Ferdinando Petri – Per non dimenticare

Gruppo della Protezione civile di Vergato a Monte Gallo

2017/07/10, Vergato – Ferdinando Petri invia queste considerazioni su un tema da “non dimenticare”, il rischio terremoto.

Un anno fa, più o meno di questi tempi (per la precisione in agosto, ma i primi segnali furono rilevati dagli strumenti a fine luglio) la terra tremò e ci fu il disastroso terremoto che colpì Amatrice, Norcia e altri paesi delle province di Macerata, Perugia e l’Aquila.

Tanti morti, tanta distruzione. Come al solito, chi era al potere si ubriacò di promesse: “Ricostruiremo tutto!” La settimana scorsa sono arrivate le orime casette prefabbricate…

Poi cominciarono le litanie dei vari politici, degli esperti, dei dirigenti e dei direttori, tutti lì a parlare di PREVENZIONE, di MESSA IN SICUREZZA, di RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO. E la nostra poderosa regione, faro d’Italia, non fu da meno, varando con i soldi del Dipartimento della Protezione Civile un Piano di contributi per la PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO SU EDIFICI PRIVATI http://www.comunecamugnano.gov.it/upload/camugnano/documentiallegati/ContributiOCDPC344-2016_Volantino_13660_1406.pdf

Bellissimo, penserà qualcuno.

Peccato che per questo scopo, che a chiunque appare grandioso, le risorse a disposizione siano di appena 2 milioni e 290 mila euro sull’intero territorio regionale.

Non è finita qui: peccato, ancora, che i proprietari di case, destinatari delle risorse, siano solo quelli residenti nei Comuni di Bardi, Valmozzola, Berceto, Corniglio, Monchio delle Corti e Palanzano in provincia di Parma;

Frassinoro, Pievepelago, Riolunato, Fiumalbo e Fanano in provincia di Modena;

e finalmente Lizzano in Belvedere, Alto Reno Terme, Castel di Casio, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro e Loiano in provincia di Bologna. Avete letto bene: non c’è Vergato nè Grizzana Morandi, e neanche Castel d’Aiano o Marzabotto, nè Monzuno. Tra l’altro, per i Comuni del bolognese le risorse a disposizione assommano a 1 milione e 429.000 euro. Con molti limiti: per le demolizioni e ricostruzioni il limite del finanziamento è di 40.000 euro per ogni unità immobiliare (ma con 40.000 euro cosa si può demolire e ricostruire? un garage, non certo una casa…).

Comunque, siamo messi così. Lo Stato, e di seguito la regione, ha destinato a chi vuol mettere in sicurezza la propria casa, una manciata di spiccioli, da dividere tra i cittadini di pochi Comuni. Cittadini che comunque dovranno faticare non poco per districarsi tra i vari passaggi tecnico-burocratici e arrivare a prendere qualche soldo . Questo, ad esempio, era il bando di Camugnano, scaduto da poco: http://www.comunecamugnano.gov.it/upload/camugnano/documentiallegati/doc06061620170505125341_13660_1404.pdf.

Auguri a tutti noi, e speriamo che la terra si metta tranquilla e non tremi più.

Ferdinando Petri

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