Arcidiocesi di Bologna e Caritas – Disposizioni obbligatorie in materia di Coronavirus
2020/03/09, Bologna – Arcidiocesi di Bologna e Caritas – Disposizioni obbligatorie in materia di Coronavirus.
Cancelleria Arcivescovile Prot. 2001 Tit. 1 Fase. 1 Anno 2020
In riferimento al Comunicato della Conferenza Episcopale Italiana CS 11/2020 e al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, in comunione con gli Arcivescovi di Ravenna- Cervia, Ferrara-Comacchio e i Vescovi di Cesena-Sarsina, Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro ed Imola,
con il presente
DECRETO
promulghiamo anche per l’Arcidiocesi di Bologna le seguenti disposizioni che, pertanto, sono obbligatorie.
- Nei luoghi di culto e a uso pastorale si evitino assembramenti di persone. Tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi si garantisca e si rispetti la distanza tra persone di almeno un metro (Cf. DPCM 8 marzo 2020, art. 2 lettera v).
- Le chiese restino aperte in orari prefissati per consentire la preghiera personale e rincontro con i sacerdoti.
- Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
- Fino al prossimo 3 aprile compreso sono sospese le SS. Messe feriali e festive con la partecipazione dei fedeli in tutti i luoghi di culto. Pertanto è sospeso il precetto festivo (can 1248 § 2).
Si invitano i fedeli alla preghiera personale e in famiglia, utilizzando i sussidi proposti dagli organismi pastorali e seguendo le celebrazioni trasmesse via streaming, alla radio e alla televisione. - Fino al prossimo 3 aprile compreso è sospesa la celebrazione di battesimi, cresime, prime comunioni e matrimoni, con la partecipazione dei fedeli. È consentita la celebrazione dei sacramenti in caso di urgente necessità.
- È consentita la visita, la Comunione, l’Unzione degli infermi e il Viatico.
- Per i funerali sono consentite esclusivamente: la Preghiera alla chiusura della bara e quella Al sepolcro (Cf. Rito delle Esequie, prima parte n. 3 e n. 5).
- Fino al prossimo 3 aprile compreso sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali.
- Fino al prossimo 3 aprile compreso sono sospesi gli incontri di catechesi. Ove possibile si svolgano attività di formazione attraverso sussidi e/o via streaming.
- Fino al prossimo 3 aprile compreso sono sospese le attività formative, aggregative, sportive di circoli e oratori.
- Fino al prossimo 3 aprile compreso sono sospesi altresì manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli cinematografici e teatrali, feste e sagre parrocchiali, pellegrinaggi e gite.
12.1 Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesana e parrocchiali svolgono la propria attività in accordo con le comunicazioni della nostra Caritas, qui allegate, e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.
Si ricorda che a norma dall’art. 4 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 marzo 2020, la violazione degli obblighi ivi previsti viene punita dal codice penale.
Tali disposizioni restano in vigore fino a nuove indicazioni.
Bologna, 9 marzo 2020
- Matteo Maria Card. Zuppi Arcivescovo
Don Fabio Fomalè Cancelliere Arcivescovile
Allegato al Decreto del Cardinale Arcivescovo del 9 marzo 2020 Prot. 2001 Tit. 1 Fase. 1
Carissimi Parroci, operatori Caritas e volontari,
vi giunga un sincero ringraziamento per il vostro impegno e per la vostra premura nel cercare di compiere il meglio in questo tempo tribolato e d’incertezza, davvero grazie!
Con il prolungarsi della situazione di emergenza, siamo chiamati a compiere il nostro servizio verso i più fragili con un senso di responsabilità ancor più grande in quanto, oltre al nostro operato, dobbiamo avere uno stile comportamentale che salvaguardi tutti.
Tenendo quindi conto del Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, delle scelte della nostra Regione, dei comunicati finora emanati dal Consiglio Episcopale dell’Emilia Romagna e dal nostro Vescovo, desideriamo dare alcune precise indicazioni operative:
I Centri di Ascolto rimangano chiusi al pubblico nella tradizionale modalità. Consigliamo l’esposizione di un cartello con un numero telefonico al quale rivolgersi per richieste specifiche e per fissare un appuntamento. L’unica modalità di ricevimento sia su appuntamento individuale, comunque mantenendo sempre quelle attenzioni igienico sanitarie che, da ora in avanti, saremo chiamati ad agire e a promuovere informando le persone sulle indicazioni di comportamento più adeguate. Predisporre nel luogo di colloquio del gel igienizzante per le mani ed esigere che tutti (operatori e assistiti) si attengano all’utilizzo. È importante ribadire che non dobbiamo “difenderci” da nessuno, ma sentirci tutti responsabili gli uni verso gli altri, (piccola specificazione, ma necessaria). È comprensibile se in questo tempo di emergenza sanitaria, qualche volontario per età o per salute, decidesse di sospendere il proprio servizio in Caritas. Viviamo questo tempo davvero senza inutili eroismi che possono compromettere la salute propria e degli altri.
Nulla ci vieta In generale di esprimere vicinanza a chi sappiamo essere più in difficoltà attraverso telefonate, contatti via messaggio e mail o in qualsiasi altro modo utile. In questi tempi difficili abbiamo bisogno più che mai di combattere il senso di solitudine e di abbandono che la lontananza fisica potrebbe generare, anche tra gli operatori e i volontari.
Riguardo alle distribuzioni alimentari vi chiedo una attenzione analoga ai centri d’ascolto. Stabilire consegne individuali previo accordo telefonico, dando appuntamenti scaglionati evitando così assembramenti. Cerchiamo di non interrompere le distribuzioni, ma facciamolo rispettando queste indicazioni, senza facilonerie o pensandosi autonomi rispetto al resto: mostriamoci anche in questo una comunità responsabile e unita. Se due Caritas confinanti usano metodi diversi e “auto decisi”, portano danno anche rispetto all’unità della nostra Chiesa.
Le distribuzioni di vestiti rimangano chiuse. Viviamo questo tempo così particolare per fare anche una riflessione sui nostri servizi. Fermarci anche nella ricezione dei vestiti o altro, può essere una occasione di ripensamento secondo una visione più di zona pastorale di questo e altri servizi. Utilizziamo questo tempo anche per riflettere e immaginare il futuro prossimo delle nostre comunità.
Le mense parrocchiali continuino a funzionare, ma solo fornendo pasti da asporto ed eventualmente stabilendo turni di consegna (laddove dovessero esserci numeri consistenti), per evitare assembramenti, secondo le indicazioni date in precedenza.
Come anche i Vescovi sottolineano, siamo invitati ad “un supplemento di carità e di prudenza per non mettere a rischio la salute di tutti”.
Vi invitiamo a divulgare queste indicazioni ed osservarle fino a nuova comunicazione e certamente fino ai 3 aprile, come da disposizioni governative.
Per ogni questione potete contattare la Caritas Diocesana e anche il sottoscritto. Nessuno di noi ha la bacchetta magica, ma siamo tutti sul pezzo, insieme con voi, per vivere questo periodo anche come una esperienza che ci rafforzerà personalmente ed ecclesialmente.
Chiedo a tutti i volontari e gli operatori di confrontarsi con i propri parroci, i quali hanno sempre in capo la responsabilità del tutto e in questo periodo sono chiamati a tenere ancor di più le fila delle comunità cristiane, che saranno provate e certamente un po’ impaurite e “disperse”. Una vera e operosa collaborazione e vicinanza tra Volontari, Operatori, Parroci e Caritas Diocesana, ci porterà a riscoprire una bella identità di Chiesa che è sempre il dono più grande del nostro servizio: costruire la comunità.
Bologna, lunedì 9 marzo 2020
Sede operativa: Piazzetta Prendiparte, 4 – 40126 Bologna – Tel. 051.22.12.96 – Fax. 051.27.38.87
Il Direttore della Caritas Diocesana
don Matteo Prosperini