A Monzuno le mostre d’arte diventano virtuali
2020/03/25, Monzuno – A Monzuno le mostre d’arte diventano virtuali
Una mostra pensata per essere inaugurata nei giorni scorsi diventa una esposizione virtuale, in attesa di poter tornare ad apprezzare l’arte in prima persona
Domenica 15 marzo era prevista l’inaugurazione della mostra “Anti virus (prodotto in Bologna)” curata da Sandro Malossini per Felsina Factory, nello spazio espositivo della Biblioteca Marri di Monzuno.Purtroppo la pandemia del Covid-19, e la conseguente sospensione di qualsiasi attività, non hanno permesso l’allestimento della mostra e la sua apertura al pubblico. Tuttavia gli organizzatori non si sono persi d’animo.
«Le opere raccolte sono pronte per essere esposte appena tempi migliori lo permetteranno» spiega Malossini «nel frattempo abbiamo pensato di postare su Facebook un’opera al giorno, con una breve nota relativa all’artista. Il primo artista coinvolto è lo scultore Adriano Avanzolini, a cui seguiranno quotidianamente uno dopo l’altro tutti i trenta artisti che hanno aderito al progetto che ho delineato secondo un percorso di coinvolgimento diretto degli autori.»
Alcuni hanno ritenuto necessario realizzare un’opera apposita per il tema e l’esposizione, altri l’hanno individuata in un proprio lavoro precedentemente eseguito. La mostra, che attualmente vede la presenza di trenta artisti, viene ora ripensata, anche come un work in progress, aperta a nuovi contributi che il curatore sta definendo e che potranno confluire sulla pagina Facebook delle Biblioteche di Monzuno.
Gli artisti presenti sono: Marco Ara, Philippa Armstrong, Adriano Avanzolini, Lidia Bagnoli, Maurizio Bottarelli, Mario Cancelli, Luigi Capizzi, Mirta Carroli, Paolo Conti, Roberto Costa, Bruno De Angelis, Daniele Degli Angeli, Alfonso Frasnedi, Aldo Galgano, Vittorio Guarnieri, Tatsunori Kano, Gabriele Lamberti, Mauro Mazzali, Nanni Menetti, Maurizio Montanari, Maurizio Osti, Gianni Pedulla’, Gian Paolo Roffi, Leonardo Santoli, Stefano Teglia, Irene Zangheri, Giorgio Zucchini.
Il primo artista la cui opera è stata esposta virtualmente è Adriano Avanzolini con un lavoro su tavola, “Occhio cosmico” realizzato nel 2020, di cm. 50x21x3. Adriano Avanzolini è nato a Bologna, città dove vive e dove ha compiuto gli studi, prima all’istituto d’Arte, poi all’Accademia di Belle Arti. Espone regolarmente dalla fine degli anni Sessanta in mostre personali, di gruppo e collettive tematiche. Nel 1977 ha fatto parte del “Gruppo dei Celebranti” con la guida critica di Franco Solmi, nel 1982 è co-fondatore del gruppo di ricerca definito “La pittura a tre facce” con Mundula e Chinni. La sua interpretazione narrativa di temi sociali e universali si esprime nella compresenza di forme, oggetti e arredi del passato, combinati e al contempo in contrasto con le sculture, figure umane colte in atteggiamenti evocatori dell’immaginario quotidiano. Da diversi anni Avanzolini accompagna il suo lavoro scultoreo con prove, sempre più significative, di pitture a tempera su grandi carte o supporti “trovati” come questo “Occhio cosmico”.
E se tutto il male non viene per nuocere, a Monzuno c’è chi spera che questa esposizione virtuale invogli poi gli interessati a venirla a visitare non appena sarà possibile. In merito il vicesindaco di Monzuno Ermanno Pavesi commenta che «oggi la tecnologia, in questo momento difficile per l’Italia, ci aiuta a diffondere l’arte. Tutti gli amanti dell’arte, cittadini o semplici appassionati, potranno vedere le opere con questa iniziativa che allestiremo in futuro nella sala della biblioteca».
Fonte e foto; Ufficio Stampa e Comunicazione – Unione dei comuni dell’Appennino bolognese