L’Amministrazione Comunale e l’A.N.P.I. di Vergato celebrano la ricorrenza del 25 aprile 2021

2021/04/25, Vergato – Una celebrazione congiunta spesso sottolineata dal sindaco Giuseppe Argentieri quella di oggi.

La cerimonia ha visto la presenza della presidente dell’A.N.P.I. di Vergato Sandra Focci assieme a Giuliana Degli Esposti, alla dottoressa Elena Corsini Comandante della Polizia Locale, gli Alpini con Sergio Capponi, l’Associazione dei Carabinieri in Congedo, il Maresciallo Maggiore, Ermanno Lo Brano comandante della locale stazione Carabinieri, il luogotenente cariche speciali Davide Rinnovasi della Guardia di Finanza di Vergato, il vice sindaco Stefano Pozzi con altri componenti della giunta e la preziosa presenza di Marco Pierantozzi che ha coordinato la cerimonia scandendone i tempi e introducendo gli interventi.

Non abbiamo bisogno di revisionisti o negazionisti, abbiamo bisogno di costruttori di pace…

Il discorso del sindaco Giuseppe Argentieri davanti al Monumento ai caduti di P.zza della Pace a Vergato

Cari concittadini e care concittadine, è con grande rammarico che anche questo 25 Aprile si svolge senza la presenza fìsica dei cittadini ed in particolare senza la presenza dei nostri ragazzi e dei nostri bambini, veri destinatari della memoria di avvenimenti tanto importanti e tanto sconvolgenti della nostra storia.


Non sono poche le date che ricordano in modo incancellabile gli avvenimenti più importanti della storia italiana. Le strade di molte città e paesi hanno lapidi e nomi dedicati ai protagonisti del Risorgimento e che ricordano giornate come il 20 settembre di Roma capitale, il 4 novembre delle nostre forze armate vincitrici della prima guerra mondiale, il 2 giugno della vittoria repubblicana al referendum del 1946, solo per citarne alcune;
Ma di tutte queste date quella del 25 aprile 1945 è sicuramente la più importante non solo per la portata drammatica legata alle vicende militari e civili ad essa collegate ma sopratutto perché riassume dentro di sé i valori più importanti della nostra storia :
a) l’orgoglio di essere italiani, figli di una terra che il grande poeta Francesco Petrarca definiva” terra cara a Dio, la più bella e la più nobile di tutte le regioni”
b) il valore di una Italia unita, indipendente dallo straniero e repubblicana, come indicava Giuseppe Mazzini
c) l’aspirazione del popolo italiano, come di tutti i popoli, a vivere democraticamente in pace rifiutando , come insegna la nostra Costituzione, ogni forma dittatura, specificatamente quella fascista, e la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e di risoluzione delle controversie internazionali
d) il valore supremo della libertà. Senza la libertà la stessa democrazia diventa un guscio vuoto o peggio una deriva plebiscitaria e populistica. Senza la libertà ogni aspirazione alla giustizia sociale diventa inevitabilmente una forma di oppressione tirannica.

Perciò è giusto e doveroso che anche quest’anno, come è sempre stato fatto dal 1946 in poi, ci si ritrovi numerosi e uniti almeno idealmente in questo giorno di festa nella piazza del nostro paese. In queste cerimonie, nei discorsi in piazza come nella deposizione di lapidi e corone dedicate ai nostri caduti, c’è un elemento evidente di ritualità. I riti non sono delle noiose ripetizioni ma servono a rafforzare i legami sociali e culturali tra i membri di una comunità, a mantenere, rafforzare e tramandare la memoria di avvenimenti di cui non si possono ripetere gli sbagli e le aberrazioni che li hanno prodotti.

Dunque noi vogliamo ricordare i nostri caduti. Quelli che negli anni duri della seconda guerra mondiale sono morti a causa dei combattimenti. I soldati vergatesi caduti sui diversi fronti militari. Vogliamo onorare e ricordare le vittime civili dei numerosi bombardamenti alleati che a più riprese hanno distrutto larga parte del nostro centro abitato e delle nostre frazioni.

Vogliamo ricordare e onorare le vittime delle rappresaglie nazifasciste che qui nel nostro territorio si sono verificate in varie località come Cavacchio, Susano, Castelnuovo, Boschi, Tolè, Cereglio, Riola, raggiungendo l’apice a Monte Sole e a Marzabotto. Vogliamo ricordare tutti i partigiani che hanno sacrificato la loro vita, tutte le persone uccise in quella fase della guerra che, come tutte le guerre, ha avuto anche riflessi fratricidi.

Con questo spirito siamo impegnati a realizzare un importante centro di documentazione su tutto ciò che è avvenuto nelle nostre terre attorno alla linea gotica.


Abbiamo il dovere storico ma soprattutto la volontà di onorare tutti coloro che hanno combattuto per la libertà. Uomini, Donne, ragazzi che avevano ideali umani e politici diversi tra di loro. Laici, cattolici, liberali, socialisti, repubblicani, monarchici, anarchici e comunisti ma tutte persone unite dalla consapevolezza che solo la Pace in un mondo libero avrebbe garantito un futuro all’Italia. Persone giustamente convinte che il primato della libertà meritasse ogni sacrificio per essere difeso ed affermato come bene assoluto da donare alle generazioni future.
La nostra generazione ha la responsabilità di tramandare non solo la storia di quegli anni bui e tragici ma anche di fare comprendere ai nostri figli e nipoti di come la pace e la libertà siano valori potenti ma fragilissimi, che vanno difesi e coltivati quotidianamente in tutte le attività che la società ci chiama a svolgere.


Sono passati ormai 76 anni dal 25 aprile 1945, sono poche le persone rimaste che hanno vissuto quegli anni conservandone una testimonianza diretta. Oggi è la scuola, la vita culturale e sociale in generale che devono farsi carico di trasmettere alle giovani generazioni la storia e gli avvenimenti che hanno devastato i nostri territori e i suoi abitanti affinchè tutto questo non si ripeta mai più.

Non abbiamo bisogno di revisionisti o negazionisti, abbiamo bisogno di costruttori di pace.

Vergato fu quasi completamente distrutta, venne liberata il 14 Aprile con l’importante contributo dato dalle forze partigiane tra cui la brigata locale guidata da Gino Costantini. La popolazione civile dimostrò una eccezionale volontà e capacità di far fronte alla situazione ricostruendo il paese con coraggio, solidarietà ed amore civico, impegno che ha portato al conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile al nostro Comune da parte del Presidente delle Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in data 17 Aprile 2002.

Noi vogliamo che questa medaglia, ma soprattutto quello che rappresenta e significa, non venga dimenticata e neppure sottovalutata. Per questo motivo abbiamo deciso di installare una targa all’ingresso dei Comune, che ne riporta la motivazione del conferimento, affinchè chiunque entri nel nostro Palazzo dei Capitani possa leggere e capire il suo valore conservandolo nella memoria e nel cuore e che inaugureremo oggi, 25 Aprile.

W Vergato W l’ltalia W la libertà.

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