A Castiglione dei Pepoli il “rifugio dell’Abetina” tornerà agli antichi splendori

2017/08/02, A Castiglione dei Pepoli il “rifugio dell’Abetina” tornerà agli antichi splendori per diventare un nuovo riferimento per gli escursionisti. 

Nella mattinata del 1° agosto è stato firmato un accordo tra il Comune di Castiglione e l’ente “Pro Montibus et Sylvus” che consentirà all’amministrazione comunale di gestire il rifugio e riproporlo ai turisti.

Il Comune di Castiglione dei Pepoli ha firmato un accordo per gestire e promuovere il cosiddetto “rifugio dell’Abetina”, un punto di riferimento negli anni passati per tanti castiglionesi, turisti ed escursionisti che qui hanno imparato ad amare l’ambiente naturale della montagna.

Nella mattina del 1° agosto infatti è stato siglato l’accordo tra il sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri e il conte Vittorio Ranuzzi, presidente dell’ente no profit  “Pro Montibus et Sylvis” proprietario del rifugio.

Il rifugio in realtà si chiama “Ranuzzi-Segni” e si trova nella località Abetaia, in un punto strategico per gli appassionati di trekking che si muovono sulla direttiva che da Bologna porta a Prato, una interessante alternativa alla nota “Via degli Dei”.

Negli ultimi anni era stato un po’ trascurato perché l’ente, impegnato nella diffusione della cultura dei boschi e della montagna sin dal 1899, non riusciva a far fronte alla manutenzione necessaria, avendo sede a Bologna. Grazie a questo accordo il Comune ne avrà la gestione in comodato gratuito, si impegnerà a realizzare i lavori necessari per ripristinarne a pieno le funzionalità e successivamente a trovare qualcuno in grado di tenerlo aperto e funzionante.

Un ruolo importante nella vicenda è rivestito dal Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone  che investirà per i lavori necessari ad approvvigionare di acqua lo stabile.

I giovani stanno riscoprendo l’escursionismo – spiega il sindaco di Castiglione Maurizio Fabbrila sezione locale del CAI ha molti iscritti giovani, io stesso ne faccio parte. Molti di loro alcune settimane fa si sono offerti per pulire il rifugio e ripristinarle gli esterni, per renderlo di nuovo bello e fruibile. A questo punto mi sembrava doveroso un impegno dell’amministrazione per rilanciare questa struttura turistica, a cui non nascondo di essere affezionato perché per tanti anni fu la mia famiglia a gestire il rifugio, poi completamente ricostruito”.

Il percorso di trekking che collega Prato e Bologna verrà presentato prossimamente per essere offerto come prodotto turistico e troverà appunto nel rifugio dell’Abetina uno dei suoi snodi più importanti.

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