Vittorio Sgarbi a Grizzana – Visita alla casa di Giorgio Morandi
2020/01/16, Grizzana Morandi – Il professor Vittorio Sgarbi in visita a Vergato ha voluto fare un “salto” a Grizzana in visita ai Fienili del Campiaro e alla Casa di Giorgio Morandi, il noto pittore bolognese che qui passava la stagione estiva. Accompagnato da Giuseppe Argentieri, Stefano Pozzi e Dario Mingarelli, ha potuto usufruire di un’apertura straordinaria per la visita dove è stato raggiunto dal vice sindaco di Grizzana Valentina Laffi.
Un po di storia
GRIZZANA – VISITA A CASA MORANDI
Costruita alla fine degli anni ’50 Casa Morandi è stata donata al Comune di Grizzana con lascito testamentario da Maria Teresa Morandi, scomparsa il 2 agosto 1994 proprio in questa casa, a condizione che venisse mantenuta nello stato in cui si trovava e che fosse resa disponibile ai visitatori.
La casa a due piani è stata progettata tenendo come punto di riferimento la casa di fronte, casa Veggetti, alla quale seppure in scala rimanda, dove la famiglia Morandi venne ospitata a partire dal 1913, e sorge sul punto da dove Cartista amava riprendere il paesaggio grizzanese, in particolare i Fienili del Campiaro, Casa Veggetti e Villa Tonelli ma anche le Case della Sete e Lilame con lo sfondo dei monti di Veggio.
Questo paesaggio è rimasto in pratica inalterato dai 1913 e con l’inaugurazione dei Fienili quale sede espositiva e la Casa, il Campiaro diventa un’isola morandiana, luogo aperto agli estimatori del grande maestro bolognese.
I primi soggiorni grizzanesi risalgono al 1913 e sono dovuti alla necessità della sorella Anna di trascorrere un periodo lontano da Bologna respirando aria buona.
Conoscendo la famiglia di Gaetano Veggetti, sindaco di Grizzana nei primi del ‘900, le tre sorelle , la madre e l’artista vengono invitati nella sua casa padronale inaugurata l’anno prima. È un’incontro felice, la sorella migliora e Giorgio s’innamora di questo paesaggio. Di conseguenza i Morandi tornano nelle estati successive salvo qualche parentesi, come nelle estati dal 1934 al 1938 trascorse a Roffeno.
Si tratta di permanenze “lunghe” essendo una famiglia di insegnanti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 1943 e il 1944, i Morandi passano a Grizzana un anno da sfollati pensando di trovare la situazione più tranquilla rispetto alla città.
In realtà nel luglio ’44 abbiamo a Pian di Setta eccidi anticipatori della strage di Monte Sole e tornano per questo a Bologna, poco prima della più grave strage della 2A guerra mondiale avvenuta in Italia contro civili inermi, bambini e anziani.
E qui ci troviamo oggi nel Parco Storico Naturalistico di Monte Sole, per questa strage che ha coinvolto le popolazioni delle montagne tra Grizzana, Marzabotto e Monzuno. Da qui si parte in direzione di Monte Sole o Monte Saivaro con gli itinerari morandiani, seguendo cioè quel percorso di luoghi riprodotti nelle opere del Maestro.
Dopo la guerra per questi motivi non tornano per alcuni anni (soggiorni a Levico e Merano) ma il richiamo di Grizzana è troppo forte. Salgono così alla Pensione Italia dove ritrovano l’altro paesaggio amato di Grizzana: il Poggio.
Infine decidono di costruire la casa acquisendo alla fine degli anni Cinquanta terreno della famiglia Veggetti proprio nel luogo dove Morandi preferiva dipingere.
Morandi vi trascorre l’ultima estate nel 1963; morirà infatti l’anno dopo a Bologna, il 18 giugno 1964. All’interno di casa Morandi di particolare interesse sono la biblioteca, lo studio e la camera da letto.
La biblioteca suggerisce le preferenze letterarie e molti volumi contengono dediche degli autori a Giorgio e alle sorelle a testimonianza di frequenti contatti con rilevanti personalità del mondo della cultura. Morandi non ha mai viaggiato se non per visitare Roma, Venezia, Firenze e Lugano per un esposizione di Cézanne che, universalmente è riconosciuto come il suo maestro.
Alle pareti riproduzioni fotolitografiche di alcuni suoi acquerelli.
La sala da pranzo come già la in biblioteca mostra arredi essenziali nella sua eleganza. Su un mobile il ritratto di Giorgio, Anna e Dina, oggetti, conchiglie e ancora libri con riviste che parlano dell’artista.
Al piano terra la camera da letto delle sorelle e la cucina.
Si sale al piano di sopra; lo studio laboratorio conserva gli strumenti del lavoro quotidiano dell’artista e molti oggetti (vasi, barattoli e brocche) fonte d’ispirazione e “soggetti” di famose nature morte.
È restato come dall’ultima estate grizzanese di Morandi , nel 1963. cornici, tele e pennelli, in angolo un cavalletto da passeggio con la borsa dei colori e il cavalletto da studio disposto alla luce delle finestre dalle quali Morandi ritraeva i Fienili, le case della Sete, Lilame.
Poi la camera da letto, così come tutta la casa, testimonia l’austera semplicità della sua vita (solo il tavolino è un’intrusione; messo dalle sorelle per recuperare spazio in una casa che, seppure su due livelli, ha spazi essenziali). Qui tuttavia si distacca dalla casa bolognese dove studio e camera erano nello stesso spazio. Di fianco altra camera delle sorelle a balconcino.
Per la visita guidata a casa Morandi, gratuita, occorre rivolgersi all’Ufficio Cultura di Grizzana Morandi (tel. 051 6730311 fax 913014)