M5S – INFORMAZIONI in merito all’arrivo degli otto ‘migranti’ a Vergato

Vn24_M5S_Logo_012015/05/24, Vergato – Riceviamo e pubblichiamo, da Massimo Gamberi M5S Vergato.

INFORMAZIONI in merito all’arrivo degli otto ‘migranti’ nel comune di Vergato e degli altri dislocati nel territorio del distretto di Porretta Terme il sindaco di Vergato, nella convocazione dei capigruppo tenutasi lunedì 18/05, ha detto: – Che la Prefettura di Bologna in seguito a un bando di concorso ha assegnato alla Cooperativa LAI-MOMO l’ intera gestione di detti ‘migranti’(che al momento non sono identificabili in quanto sprovvisti di documenti). –che per il nostro territorio, l’ intera operazione è stata seguita in collaborazione dal sig. Mastacchi presidente del distretto sanitario di Porretta Terme. – che la cooperativa LAI -MOMO ha individuato solo in alcune località gli spazi idonei alla loro collocazione: Lama di Setta (Marzabotto + Monzuno), Porretta Terme, Bargi e per quanto riguarda Vergato un locale messo a disposizione dall’ Archidiocesi di Bologna, sito in via della Repubblica. – che saranno assegnati 35 euro al giorno per ogni migrante, di cui 2,50 euro vanno personalmente a loro e il restante alla cooperativa per la loro gestione. Per quanto riguarda le spese da sostenere non ci saranno costi a carico dell’ amministrazione locale. – che in questo contesto l’Amministrazione Comunale si attiverà per creare le condizioni di una convivenza basata sul reciproco rispetto impegnandosi per facilitare la comunicazione mediante l’acquisizione della lingua italiana, per promuovere l’integrazione anche mediante l’inserimento in attività di volontariato e in lavori socialmente utili. – Che per ulteriori informazioni convocherà a breve il sig.  Marchesini Presidente della Cooperativa LAI-MOMO, e che in quell’ occasione risponderà alle domande che sono state sottoposte ora e che non hanno avuto risposta.

Durante l’ assemblea dei capigruppo sono state rivolte al sindaco le seguenti domande: -di avere accesso alla documentazione relativa alle convenzioni stipulate dai vari enti interessati; -di conoscere le misure adottate in materia di controllo sulle persone arrivate, dal momento che non sono identificabili ( a questa domanda il sindaco ha risposto che tutte le forze dell’ ordine sono state informate e che si attiveranno per collaborare con l’ amministrazione nei controlli previsti). – se sono stati eseguiti controlli Sanitari necessari, dal momento che è stato riferito di un caso di TBC che avrebbe coinvolto uno di questi ‘migranti’ presso l’ ospedale di Vergato. (a questa domanda il sindaco ha risposto che sono stati seguiti i controlli previsti in materia di sanità come da protocollo, che lui non era a conoscenza di alcun caso e che se fosse stato vero sarebbe stato informato in qualità di Sindaco e autorità Sanitaria responsabile della salute dei cittadini, inoltre ha chiesto di citare la fonte di questa notizia e a questa richiesta non è stata data risposta).

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Nella convocazione del 18/5 non è stata fornita alcuna documentazione di quanto avvenuto e non è stata fornita alcuna risposta chiara su quando sarà resa disponibile. Ma la trasparenza è fondamentale, perché rende possibile attribuire scelte, responsabilità e meriti, opporsi a quelle scelte che riteniamo deleterie, e sostenere quelle che pensiamo giuste, in questo caso come in tanti altri.

Nel frattempo la politica della disinformazione ha prodotto la moltiplicazione degli enti e dei passaggi, rendendo difficile se non impossibile non solo punire ma anche trovare chi è responsabile di un reato, tanto che come ha detto Antonio Padellaro, in Italia manca solo il ministero dello scaricabarile (con due sottosegretarie).

In questa vicenda dei ‘profughi’ l’ unica cosa certa, al momento, è che ci sono dei costi da sostenere: il sindaco Gnudi sostiene che non ci saranno costi sull’ amministrazione locale, ma dichiara altresì: …” l’Amministrazione Comunale si attiverà per creare le condizioni di una convivenza basata sul reciproco rispetto impegnandosi per facilitare la comunicazione mediante l’acquisizione della lingua italiana, per promuovere l’integrazione anche mediante l’inserimento in attività di volontariato e in lavori socialmente utili…”

Come possono non esserci costi per l’ insegnamento? E a parte questo, visto che per la gestione della cooperativa ci sono comunque dei costi molto cospicui, e non si sa per quanto tempo, vorremmo saperne l’ ammontare, e a fronte di quale tassazione viene realizzata, perché anche se dovesse essere regionale o statale o come dice il sindaco europea, saremmo comunque noi a pagarla.  I ‘profughi ‘ sarebbero otto, e tutti sprovvisti di documenti, pertanto fino alla loro identificazione (ammesso che sia possibile) non sappiamo se sono veramente profughi o clandestini, ma la probabilità che si tratta di clandestini è alta, dal momento che un profugo avrebbe interesse a essere identificato subito, mentre grazie alle norme stipulate a Dublino, in Italia è sufficiente che una persona , in assenza di documenti, DICHIARI di essere profugo per ottenerne immediatamente i benefici (salvo prova contraria, non si sa quando, non si sa come).

In queste condizioni, la ventilata attribuzione di ‘lavori socialmente utili’, espressione che pare una via di mezzo tra un rimborso e un passatempo (senza escludere la possibilità di sfruttamento), è di fatto un condono che regolarizza i clandestini, non perché hanno un lavoro, ma perché glielo si fornisce, anche se la disoccupazione in Italia è altissima.

Vergato 23-05-2015;  Capogruppo Movimento 5 Stelle, Massimo Gamberi

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