetta ai fiori i suoi effetti benefici.

Al mattino ci si lava il viso e le mani e si sentirà una sensazione di fresco e benessere. Si può raccogliere in piccole bottiglie da regalare in giornata perché ovviamente essendovi macerate le piante non si conserva a lungo.

Nella festa di San Giovanni si facevano anche pratiche divinatorie, la più nota delle quali consisteva nel mettere il bianco dell’uovo in un recipiente aperto e sistemato sotto il cielo notturno del 24 giugno per intravedere nel mattino le forme assunte dai filamenti dell’albume e individuare quanto desiderato.

Auguri a tutti i  Giovanni, Giovanna, Gianni, Gianna, ecc.

Rita Ciampichetti 2022

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