Castel di Casio ricorda le vittime di Nassiriya 14 anni dopo l’attentato

2017/11/08, Castel di Casio – L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese informa;

Castel di Casio ricorda le vittime di Nassiriya 14 anni dopo l’attentato. 

Una cerimonia ricorderà le vittime dell’attentato del 2003: con l’occasione sarà consegnata una borsa di studio agli studenti che hanno lavorato sul tema dell’integrazione.

A 14 anni dalla strage che il 12 novembre 2003 fece 28 morti, di cui 19 italiani, a Nassiriya, in Iraq, il Comune di Castel di Casio commemora i caduti di quell’attentato in una cerimonia che si terrà di fronte al monumento dei Caduti di Nassiriya, in località Prati, domenica 12 novembre a partire dalle ore 10. Sarà l’occasione per coinvolgere gli studenti delle scuole su temi importanti quali quelli della pace, dell’integrazione e della multiculturalità, visto che sarà consegnata una borsa di studio offerta da alcuni imprenditori dell’Alta Valle del Reno alle scuole di Castel di Casio che hanno lavorato su questi temi.

Il programma prevede il ritrovo alle 10 presso il monumento, cui faranno seguito l’alza bandiera e la deposizione di una corona. Alle 10,30 è previsto l’intervento del sindaco Mauro Brunetti cui seguirà il saluto dell’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal maggiore Sabato Simonetti e da alcuni carabinieri delle stazioni della zona. Alle 11 la parola passerà a Giovanni Zaccanti, cofondatore di Caffitaly, in rappresentanza degli imprenditori locali.

A partire dalle 11,15 la cerimonia coinvolgerà più direttamente i ragazzi delle scuole, che potranno leggere i loro messaggi, mostrare i lavori realizzati ed essere premiati nei locali della Sala Civica (località Berzantina). Oitre agli studenti castellani saranno presenti anche delegazioni delle scolaresche di alcuni comuni limitrofi.

Il sindaco di Castel di Casio Mauro Brunetti ricorda che “Come ogni anno il 12 Novembre  ricorderemo la strage di Nassiriya: ci stringeremo in ricordo delle 19 vittime italiane che erano lì per la pace, il progresso, la civiltà. 12 di loro erano carabinieri ed è per questo che ritengo importante la presenza alla cerimonia dei rappresentanti locali dell’Arma. Oltre tutto sarà l’occasione per riflettere sui lavori delle scuole che si sono impegnate sul tema dell’integrazione in una società multiculturale”.