Andrea Emiliani cittadino onorario di Grizzana Morandi

2017/07/23, Grizzana Morandi – Il 22 luglio 2017 sarà una data da ricordare sia per i cittadini di Grizzana che per il territorio dell’Appennino bolognese; il conferimento della cittadinanza onoraria ad Andrea Emiliani.

Alla cerimonia, presente un folto pubblico ha viso la partecipazione di Fabio Alberto Roversi Monaco, giurista e accademico italiano. Ha ricoperto la carica di Magnifico rettore dell’Università di Bologna ma sui nostri monti è più noto come colui che si è adoperato per il salvataggio della Rocchetta Mattei, tramite la Fondazione Carisbo, riportandola alla riapertura con un numero di visitatori che in breve tempo ha superato le 100.000 visite.

Il sindaco Graziella Leoni durante il consiglio comunale ha proposto il conferimento della Cittadinanza Onoraria ad Andrea Emiliani accolta all’unanimità. Al termine ha consegnato una pergamena e una medaglia al nuovo cittadino onorario. L’opera di Andrea Emiliani è stata ricordata con le parole sotto riportate:

Se “Omaggio a Giorgio Morandi” fu un evento così memorabile da convincerci oggi a svilupparlo attualizzandolo al tempo presente, il mento si deve in gran parte al l’eccezionale campagna di rilevamento che per l’occasione fu condotta sul nostro territorio da Andrea Emiliani.
Essa pose l’accento sul tema della tutela dei beni culturali in un’epoca in cui essa non era affatto scontata e definì un percorso intellettuale che cambiò il modo di intendere l’arte nel suo rapporto con il territorio e il paesaggio, anticipando tutte le successive campagne di rilevamento di Emiliani che interessarono la collina e la pianura da Bologna a Rimini.

MOTIVAZIONI CITTADINANZA ONORARIA ANDREA EMILIANI
L’Amministrazione Comunale di Grizzana Morandi ha da molti anni intrapreso un percorso di valorizzazione e tutela delle emergenze storiche, artistiche e paesaggistiche che contraddistinguono il proprio splendido territorio.
Un territorio estremamente vario, impreziosito da veri e propri gioielli quali i luoghi morandiani dalle velate e soffuse atmosfere, le fiabesche e visionarie architetture della Rocchetta Mattei, le forme essenziali e pulite della Chiesa di Alvar Aalto a Riola e gli incantevoli borghi medievali in cui ogni pietra racconta una storia.
Siamo profondamente convinti del fatto che la tutela di questo meraviglioso territorio costituisca per il nostro Comune non tanto un valore aggiunto quanto una necessità assoluta.
E non è possibile parlare di salvaguardia senza una conoscenza pregressa che sia completa e approfondita e si soffermi non solo sul patrimonio artistico ma anche su quello paesaggistico e architettonico.
Concetti, questi, che ora riteniamo acquisiti ma la cui affermazione è stata complessa e laboriosa richiedendo anni e anni di duro lavoro da parte di chi, come Andrea Emiliani, ha compreso che i cosiddetti “beni culturali” vanno intesi in senso più ampio di quello comunemente attribuito loro, includendo tra di essi il paesaggio.


Tra poco più di un’ora presso i Fienili del Campiaro avrà luogo l’inaugurazione di un evento davvero eccezionale dal titolo “Grizzana, Morandi, Arcangeli cinquant’anni dopo”. Sulle orme della mostra “Omaggi a Giorgio Morandi” ospitata alle Scuole Comunali di Grizzana nel lontano 1966, verranno esposte numerose opere sacre anticamente presenti sul territorio e in seguito trasferite altrove per motivi di sicurezza, oggi restaurate e restituite alla comunità grizzanese nel l’originario splendore, accanto ad un nucleo di incisioni e disegni di Giorgio Morandi e ad alcune opere dell’eclettico artista contemporaneo Luigi Ontani. A tutto ciò si affiancheranno le campagne fotografiche di Paolo Monti e Luigi Fantini, a documentare il nostro Appennino e la sua trasformazione.
Se “Omaggio a Giorgio Morandi” fu un evento così memorabile da convincerci oggi a svilupparlo attualizzandolo al tempo presente, il mento si deve in gran parte al l’eccezionale campagna di rilevamento che per l’occasione fu condotta sul nostro territorio da Andrea Emiliani.
Essa pose l’accento sul tema della tutela dei beni culturali in un’epoca in cui essa non era affatto scontata e definì un percorso intellettuale che cambiò il modo di intendere l’arte nel suo rapporto con il territorio e il paesaggio, anticipando tutte le successive campagne di rilevamento di Emiliani che interessarono la collina e la pianura da Bologna a Rimini.

Andrea Emiliani ha compiuto i primi studi a Urbino, per poi trasferirsi all’Università di Bologna e infine a quella di Firenze. Si è laureato con Roberto Longhi avendo come correlatore Francesco Arcangeli.
Grande storico dell’arte, si è interessato prevalentemente alla pittura cinquecentesca e barocca del Montefeltro e della Romagna contribuendo più di ogni altro ricercatore alla conoscenza dell’arte dei secoli XVI e XVII.
Ha inoltre avviato la prima riflessione storica sulla nascita delle raccolte e delle istituzioni museali italiane postunitarie e sulla prima legislazione di tutela del patrimonio culturale.
Il metodo da lui proposto per la catalogazione integrata dei beni culturali è divenuto modello di una visione “territoriale” del patrimonio culturale volta a ricostruire i contesti sociali delle forme e del gusto artistico.
Nell’amministrazione dei beni culturali in Emilia-Romagna ha ricoperto la carica di Sovrintendente per i Beni Artistici e Storici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna; è stato direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Inoltre è stato fondatore e presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e ha fatto parte del Consiglio superiore dei beni culturali; ha infine ricoperto la carica di presidente dell’Accademia Clementina di Bologna.
Ha tenuto la cattedra di museologia presso l’ateneo felsineo e si è interessato del riordino e restauro di palazzi storici e musei tra i quali la Pinacoteca nazionale di Bologna.
La mostra ai Fienili del Campiaro

Ha collaborato alle Biennali d’arte bolognese dal 1954 al 1963 e ha diretto le mostre d’arte bolognese, dal 1986 al 1993, a New York, Washington, Los Angeles, Fort Worth, Francoforte e a Stoccarda.
Per la sua partecipazione alla storica iniziativa di Francesco Arcangeli, Omaggio a Morandi, del 1966, che ha ispirato l’attuale “Grizzana, Morandi, Arcangeli cinquantanni dopo”;
per la promozione della vasta campagna di catalogazione dei beni artistici tra il 1968 e il 1974 che ha preso avvio dall’area appenninica e in particolare dalla valle del Reno, con un’attenzione specifica al territorio grizzanese;
per l’instancabile passione civile dimostrata in lunghi anni di impegno a definire nuovi orizzonti possibili per la museologia, il rilevamento dei beni culturali e il restauro, con particolare riferimento ai numerosi restauri promossi nei decenni in cui ricoprì l’incarico di ispettore della Soprintendenza, di direttore della Pinacoteca Nazionale e di Soprintendente;
per il ruolo crociate; da lui svolto per la nascita dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna;
per la sensibilità nei confronti del patrimonio artistico dei piccoli centri, specie se periferici;
L’Amministrazione Comunale di Grizzana Morandi propone il conferimento della Cittadinanza Onoraria ad Andrea Emiliani.