Coronavirus – Aggiornamenti a Vergato e quelli nazionali al 13/03/2020

2020/03/13, Vergato – Gli aggiornamenti sulle norme da rispettare, i comunicati della Regione Emilia Romagna, della Protezione Civile con tabelle e filmati delle conferenze sull’andamento della giornata.

NDR;  Per evidenti motivi di super pubblicazioni che intaserebbero la pagina vi chiediamo di ritornare su questo articolo per gli aggiornamenti che pubblicheremo di continuo fino a sera inoltrata. Le pubblicazioni sono comunque indicative e rilanciamo il consiglio dei giorni precedenti comunicati di continuo dalle autorità preposte;

Seguite i siti ufficiali, attenzione alle truffe e alle false informazioni, non comprare a prezzi esorbitanti materiali di dubbia efficacia sui siti e altro ancora…

Grazie! 

Comune di Vergato 42 min · 

Coronavirus: sono 14.955 i positivi

13 marzo 2020 Aggiornamento delle ore 18.00

Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.  Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 14.955 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 17.660 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 7.732 in Lombardia, 2.011 in Emilia-Romagna, 1.453 in Veneto, 794 in Piemonte, 698 nelle Marche, 455 in Toscana, 304 in Liguria, 242 nel Lazio, 236 in Friuli Venezia Giulia, 213 in Campania, 157 nella Provincia autonoma di Trento, 126 in Sicilia, 123 nella Provincia autonoma di Bolzano, 121 in Puglia, 83 in Abruzzo, 73 in Umbria, 43 in Sardegna, 37 in Calabria, 27 in Valle d’Aosta, 17 in Molise e 10 in Basilicata.

Sono 1.439 le persone guarite. I deceduti sono 1.266, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso

Coronavirus, l’aggiornamento. 2.263 i casi positivi in Emilia-Romagna (+316). 903 sono i casi lievi in isolamento a domicilio. E salgono a 51 le guarigioni

I pazienti in terapia intensiva sono 128. Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 201: 55 in più rispetto a ieri13/03/2020 17:27

Bologna – In Emilia-Romagna sono complessivamente 2.263 i casi di positività al Coronavirus, 316 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 7.600 a 8.787 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12.00, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 903 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 128 (16 in più rispetto a ieri). E salgono a 51 (ieri erano 43) le guarigioni, 49 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 2 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 146 a 20155, quindi, quelli nuovi, che riguardano 39 uomini e 16 donne. Per 24 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 21 residenti nella provincia di Parma, 14 residenti in quella di Piacenza, 7 in quella di Modena, 5 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Bologna, 2 in quella di Ravenna, uno in quella di Ferrara.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 710 (31 in più rispetto a ieri), Parma 518 (88 in più), Rimini  363 (51 in più), Modena 251 (61 in più), Reggio Emilia 138 (15 in più), Bologna 155, di cui 47 del circondario imolese (complessivamente 33 in più, di cui 5 a Imola e 28 a Bologna), Ravenna 55 (14 in più), Forlì-Cesena  49 (di cui 30 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 19 a Cesena, 8 in più rispetto a ieri),  Ferrara 24 (7 in più rispetto a ieri).

Situazione ospedali 

In Emilia-Romagna sono quasi 1400 (1397) i posti letto già allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus: 100 posti in più rispetto a ieri a dimostrazione del grande lavoro messo in campo dalla rete ospedaliera regionale per rispondere pienamente al Piano illustrato sempre ieri dal presidente Bonaccini e dal commissario Venturi per far fronte all’emergenza Covid-19.

In particolare, nascono oggi a Piacenza due ospedali Covid grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo che sono pienamente integrate e supportano la rete ospedaliera strutturata per affrontare l’emergenza Coronavirus. La casa di Cura Piacenza accoglierà invece l’attività chirurgica (senologia oncologica e traumatologia) e aprirà il pronto soccorso ortopedico. E anche l’Ospedale di Bobbio, sempre nel piacentino, è diventato da oggi Covid così come previsto nel Piano regionale illustrato ieri (Fase 5). Infine, si potenzia ulteriormente sempre a Piacenza l’assistenza a pazienti critici con l’attivazione di nuovi posti di terapia intensiva.

A queste strutture si affiancano come Covid hospital, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino.

A Parma,il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid).

Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.

A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese.

Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.

Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione.

Punti triage per le strutture sanitarie

Passano da 17 a 19 i punti triage davanti agli ospedali con l’allestimento oggi di una tenda presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e una al Sant’Orsola di Bologna, struttura che diventerà operativa da domani.

Mentre sono in corso sopralluoghi per valutare ulteriori esigenze, nei giorni scorsi sono stati potenziati i triage di Mirandola e Vignola, nel modenese, con l’installazione di due ulteriori tende, in aggiunta alle roulotte già utilizzate.

Questi i punti triage attivi in Emilia-Romagna: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori); 1 nella città metropolitana di Bologna (Imola); 2 a Bologna città, all’Ospedale Maggiore (già completato) e all’Ospedale Sant’Orsola (in via di completamento); 1 in provincia di Ferrara (Cento); 1 nella Repubblica di San Marino.


Dispositivi di protezione

Sono stati consegnati oggi,dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, 281.500 mascherine chirurgiche e 40mila guanti in vinile a uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario che saranno distribuiti secondo i criteri prefissati.

Volontariato
Sono 115 volontari dell’Emilia-Romagna attivi oggi sul territorio regionale. I nuclei più numerosi sono quelli del coordinamento provinciale di Parma (35), impegnati a Faenza in un’attività di formazione sull’uso dei sanificatori e a Bologna e (35) nel montaggio e allestimento dei punti triage agli ospedali Maggiore e Sant’Orsola. L’Anpa, Associazione nazionale pubbliche assistenze, continua a garantire il suo impegno al trasporto con autoambulanza (29), mentre un presidio logistico di poche unità di volontari prosegue presso la struttura montata a San Polo di Podenzano (PC).

VERGATO – MERCATI SOSPESI FINO AL 3 APRILE

Il Sindaco del Comune di Vergato, unitamente ai sindaci dell’Unione Appennino Bolognese, considerate le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 disposte con DPCM 9 marzo 2020, con l’intento di continuare a porre in essere ogni azione, comportamento e atto utile a tutela della salute dei propri concittadini, sospende sul territorio comunale TUTTE le attività mercatali ordinarie e straordinarie, anche alimentari, fino al 3 aprile.

#Vergato #myvergato #comunedivergato #coronavirus #mercato

“Covid-19: l’Unione dell’Appennino attiva lo sportello sociale da remoto e riorganizza i servizi per contrastare il contagio

Lavoro agile tutte le volte che è possibile, razionalizzazione del servizio di assistenza domiciliare limitato ai casi più gravi anche con commissioni per gli utenti, sportello sociale online: alcune delle scelte dell’Unione Appennino che ripensa i servizi per conformarsi ai recenti decreti volti al contenimento della diffusione del virus

13 marzo – Anche l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese è intervenuta a livello organizzativo per evitare gli spostamenti non necessari, come previsto dai decreti di questi giorni. Tutte le attività saranno svolte prioritariamente in forma agile, cioè lavorando da casa. Rimangono alcune attività considerate “indifferibili”, che non possono essere rinviate e che andranno rese in presenza (si pensi al protocollo di posta cartacea e fax, per fare un esempio, o alla protezione civile), cercando di contenerle il più possibile. Per tutti gli altri casi i lavoratori sono stati invitati a fruire delle ferie.

Per il servizio di Assistenza domiciliare sono state introdotte misure di razionalizzazione per la tutela degli utenti e delle operatrici: sono stati rivisti tutti i programmi delle assistenti, limitando gli interventi a quelli rivolti a persone sole o in condizioni critiche tali da non poter essere assistiti in modo corretto da familiari o assistenti familiari. Sono stati contattati tutti gli utenti a cui, per il momento, non verrà erogato il servizio comunicando, contestualmente, che saranno sentiti quotidianamente dall’assistente domiciliare di riferimento, in modo da monitorare le singole situazioni per attivarsi in caso di necessità.

Sono state confermate le commissioni che implicano spese e acquisti di medicinali, però non in presenza degli utenti (i cosiddetti accompagnamenti). Ovviamente il servizio è pronto ad assicurare gli interventi di emergenza che fossero necessari, da valutare caso per caso.

Sono state sospese fino al 25 marzo, le visite domiciliari delle assistenti sociali, salvo casi di necessità ed urgenza da valutare.

Per gli Sportelli sociali, a partire dal 13 marzo, è stato introdotto un numero telefonico di servizio unico attivo dalle 8 alle 16 a cui i cittadini possono rivolgersi sia per ottenere informazioni che per il disbrigo delle pratiche che si possono svolgere on-line. Lo sportello sociale è in grado di intervenire telefonicamente al numero 334 212 3266 o via e-mail all’indirizzo sportellosociale@unioneappennino.bo.it . Lo sportello si attiva in caso di richiesta di informazioni sui servizi attivi, di documentazione urgente da inoltrare all’assistente sociale, per le segnalazioni di difficoltà temporanea o di isolamento e in generale per qualsiasi altra situazione urgente e non differibile.

I servizi educativi a domicilio sono stati sospesi, prevedendo, dopo una valutazione puntuale caso per caso, la possibilità di un contatto da remoto da parte dell’educatore con possibilità di attribuire compiti,attività ed obiettivi ed un momento successivo di restituzione e confronto sempre a distanza.

Fonte; Ufficio Stampa e Comunicazione – Unione dei comuni dell’Appennino bolognese

Città Metropolitana di Bologna;

Coronavirus, le misure a sostegno delle imprese

In questa pagina (in continuo aggiornamento) sono contenute le misure a sostegno delle imprese del territorio della città metropolitana di Bologna che Governo, Regione o altre realtà hanno attivato per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Di seguito, inoltre, le principali regole per il contenimento del virus stabilite dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) e del Presidente della Giunta Regionale che coinvolgono le imprese

A seguito delle disposizioni relative ai Decreti emanati, la Regione Emilia-Romagna ha diffuso le indicazioni in merito alle procedure per la comunicazione di sospensione delle attività ai Suap territorialmente competenti.


Per dare supporto a cittadini e imprese nel fronteggiare gli impatti sociali ed economici delle misure adottate per far fronte all’emergenza, il Ministero dell’Innovazione tecnologica e della digitalizzazione ha sviluppato solidarietà digitale, un’iniziativa che vede imprese e associazioni rendere disponibili gratuitamente soluzioni e servizi innovativi, dedicati principalmente allo smartworking e all’e-learning.


Per maggiori informazioni
 tavolosalvaguardia@cittametropolitana.bo.it 

Allegati:

  Data di pubblicazione: 09-03-2020Data ultimo aggiornamento: 12-03-2020

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