Tiro a Segno: PORRETTA TERME e VERGATO si contendono la “promessa” Sergio Varetto

2012/10/04, Vergato – 8 Aprile 1960, questa è la data dell’articolo apparso su un giornale di colore rosa di cui non conosciamo la testata, da allora l’articolo è stato custodito con cura fino a oggi dal Sign.G.S. che ha scelto Vergato New 24 per riportarlo a conoscenza dei vergatesi ma non solo. L’articolo è una cronistoria della “dinastia” Varetto, i noti campioni di Tiro a Segno, ma contemporaneamente l’autore, fa una situazione dettagliata dello sport nelle due città, Vergato e Porretta Terme. Erardo Mandrioli (Per la “Gazzetta” scriveva Erardo Mandrioli (E.M.), primo giornalista sportivo emiliano e collaboratore della “rosea” dal 1902 al 1955 , forse lo stesso  stesore dell’articolo sui Varetto?) l’autore che firma l’articolo, che vi proponiamo integrale ma in forma digitale per renderlo più facilmente leggibile, ripercorre la storia dei Varetto ma anche del Tiro a Segno di Vergato, del meccanico Sibani esecutore delle macchine porta sagome fino alla squadra di calcio…. un articolo da leggere tutto d’un fiato!

PORRETTA TERME e VERGATO si contendono la “promessa” Sergio Varetto

PORRETTA e VERGATO, 8 aprile 1960 – Erardo Mandrioli

L’Inizio ufficiale della primavera sembra proprio avere coinciso con le prime avvisaglie di un de­ciso miglioramento delle condizioni meteorologiche le quali sono risultate, quest’anno, particolarmente sfavorevoli ai Comuni della Vallata del Reno, colpiti, a più riprese, da nevicate, da frane e da slittamenti paurosi del terreno collinare causati dalle piogge insistenti, al punto da costringere anche a deviazioni del traffico stradale dalla naturale sede della sempre bella e panoramica « Porrettana ». La normalità, subentrata nell’intero tratto da Bologna a Porretta Terme ha consentito alle ultime manifestazioni sciatorie fissate sull’Appennino emiliano di svolgersi regolarmente, prima di lasciare posto alla ripresa degli sport primaverili nelle varie località bagnate dal corso del Reno nella sessantina di chilometri in cui il fiume scorre più veloce prima di distendersi ed allargarsi nella pianura bolognese. Lo sport nella vallata del Reno ha i suoi centri di maggiore sviluppo a Porretta Terme e in Vergato, capoluogo del Mandamento di cui fa parte la stessa Porretta. Due “centri” aventi speciali caratteristiche, ma che abbiamo voluto visitare entrambi per accomunarli in questa citazione visto che sia l’uno sia l’altro avanzano la candidatura per annoverare tra i propri concittadini l’esponente maggiore dello sport nella vallata del Reno, quel Varetto junior che nel volgere di pochi anni si è già affermato come uno dei più forti campioni del tiro a segno nazionale. Sergio Varetto, è nato a Vergato il 28 luglio 1937, ma da una quindicina d’anni risiede a Porretta Terme dove sfollarono, durante l’ultima guerra, il padre Carlo ed il nonno Aldo, anch’essi entrambi di origine vergatese ed i cui nomi sono ben noti agli appassionati del tiro a segno (Carlo ha vinto sedici campionati italiani alle diverse armi allorché non era in vigore l’obbligatoria specializzazione in un’arma sola istaurata dall’Unione Tiro a Segno Nazionale). Uno sfollamento di guerra, prima che la linea gotica chiudesse la sua barriera sull’Appennino bolognese, ma che poi convinse i Varetto a stabilirsi definitivamente a Porretta. Poiché in quest’ultima cittadina manca la sezione di Tiro a Segno e nemmeno è stato, fin’ora, possibile costruire un poligono di tiro, logico che Sergio Varetto, come del resto il padre, gareggino nel nome della Sezione di Vergato – oltre 300 soci effettivi – la quale, d’altra parte e presieduta dallo stesso Carlo Varetto che giornalmente fa la spola fra Porretta e Vergato dove esercisce un negozio d’orologeria ed oreficeria. Non diversamente è costretto a fare il giovane Sergio, mentre il nonno Aldo, altro fortissimo tiratore che vive ora di ricordi e delle glorie sportive del figlio e del nipote, è tuttora in ottime condizioni di salute, compatibilmente con l’età avanzata, ed attende all’analoga orologeria in esercizio a Porretta Terme. Ogni giorno, dunque, Sergio Varetto scende dal treno di Porretta. per raggiungere il poligono di Vergato, sito in una tranquilla posizione in riva destra del torrente Vergatello per sostenervi il quotidiano allenamento alla pistola automatica in ore in cui anche il padre, approfittando della chiusura meridiana del negozio, possa assisterlo con i suoi amorevoli consigli frutto di lunga esperienza. Un centinaio di colpi giornalieri e poi il ritorno alla stazione per rientrare a Porretta e riprendere il giorno dopo sempre con uguale scrupolo ed inalterato entusiasmo.

Una dura disciplina sportiva, insomma: un autentico, quotidiano ed anche dispendioso allenamento per pura passione, la mente rivolta alle prossime competizioni e, soprattutto, alle Olimpiadi le quali dovrebbero riservare al terzo dei Varetto grande e meritata ricompensa dei suoi sacrifici. Se quel giorno, come si spera, arriverà realmente, sarà festa piena in casa Varetto dove pure si sono festeggiate tante gioiose, ricorrenze di successi a ripetizione riportati in gare nazionali ed internazionali di tiro a segno. A conforto di tali speranze è opportuno ricordare che Sergio Varetto possiede tutti i requisiti per tenere fede alla fiducia riposta in lui « già del resto, confermata dal suo « curriculum vitae ». Poco più che ventiduenne, dalla corporatura atletica (è alto m. 1,80), imperturbabile nei momenti in cui occorrono nervi saldi e prontezza di riflessi. Sergio Varetto non vive, si può dire, che per il suo sport preferito, il quale tante soddisfazioni gli ha già procurate. A 39 anni esordì vittoriosamente conquistando subito due titoli nazionali, entrambi alla pistola automatica: quello dei Giovani e l’altro dei tiratori di prima classe. L’anno successivo, 1957, risultò campione italiano di carabina libera di 2° classe, per ritornare poi, nel 1958. alla pistola automatica, aggiudicandosi nuovamente il campionato italiano Giovani e quello italiano, anche più prestigioso, della categoria Maestri, titolo quest’ultimo, che risultò ancora suo nel 1953. Intanto Sergio a tutto l’anno scorso era già stato 10 volte azzurro, primo nell’incontro delle Nazioni latine a Montecarlo: secondo nel triangolare Italia-Francia-Austria e nell’incontro Italia-Germania a Brescia, terzo nell’incontro di ritorno tra queste due Nazioni a Stoccarda: terzo nuovamente nelle gare internazionali di Madrid e Parigi (come si rileva, classifica nei primi tre per sei volte in altrettante prove internazionali). Quest’anno Sergio Varetto ha poi avuto un inizio tanto brillante da legittimare la previsione di un’annata d’oro. Nella prima pre olimpionica svoltasi a Ravenna il 12-13 marzo, il tiratore ha eguagliato il record olimpico della pistola automatica ottenendo 587 punti su 600, punteggio che migliora anche il primato italiano detenuto dal fiorentino Mazzoni, con p. 584. Veramente superbi i punteggi, tutti di valore internazionale, ottenuti dal giovane Varetto nelle tre prove della pre-olimpica : p 582. 587. 583. Tanto superbi da provocare una bella e significativa lettera «di rallegramento indirizzata dal Generale Giovanni Gatta (presente alla gara ravennate) a papà Varetto e che questi ci ha fatto leggere con legittimo orgoglio. In essa il presidente federale, dopo di essersi dichiarato entusiasta della prova di Sergio da lui ammirato in pedana, cosi, tra l’altro, si esprime: «Mi permetta che alla Sua vivissima letizia di padre (li tanto campione aggiunga quella mìa non meno sentita di Presidente della Federazione del Tiro a Segno. Sono sicuro che Sergio, sotto la Sua guida illuminata e competente, conseguirà ancora gli affinamenti necessari per prestazioni sempre più alte. La prego di gradire i ringraziamenti del Tiro a Segno nazionale per il senso di abnegazione alle dure esigenze che impone l’esercizio del tiro a segno e per l’alto senso sportivo che tutti i Varetto di tre generazioni hanno sempre dimostrato ». Lo sport a Porretta Terme promette, quest’anno, un notevole sviluppo, sempre che sia possibile tradurre in pratica realtà le diverse, iniziative allo studio. Certa è, comunque, la ripetizione della corsa nazionale motociclistica in salita Porretta Terme- Castelluccio (circa 6500 metri) la quale rinnoverà sicuramente il successo delle sue due ultime edizioni anche per la presenza in gara di Eraldo Tonelli, Lucio Zaccanti e di altri buoni elementi locali.

Si avrà altresì una corsa automobilistica in salita ad iniziativa dell’Automobile Club Bologna con lo sperabile appoggio dei Comuni e degli Enti interessati alla manifestazione. Indubbiamente di grande richiamo. Già nello scorso autunno venne fatto un sopralluogo a Torretta dai dirigenti dell’A. C. Bologna. per scegliere il percorso più indicato in relazione alle speciali limitazioni che lo svolgimento di una gara del genere impone alla viabilità stradale. Si è cosi prescelto il tracciato Ponte Silla (metri 328 alt.) – Lizzano in Belvedere m. 640). di circa km.12,500 in. quanto la partenza verrebbe data 500 metri oltre l’abitato di Ponte Silla onde non impegnare minimamente la « Porrettana » sempre a traffico intenso specie nelle giornale festive, come avverrà di quella che sarà stabilita per lo svolgimento della corsa (terza o quarta domenica di giugno ). La data definitiva della gara sarà resa nota non appena. l’A.C. Bologna avrà ottenuto il benestare dal competente Ministero. Con tale progettata manìfeetallone l’A. C. Bologna intonde ritornare un po’ all’antico e precisamente agli anni immediatamente precedenti la seconda guerra, mondiale allorché, per due volte, organizzò una corsa automobilistica con partenza ed arrivo a Porretta (il percorso toccava Ponte della Venturina, Pracchia. Monte Oppio, San Marcello Pistoiese per ritornare a Porretta attraverso Pianaccio e Lizzano). Da Porretta. peraltro, si poteva assistere soltanto alla partenza ed all’arrivo dei concorrenti sul breve rettilineo di Via Mazzini. La progettata prova in salita Silla-Lizzano consentirà invece al; pubblico un’ampia visione della gara specie nei punti in cui la strada, -lasciato sulla sinistra il corso del torrente Silla, s’inerpicherà. verso i bivi per Gaggio Montano e per Monteacuto delle Alpi. Previste: due o tre riunioni di pugilato comprendenti anche incontri professionistici; gare podistiche locali ripetendo quelle dello scorso anno, quali rivelarono le buone attitudini di Egidio Lenzi, Amato Torri, Raffaele Bettozzi : corse ciclistiche per allievi o dilettanti cui parteciperanno anche i campioni locali Franchi e Bernardi ; ripetizioni del Palio cestistico cittadino e dei corsi femminili di pallacanestro i quali ultimi sì dovrebbero tenere anche quest’anno nonostante la ricorrenza delle Olimpiadi. Si attende, a Porretta, di poter avere la disponibilità della nuova palestra da tanto tempo desiderata, ma rimasta da tempo incompiuta per una pendenza di carattere economico, tra il Commisariato della Gioventù Italiana e la Impresa costruttrice Lenzi. Secondo le voci correnti, ogni divergenza peraltro, sembra Sul punto di essere risolta. In tale caso gli studenti di Porretta Terme, ai quali potrebbero aggiungersi gli aderenti a una società ginnastica,di possibile nuova costituzione, disporrebbero di un impianto moderno e dei più confortevoli. Si tratta di un ampio locale avente la superficie di mq. 445, da completarsi con l’attrezzatura ginnastica d’uso. Vi sono inoltre: un vano uso bar, due magazzini attrezzi, cinque vani ad uso spogliatoi; due vani per abitazione custode. La palestra è fornita di gradinate per gli spettatori. Accanto alla palestra sorgeranno due campi per il gioco del tennis. Già in attività invece. un campo per la pallacanestro adiacente a quello, privato, del Collegio Albergati. A Vergato il problema maggiore è sempre quello della sistemazione del Poligono di Tiro non ancora attuata — nonostante le promesse — e che si è dovuto limitare a qualche lavoro di ordinaria manutenzione onde conservare l’efficienza degli impianti. Ciò è avvenuto a spese della stessa Sezione mandamentale di Vergato, la quale è ben lungi dal poter fare miracoli. Particolarmente lamentato il fatto che sia sempre impossibile praticare il tiro con carabina libera, di grosso calibro, dalla distanza regolamentare di 300 metri. In compenso il Poligono di Vergato è ora fornito dell’impianto prototipo per il tiro celere con la pistola automatica, inaugurato nell’ottobre 1958 e dovuto alla geniale iniziativa dell’artigiano vergatese Giuseppe Sibani, coadiuvato dal figlio Sergio e secondo i suggerimenti dei tiratori di Vergato, oltre che con l’appoggio del dottor Segala. Si tratta, come noto, di un’installazione di notevole impegno costruttivo,comprendente parti meccaniche e parti elettriche, queste e quelle riconosciute altamente funzionali sia nel rapidissimo movimento di rotazione delle sagome sia per l’istantaneità dell’arresto di queste al termine di ogni singola rotazione. I perfezionamenti già apportati al meccanismo (sperimentato con ottimo, esito anche ai campionati europei1 959 a Milano) consentono ora di regolare sino ad 1/16 di secondo i tempi di esposizione delle sagome al tiro. A Vergato è già venuta una commissione da Roma per gli accordi del caso, dato che l’apparecchiatura Sibani verrà adottata anche alle prossime Olimpiadi. Un autentico vanto per l’artigianato vergatese, come si vede. Un’altra preoccupazione assilla invece gli appassionati dirigenti della Polisportiva Vergatese, per la quale si è fatto portavoce lo stesso presidente, Gino Stefani. Riflette essa l’assoluta necessità di migliorare il campo di gioco in uso alla squadra calcistica, la quale quest’anno milita, per effetto di promozione, nella prima categoria dilettanti comportandosi più che onorevolmente nel forte raggruppamento del girone C. La squadra di Vergato, dopo un ottimo girone di andata, è stata tradita dalla persistente cattiva stagione la quale, provocando l’allagamento del campo di gioco, ha reso pressoché impossibili i regolari allenamenti dei giocatori affidati dapprima alle cure di Riccardo Maini ed ora a quelle di Muzzi. Attualmente lo schieramento tipo della Vergatese è questo: Pasquali: Liquori, Benassi, Pellegrineschi, Mazzella, Piazzi, Beccari, Piacentini, Pani, Pedrelli, Satalino.

La Vergatese chiede, in sostanza, che le Autorità competenti (Comune, proprietario del terreno, e C.O.N.I.) le vengano in aiuto per una decorosa sistemazione del campo, provvisto anche di una pista podistica dello sviluppo di 400 metri. e con quattro corsie dove si porrebbe tenere anche una riunione atletica nella prossima estate, Comitato Emiliano F.I.D.A.L (Bologna) aiutando.

Erardo Mandrioli

 

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