Don Silvano Manzoni, dieci anni a Vergato – L’arrivo
2014/11/08, Vergato – Dieci anni dal 6-11-2004, dopo don Giorgio Pederzini, grande attesa per il suo successore. Ripercorriamo questo evento con le foto d’archivio.
Come ormai tutti penso sappiate, don Giorgio il 31 agosto di quest’anno, per motivi di età ha lasciato la guida della parrocchia di Vergato e di quelle recentemente a lui affidate di Calvenzano e di Carviano. Ha scelto di ritirarsi alla “Casa del Clero” di Bologna per lasciare campo libero al suo successore a Vergato; lì può godere di un meritato riposo, di un ottimo servizio prestato da suore generose, ma può anche continuare a servire il Signore e la Chiesa bolognese con incarichi meno gravosi di quelli che aveva qui. Penso che abbia piacere se qualcuno lo va a trovare, gli telefona o gli scrive: per maggiori informazioni potete chiedere in parrocchia.
Se da un lato ci dispiace di non avere più don Giorgio tra noi, dall’altro siamo contenti di accogliere il suo successore designato dall’Arcivescovo di Bologna Mons. Carlo Caffarra: si tratta di don Silvano Manzoni, finora parroco di Riola. Lo accogliamo come inviato del Signore, come suo dono per noi: spero proprio che possa incontrare la stima, l’affetto, la collaborazione di tutti.
Mentre preghiamo per don Giorgio perché il Signore lo ricompensi per tutto il bene fatto e gli doni ancora tanta serenità e salute, preghiamo anche per don Silvano perché sia sempre “pastore” secondo il Cuore di Gesù.
“BENVENUTO TRA NOI, DON SILVANO!”
don Eugenio Guzzinati, vice-parroco.
PER CONOSCERE MEGLIO DON SILVANO
Don Silvano Manzoni è nato il 4 dicembre 1944 a Castel Guelfo, perché là erano sfollati i suoi genitori al passaggio del fronte e rischiò anche di morire per una bomba che finì proprio all’imboccatura del rifugio.
La sua fanciullezza l’ha trascorsa a Casalecchio dei Conti, una piccola parrocchia nel Comune di Castel S.Pietro-Terme, figlio di coltivatori della terra.
A soli 11 anni entrò in Seminario perché sentì il desiderio di farsi prete; lì rimase per 13 anni: anni preziosi, di studio, di formazione spirituale, di gioia di vivere in quella comunità.
Il 5 settembre del 1970 ricevette l’ordinazione sacerdotale per le mani e del Card. Poma.
Aveva chiesto all’Arcivescovo di andare cappellano in periferia e fu affidato alla Parrocchia di S. Caterina da Bologna al Pilastro; aveva chiesto anche di vivere in comunità con altri sacerdoti e gli fu concesso di farlo in una casa con altri quattro preti e tre studenti palestinesi.
Al Pilastro vi rimase 9 anni e poi si offrì per andare nella missione bolognese a Usokami, in Tanzania: l’Arcivescovo gli concesse di partire per essa il 31 dicembre 1979. Normalmente i preti bolognesi impegnati in quella missione vi rimangono una decina d’anni, poi rientrano in diocesi. Don Silvano vi rimase 11 anni, poi venne nominato parroco di Riola di Vergato, dove entrò il 2 marzo 1991.
Carissimi,
l’Arcivescovo mi ha chiesto di venire fra voi ad esercitare il ministero sacerdotale che il Signore Gesù mi ha affidato. Ho detto di “sì” volentieri, perché è il Signore che me lo chiede, perché resto fra questi amati monti, perché in parte vi conosco, perché queste erano le voci che venivano sussurrate da alcuni anni, perché so di essere ben accolto, perché incontro la famiglia delle suore Minime dell’Addolorata, alla quale sono legato fin dalla missione a Usokami. Il mio pensiero va a don Giorgio che per tanti anni ha guidato con saggezza la Comunità Parrocchiale di Vergato e recentemente quelle di Calvenzano e Carviano; mi congratulo con l’Amministrazione Comunale Vergatese che ha voluto conferirgli la cittadinanza onoraria. Ringrazio anche don Eugenio che con passione ha traghettato la Parrocchia in questi mesi; spero molto che l’Arcivescovo lo lasci ancora per un anno, se sarà possibile. Diventerò anche amministratore parrocchiale di Calvenzano e di Carviano: anche a queste comunità rivolgo il mio caloroso saluto.
Entro in punta di piedi, per affiancarmi a voi nel vostro cammino di fede. Sono certo che il Signore ha compiuto in voi cose grandi e ne compirà ancora. Il nostro desiderio dev’essere quello di conoscere ed amare il Signore, aiutandoci a compiere la sua volontà. Tutta la nostra vita si svolgerà principalmente attorno alla Domenica, giorno del Signore, celebrazione della Pasqua settimanale.
La vita parrocchiale partirà dalla S. Messa per farci poi vicini al prossimo nella famiglia, nel lavoro, nello svago… per tornare al cuore e ai culmine.
Il sacerdote non può e non deve fare tutto. Abbiamo bisogno gli uni degli altri, dei doni e delle capacità di tutti. Nessuno pensi di non sapere fare nulla.
Confido molto nei tanti collaboratori che già ci sono: nei giovani e negli anziani, nelle famiglie, in un sincero desiderio di fattiva collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Vergato e Grizzana, con coloro che si occupano del sociale, con il personale ospedaliero e con le varie associazioni…
Il mio desiderio è di avere un buon rapporto con tutti.
Infine chiedo la vostra preghiera al Signore: senza di Lui non possiamo fare niente di buono. Ci abbracci tutti il Signore Gesù e ci custodisca nel suo cuore. Termino con una giaculatoria che mi ha insegnato la mamma:
Cuor di Gesù tu sai, cuor di Gesù tu puoi, cuor di Gesù tu vedi, cuor di Gesù provvedi.
Arrivederci presto
Don Silvano