Il Tacchificio Monti di Marzabotto ha avviato la produzione di componenti per gli operatori sanitari. L’amministrazione comunale: orgogliosi dei nostri imprenditori
2020/04/28, Marzabotto – Il Tacchificio Monti di Marzabotto ha avviato la produzione di componenti per gli operatori sanitari. L’amministrazione comunale: orgogliosi dei nostri imprenditori.
Un’azienda che produce tacchi per i principali produttori del made in Italy ha deciso di riconvertire provvisoriamente la produzione e sta realizzando componenti per i dispositivi di protezione per il personale sanitario
Anche il Tacchificio Monti di Marzabotto ha deciso di affrontare l’emergenza sanitaria legata al coronavirus Covid-19, riconvertendo provvisoriamente la sua attività e contribuendo così alla fornitura di macchinari preziosi dal punto di vista sanitario. L’azienda infatti è nota per la produzione di tacchi per calzature femminili, utilizzati dalle migliori firme della moda made in Italy: negli anni è cresciuta fino a dare lavoro a 170 dipendenti, rivitalizzando l’area industriale di un’ex cartiera abbandonata di Marzabotto.
Come spiega Cristiano Rimondi, responsabile dell’ufficio tecnico dell’azienda, «a seguito della forzata chiusura dell’attività, avendo valutato di non poter essere d’aiuto in altra maniera, abbiamo contattato i titolari di Solid Energy, azienda specializzata nella stampa 3d. Si tratta di un’impresa che ha progettato un raccordo speciale che, grazie all’ausilio di 2 filtri fp, trasforma una normale maschera subacquea in un dispositivo di protezione per il personale sanitario o per chiunque abbia la necessità di venire a contatto con persone potenzialmente positive al virus Covid19».
Solid Energy ha quindi fornito al Tacchificio il file originale per realizzare il raccordo che, processato e trasmesso attraverso le macchine 3d a disposizione dell’azienda, è entrato in produzione. I titolari del Tacchificio spiegano di aver deciso di convertire completamente la produzione, seppure per un periodo provvisorio, sia per non bloccare completamente le attività, visto che i calzaturifici sono fermi, sia per fare qualcosa di utile e concreto per la popolazione.
La produzione è partita il 28 Marzo con la realizzazione di una decina di pezzi al giorno; non solo, grazie all’acquisizione di competenze esterne, il Tacchificio ha ottimizzato i processi produttivi arrivando a consegnare oltre 200 pezzi. La validità del progetto della Solid Energy è stato poi confermato dall’adesione di aziende internazionali del calibro della Ferrari o di Marchesini Group.
L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dall’amministrazione comunale, che sottolinea i profondi legami che il Tacchificio ha con il territorio. L’assessore comunale Luca Lolli infatti ricorda che «il Tacchificio ha mantenuto qui la produzione, è una realtà produttiva importante e molto presente, basti pensare che in questi giorni si sono subito dati da fare per reperire le mascherine per i dipendenti ma anche per i volontari della protezione civile. Siamo contenti che abbiano individuato una strada non solo per rimanere operativi, ma anche per produrre qualcosa di estremamente prezioso per i malati di Covid-19».
Fonte e foto; Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese