Addio a Gino Dall’Olio, l’ultimo dei Carbianesi

2019/03/19, Vergato e Grizzana – Addio, questa mattina a Gino Dall’Olio il tarzan dell’Appennino come veniva chiamato per la sua passione di vivere attorniato da animali, lassù nella sua casa in cima a Carviano prima dei Balzi che conducono a Grizzana; la Serra di Carviano. Gino della Serra… come si usava chiamare le persone, indicandone nome e località o professione, se ne è andato in silenzio, un uomo buono… il saluto di don Giuseppe Ferretti durante il breve rito funebre.

La sua casa non era mai “chiusa” tantomeno la porta sbarrata ma sempre aperta agli amici che lo andavano a trovare, per loro un bicchiere da bere e un formaggio da portare a casa assieme a tante storie ascoltate e alle immancabili fotografie mostrate, fatte dal suo amico “pittore” Johann Rosenboom un’amicizia nata, vissuta, cresciuta e che durerà oltre il tempo e le stagioni. Fotografie e ritratti che troveremo in qualche mostra o su libri d’arte e ci riporteranno sempre qui da noi a Gino della Serra di Carviano.

Un giorno Johann Rosenboom ci disse di Gino; ...una persona che non deve essere interpretata.. Gino è come appare…

Ce ne eravamo accorti quando la salute non gli aveva permesso di vivere da solo, se ne stava andando con lui un mondo fatto di secoli e secoli, la vita trascorsa sempre nella casa natale, con lo stesso paesaggio attorno, Monte di Stanco, Montovolo, Corno alle Scale, Monte Aldara fino a Monte Pero, ogni attimo della vita segnato da questi riferimenti geografici, così per lui, per suo padre “Torri” (Ettore) e suoi antenati. Il rumore del vento, l’odore dei campi, il belare delle capre e il muggire delle mucche che lo chiamavano quando avevano fame o volevano essere munte… questa la vita per ottant’anni. Nato e vissuto lì nella casa degli antenati, ci ricorda il postino Giuseppe Fornasini che portava gli scarponi chiodati estate e inverno o Pietro sempre dei Fornasini l’ultimo dei falegnami di Carviano. L’ultimo? Si questa volta se ne è andato l’ultimo dei Carbianesi (Carvianesi) nato e vissuto nella casa dei “suoi”…e con i “suoi” è ritornato nel cimitero di Grizzana, ora abbiamo un luogo dove portare un fiore e…scambiare quattro chiacchiere. Ciao Gino!

Guarda i filmati di Gino della Serra (altro materiale di prossima pubblicazione)

Sempre con Gino della Serra

La fattoria di Gino il “Tarzan” dell’Appennino

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