La direttissima Bologna – Firenze. Storie di ferrovie 15°: L’elettrificazione della linea

2020/04/16, Vergato – Continua il viaggio sulla ferrovia “Direttissima” Bologna-Firenze con le sue gallerie i ponti e le attrezzature avveniristiche, per il tempo, come per la stazione di scambio del tutto in galleria, ma per le grandi opere occorrono grandi manutenzioni.

Particolare illustrazione merita una parte molto importante dei lavori della « direttissima», per la quale l’Amministrazione Ferroviaria ha dato un largo contributo, collaborando col Ministero dei Lavori Pubblici nello studio ed esecuzione dei progetti : si tratta degli impianti per la trazione elettrica e di tutti quei numerosi e complessi meccanismi che servono a regolare la circolazione dei treni, quali il segnalamento, la manovra centralizzata degli scambi e le apparecchiature telefoniche. 

Caratteristica e veramente imponente è l’alimentazione elettrica.

— Cogli allacciamenti di linee elettriche già in atto, e con quelli in progetto per la futura rete ferroviaria elettrificata, sarà possibile convergere sulla «direttissima» quasi tutte le energie elettriche disponibili nel paese.
Queste preziose immani forze, tutte nostre, e continue nei secoli, potranno così, fino all’estremo loro limite, mantenere in vigorosa attività questo elemento essenziale del sistema ferroviario italiano.
Nuovi e importanti problemi si sono presentati nell’applicazione alla «direttissima» dei modernissimi mezzi per il traino e la circolazione dei convogli, e tutti furono affrontati e risolti non senza tenaci sforzi e lunghi e pazienti studi ; e l’esercizio già regolarmente iniziatosi fin dal 23 Aprile dimostra, alla stregua dei fatti, che nulla si è trascurato per conseguire quel migliore sfruttamento economico tecnico che, da quest’opera grandiosa, la Nazione si attende.

La «direttissima» viene alimentata dall’importante sottocentrale ferroviaria di Bologna S. Viola, già esistente ed ora opportunamente ampliata, cui convergono le linee di grande trasporto industriale provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, nonché dalle sottostazioni, pure ferroviarie, di Vaioni e di Rifredi, che ricevono energia dalla rete tosco-ligure- piemontese e dagli impianti dell Italia Centrale.

Inoltre riceve direttamente energia dagli impianti idroelettrici ferroviari del Reno e delle Limentre che, con la imminente ultimazione della grande centrale di Suviana, vengono a raggiungere una produzione annua di circa 50 milioni di KWh.

Didascalia foto;
2) Diga di Suviana – Vista dal paramento a valle con la centrale e il reparto di trasformazione all’aperto.

Per l’allacciamento di tali impianti con le sottostazioni di conversione della « direttissima » sono state costruite apposite linee elettriche primarie, progettate secondo le più recenti vedute in materia, per uno sviluppo di circa Km. 85 di terne.

3) Linea primaria – Palo d’angolo a cavalletto

Per l’alimentazione della linea di contatto, oltre ad utilizzare — previ gli ampliamenti del caso – i centri di Bologna S. Viola e Rifredi posti a ciascuna estremità della « direttissima », sono state costruite le sottostazioni di Grizzana e Vaiano.

4) Sottostazione di Grizzana – Veduta, panoramica.

Utilizzandosi, per i bisogni dell’elettro-trazione energia a diverse frequenze, è stato necessario impiantare in tutte le sottostazioni macchinario capace di funzionare indipendentemente alle frequenze di 16,6 – 42 e 50 periodi. Nelle sottostazioni sono stati altresì installati appositi gruppi dì conversione per l’alimentazione dei servizi ausiliari e apparecchiature munite di speciali dispositivi di sicurezza atti ad impedire false manovre.

5) Sottostazione di Grizzana – Interruttore, tripolare in olio. 87 KW 400 A.

I cilindri raddrizzatori a vapori di mercurio sono tutti a 12 anodi.

6) Sottostazione di Grizzana – Trasformatore per corrente trifase avente frequenza 16.7-42-50 periodi, 2000 Kw 60.000/3000.

Il raffreddamento dei cilindri e quello delle pompe statiche per il vuoto è fatto con circolazione d’acqua in ciclo chiuso, e l’acqua viene raffreddata in appositi refrigeranti muniti di moto-ventilatori.

7) Sottostazione di Grizzana – Cilindro raddrizzatore a vapori di mercurio a 12 anodi 2000 Kw – 600 A 2850 V.

Tutti i cilindri sono collegati alla barra generale positiva della rispettiva sottostazione. L’alimentazione della conduttura di contatto è fatta dalle sottostazioni con interruttori extrarapidi muniti di dispositivi per la chiusura automatica,

8) Sottostazione di Grizzana – Sala dei servizi ausiliari

Ciascuna sottostazione comprende un quadro di manovra costituito da vari pannelli verticali, sui quali sono montati tutti gli apparecchi di controllo e di misura, i dispositivi di comando a distanza e segnalazione, gli interruttori delle linee a 125 V. dei vari servizi luce e forza, e gli schemi luminosi del circuito ad alta tensione e di quello dei servizi ausiliari.

9) Sottostazione di Grizzana – Sala dei convertitori a mercurio.

10) Sottostazione di Grizzana – Sala dei ventilatori.
11) Sottostazione di Grizzana – Sala autorichiudenti C. G. E.
12) Sottostazione di Grizzana – Sala del quadro.

13) Stazione di S. Ruffillo – Linea di contatto.

La palificazione delle linee di contatto è fatta con pali tubolari di acciaio. La campata normale è di mt. 60 in rettifilo, sia in piena linea che nelle stazioni; essa si riduce nelle curve e nelle stazioni, in corrispondenza degli scambi.

14) Stazione di S. Ruffillo – Linea di contatto.

Nelle gallerie le sospensioni di sostegno, fissate alle murature, sono state tenute mediamente alla distanza di trenta metri.

15) Tronco Bologna-Vado – Linea di contatto in galleria

Per tutto il percorso da Bologna a Firenze la conduttura del binario dei treni dispari è tenuta meccanicamente ed elettricamente separata da quella del binario dei treni pari.
Le stazioni risultano perciò separate in zone: le stazioni minori in due zone, afferenti ai binari dei pari e dei dispari, le maggiori in un maggior numero, allo scopo di facilmente localizzare i guasti che possono verificarsi in servizio ed eseguirne rapidamente la riparazione.

16) Stazione di Pianoro – Linea di contatto.

I fili di contatto vengono mantenuti a tensione meccanica costante, malgrado le variazioni di temperatura, mediante contrappesi mobili posti a 1200 metri l’uno dall’altro. In corrispondenza dei pali di contrappesatura le corde portanti vengono ormeggiate ai sostegni.

17) Tronco Bologna – Vado – Regolazione automatica a contrappesi su pali in piena linea.

Le condutture di contatto di piena linea e quelle delle stazioni sono separate a mezzo di portali di ormeggio, situati alle estremità delle stazioni.
Una linea elettrica trifase alimentata dalle sottostazioni di Bologna, Grizzana, Vaiano e Rifredi, con condutture aeree alla tensione di 11000 V montate allo scoperto sulla stessa palificazione delle linee di contatto o sovrappassanti le minori gallerie e in cavo a tensione di 5500 V nei tratti in cui sono compresi le gallerie di maggiori lunghezze, fornisce l’energia per l’azionamento dei dispositivi di blocco, degli apparati centrali delle stazioni e dei bivi e quella occorrente per l’illuminazione.

19) Linea del blocco – Pasto di trasformazione su palo.

Sono stati, a tale scopo, impiantati posti di trasformazione per ridurre la tensione della linea a quella richiesta per i singoli usi.
Allo scoperto i posti di trasformazione sono montati su pali.

18) Portale della Stazione di S. Ruffillo lato Bologna – Ormeggio linea.

Per assicurare la continuità di esercizio della conduttura, isolando sollecitamente quei tratti nei quali si verificassero eventualmente anormalità o guasti, oltre i sezionamenti nelle sottostazioni e nelle cabine sono stati costruiti altri otto posti di sezionamento nei tratti fra stazione e stazione.
In tal modo sarà possibile alimentare a tratti la conduttura delle singole sottostazioni, come pure alimentarla tutta da una sottostazione qualunque.

20) Linea del blocco – Posto di sezionamento.

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Leggi le puntate precedenti; NR.0,   Nr. 1,   NR.2, NR.3,   Nr….

Tratto da; Supplemento speciale della Tecnica Professionale, pubblicato a cura del Collegio Nazionale degli Ingegneri Ferroviari Italiani col concorso dell’Amministrazione delle Ferrovie dello Stato. ANNO XII. Documentazione originale dall’archivio privato di Renzo Moschieri per gentile concessione.

La pubblicazione a puntate esce di regola il mercoledì compatibilmente con le esigenze redazionali

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