“Riduzione dei servizi sanitari in Appennino bolognese per l’emergenza Covid-19. La risposta dei comuni: “quando c’è bisogno, noi ci siamo. L’importante è che sia temporanea”
2020/03/14, Vergato – Riduzione dei servizi sanitari in Appennino bolognese per l’emergenza Covid-19. La risposta dei comuni: “quando c’è bisogno, noi ci siamo. L’importante è che sia temporanea”
L’Ausl, vista l’emergenza Covid-19, ha ridotto i servizi sanitari notturni a Vergato e Vado per concentrare le energie altrove. I sindaci scrivono che è giusto fare qualche sacrificio ma a patto che il diritto alla salute dei cittadini dell’Appennino venga comunque tutelato
14 marzo– L’Ausl ha adottato due provvedimenti che entranno in vigore dal 16 marzo e che potrebbero avere un certo impatto sui servizi sanitari nell’Appennino bolognese: la riduzione dell’orario del pronto soccorso dell’ospedale di Vergato, che resterà aperto dalle 8 alle 20, e la riduzione orario del servizio di Pubblica assistenza a Vado, operativo solo dalle 6 alle 18. Lo scopo di questa decisione è concentrare le risorse dove più servono in questo momento, in quelle aree dove le strutture sanitarie sono in sofferenza.
A fronte di questa situazione Alessandro Santoni, presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese, ha scritto una lettera aperta ai cittadini pubblicata su Facebook e sul sito dell’Unione Appennino per tranquillizzare i cittadini allarmati.
«L’emergenza sanitaria legata al coronavirus Covid-19 sta stravolgendo la vita di tutti noi: possiamo anche dire che tutto andrà bene, ma la verità è che non andrà bene per tutti, se non mostriamo spirito di sacrificio e solidarietà» scrive il sindaco, in contatto con gli altri primi cittadini dei territori coinvolti. «Alla luce di questa situazione i vertici dell’Ausl ci chiedono un sacrificio temporaneo. Quando c’è bisogno di dare una mano i cittadini dell’Appennino non si tirano mai indietro e non lo faranno certo questa volta».
Fortunatamente infatti fino ad ora il territorio dell’Appennino è stato raggiunto da un numero di contagi piuttosto limitati, e questo è confortante. Tuttavia Santoni ha contestualmente scritto ai vertici della Comune di Bologna, Città metropolitana e Ausl affinché questa nuova e temporanea riorganizzazione garantisca il livello di qualità del servizio legato alla gestione delle emergenze in Appennino.
È stato inoltre chiesto anche che, in questa fase emergenziale, l’Ausl si impegni a intervenire ripristinando i servizi qualora se ne ravvisassero le necessità, per il coronavirus o per altri motivi. Infine si sottolinea la necessità che sia per l’ospedale di Vergato che per il servizio di pubblica assistenza di Vado, ad emergenza terminata, venga ripristinata la situazione strutturale e di servizio attuale.
«Stiamo inoltre aspettando maggiori delucidazioni sulle modalità di gestione delle emergenze notturne a fronte di questa riorganizzazione temporanea per garantire al continuità del servizio. Vigileremo affinché, seppure in spirito di assoluta solidarietà, il diritto alla salute dei cittadini dell’Appennino vengano sempre tutelato.» conclude il sindaco. La lettera si conclude con l’invito ai cittadini a continuare a rispettare le direttive sin qui emanate, a non uscire di casa se non per i casi di necessità, a fare di tutto perché il contagio in Appennino rimanga limitato e a evitare anche, per quanto possibile, polemiche e aggressività che la situazione tesa e la comunicazione via social network possono solo esasperare.
Fonte; Ufficio Stampa e Comunicazione – Unione dei comuni dell’Appennino bolognese