Giuseppe Argentieri – Interrogazione sulle criticità del riordino ospedaliero del Medio Reno

2018/07/09, Vergato – La lista civica “Vergato cambia musica” ha presentato un’interrogazione sulla situazione del riordino ospedaliero in cui chiedono anche la convocazione urgente del tavolo di controllo.

Vergato, lì 06/07/2018
Al Sindaco del Comune di Vergato Sig. Massimo Gnudi e p.c. al Consiglio Comunale di Vergato

Oggetto: Interrogazione sulle criticità del riordino Ospedaliero del Medio Reno
• Considerato che i sindaci dei Comuni di Castel d’Aiano, Marzabotto e Grizzana Morandi hanno redatto e sottoscritto un documento, di cui allego copia, in cui vengono evidenziate diverse criticità e divergenze nella realizzazione del piano di Riordino Ospedaliero da quello che era stato concordato e sottoscritto in sede di Distretto Sanitario,

• Considerato che sui principali gruppi di discussione di facebook è comparsa un’intervista, di cui allego copia, rilasciata in forma anonima da un medico del servizio oculistico al giornalista Bruno Di Bernardo e pubblicata sul Blog “Un Idea di Appennino” con il titolo “L’ospedale di Vergato perde anche la chirurgia oculistica” nel mese di luglio c.a. in cui si denuncia il trasferimento della chirurgia Oculistica dall’Ospedale di Vergato al nosocomio di Porretta Terme, servizio questo mai messo in discussione durante gli incontri con l’Ausl;

• Considerato che la diversa appartenenza politica dei sindaci sottoscrittori del comunicato testimonia come queste denunce non nascano da tattiche politiche ma da reali inadempienze ed omissioni da parte dell’Azienda USL

la lista civica “Vergato cambia musica”

CHIEDE
• per quale motivo il Comune di Vergato, nella figura del Sindaco Massimo Gnudi, ha ritenuto di non sottoscrivere il documento di allarme e denuncia redatto dagli altri sindaci tra cui il Presidente dell’Unione dei Comuni?

• Se siete a conoscenza delle notizie relative al trasferimento della chirurgia oculistica dall’Ospedale di Vergato a quello di Porretta Terme?

• quali iniziative intendete porre in atto per impedire tale trasferimento, operazione questa mai dibattuta durante i diversi incontri con l’AUSL?

• Se non ritenete opportuno convocare urgentemente un incontro del Comitato di Controllo per il riordino dei Servizi Territoriali Ospedalieri dell’Appennino Bolognese per avere delucidazioni su tutte le criticità esposte, convocazione che noi riterremmo indispensabile?

Cordialmente
I Consiglieri Comunali Giuseppe Argentieri e Carlo Monaco
Gruppo Consiliare Vergato cambia musica11 Piazza Capitani della Montapa, 1
40038 Vergato, Bo

Allegato;

L’OSPEDALE Dì VERGATO PERDE ANCHE LA CHIRURGIA OCULÌSTICA.

ORA PER LE CATARATTE SI VA A PORRETTA. ,

Dopo l’Ortopedia, anche Chirurgia Oculistica emigra all’Ospedale Costa. In alternativa si può chiedere di andare a Balzano.

Nel documento congiunto presentato ii 29 giugno dai Comuni di Grizzana, Marzabotto e Castel d’Aìano nel Distretto Socio Sanitario su ciò che non va nell’Ospedaie di Vergato non se ne parla. Infatti nessuno ha informato utenti e amministrazioni che dal mese di giugno Vergato ha perso anche l’Ambulatorio di Chirurgia Oculistica, Pertanto gli interventi dì cataratta, che erano di gran lunga i più frequenti, ora si effettueranno solo a Porretta o, non proprio vicinissimo, a Bazzano,

“La scelta fatta dall’Ausl di privilegiare Porretta” ci spiega un medico del servizio oculistico, che chiede di mantenere l’anonimato, “dipende dal fatto che la sala operatoria e le attrezzature esistenti a Porretta sono state giudicate più aggiornate di quelle di Vergato. Pertanto, volendo razionalizzare il servizio, l’Azienda ha sacrificato Vergato, premiando Porretta”.

Quali sono i medici che effettuano gii interventi?

“Lo staff è sempre quello dei chirurghi del Maggiore di Bologna, dove però questi interventi sono ormai diventati pochissimi. Fino a poche settimane fa Vergato era una delle sedi in cui effettuavamo normalmente le cataratte. Ma dal mese di giugno l’Azienda ha smobilitato la sala operatoria di Vergato, concentrando tutte le prenotazioni per gli interventi o a Porretta o a Bazzano”.

Quindi un anziano che necessita dell’intervento dì cataratta e che sta a Monzuno, a Marzabotto, a Castel d’Aiano, a Vergato, a Grizzana, a Castiglione o a San Benedetto Val dì Sambro non potrà più operarsi a Vergato?

‘“Esattamente, Tra l’altro l’Ospedale Costa di Porretta è poco servito da mezzi pubblici e motto distante dalla stazione, a differenza di quello dì Vergato, che dalla stazione è raggiungibile anche a piedi in pochi minuti. L’Ospedale di Porretta è scomodo da raggiungere anche per noi medici che facciamo gli interventi, che avendo la residenza per lo più a Bologna o nei comuni della cintura, dobbiamo guidare mediamente un’ora e mezza, se non di più, solo per andare e altrettanto per tornare. Tutto tempo sottratto alla cura dei pazienti..,”

Sì ma l’Azienda vi riconoscerà un gettone per queste trasferte…

“E’ quello che pensano tutti, In realtà abbiamo solo un rimborso di 0,25 € ai Km se usiamo l’auto, che forse copre il consumo del carburante, ma non quello dell’automezzo”. Dunque, col famoso riordino l’AusI in un colpo solo ha privato Vergato sia dell’Ortopedia che della Chirurgia Oculistica, mentre per il momento le vìsite pre-intervento alla cataratta continuano ad essere effettuate anche a Vergato.

Ora che accade a chi fa una visita pre-intervento a Vergato?

“In linea di massima gli Viene chiesto di scegliere se fare l’intervento a Porretta, con un’attesa media dì 5/6 mesi, o a Bazzano, dove in questo momento si deve aspettare circa un mese di meno, Quello che pochLsanno è che l’Ospedale prescelto per l’intervento fa al massimo due telefonate per comunicare la data dell’intervento. Se l’interessato per qualsiasi motivo non risponde, viene depennato. Quindi il nostro consiglio è di stare bene attenti e rispondere sempre se squilla ii telefono.,.”,

insomma, al di là dei problemi creati all’utenza dal “riordino” (dettato dall’alto alle Aziende Usl dalla Regione, ndr),- esiste anche un problema di decadimento della qualità del rapporto tra mondo della sanità e pazienti, sempre meno informati, poco assistiti e sballottati da un Ospedale all’altro del territorio, in base ai chiari di luna di qualche dirigente.

Si potrebbe fare di meglio?

Sicuramente.

Bruno Di Bernardo – Un’Idea di Appennino – luglio 2018

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