Aggiornamento del sindaco Maurizio Fabbri che scrive:

Vi aggiorno anche sulla questione Villa Nobili:

come sapete Villa Nobili è un ospedale privato accreditato. E’ quindi inserito nel sistema pubblico e in questa fase di emergenza sanitaria, come tutte le strutture private, si è messo (giustamente e correttamente) a disposizione dell’Azienda Sanitaria.

Fino ad oggi la disponibilità era quella di ‘alleggerire’ il carico degli ospedali bolognesi che si trasformavano in covid. Ma in questo periodo l’accesso ad ospedali e pronto soccorso è drasticamente diminuito e non ci sono state particolari richieste di aiuto.

In questo momento l’emergenza principale, come avrete tutti già visto, è la gestione delle Case di Riposo per anziani. La situazione è molto difficile e necessitano molti posti letto per dividere gli ospiti delle Case di Riposo in difficoltà.

Ecco allora che l’ASL di Bologna ha chiesto a Villa Nobili (e ad altre strutture simili nel bolognese) di poter attivarsi per ospitare circa una trentina di pazienti delle case di riposo in difficoltà a causa della trasmissione del virus fra ospiti e operatori.

Si tratta di persone che escono dalla fase acuta della malattia e sono quindi in via di guarigione, ma non possono rientrare nelle case di riposo (che nel frattempo devono essere sanificate) perché ancora positivi al covid19 (anche se a bassa trasmissività) e perché molti operatori delle case di riposo, essendo positivi al covid19, non possono ovviamente lavorare.

Contrariamente a quanto scritto oggi sul Carlino, le persone non sono già state trasferite.

La direzione della Casa di Cura (e noi con loro) ha chiesto precise garanzie di sicurezza per i lavoratori e per il territorio.

E’ in corso la valutazione dell’idoneità della struttura (questa mattina c’è stato specifico sopralluogo e formazione del personale); serve infatti la garanzia della sicurezza per gli operatori sanitari e la dislocazione esatta degli spazi per evitare i rischi di contagio.

Da una prima valutazione l’idoneità è stata valutata positivamente.

E’ invece in corso in queste ore l’interlocuzione delle istituzioni del territorio con l’Azienda Sanitaria: nello specifico io (in qualità di Sindaco di Castiglione), Alessandro Santoni (in qualità di Presidente del Distretto) e Sandra Mondini (in qualità di Direttrice del Distretto) stiamo chiedendo garanzie per i servizi territoriali: i servizi ambulatoriali che Villa Nobili assicura ai cittadini e il Punto di Primo Intervento.

Chiediamo che questi servizi possano in parte o del tutto rimanere.

Se è assolutamente giusto e doveroso aiutare le persone più fragili in questo momento tragico, è altrettanto importante garantire i servizi ai nostri cittadini.

Ovviamente vi terrò informati sugli sviluppi della situazione.

Una breve riflessione: sento già paure e perplessità su tale situazione. Tutto ciò è assolutamente comprensibile, anche perché viviamo tutti in una condizione fragilità e di informazioni terribili e contrastanti.
Voglio però cercare di rassicurare in quanto si tratta di una gestione sanitaria fatta da professionisti del settore.
E Castiglione (come Vergato e altri ospedali della provincia che sono già stati interessati, nei quali le cosa funzionano bene senza nessun problema) non è un’isola, fa parte di un territorio interconnesso.

Vorrei citare Papa Francesco:
“pensavamo di rimanere sani in un mondo malato”

Da questa situazione o ne usciamo tutti insieme o non ne usciamo. Il sistema degli ospedali, con le dovute garanzie che ho sopra riportato, deve fare rete e dare risposte veloci e forti a chi ha bisogno.