A Stefano Colombarini – Per tutti quelli che sono rimasti fuori…

2022/01/05, Labante – Castel d’Aiano – La pandemia non risparmia l’ultimo saluto, il ringraziamento, la condivisione del dolore con i famigliari, la presenza nella chiesa da sempre frequentata. Decine e decine di persone sono arrivate a Santa Maria di Labante il 28 dicembre per partecipare alle onoranze funebri per un amico, un conoscente, una persona che hanno visto e frequentato: Stefano Colombarini.

L’accesso alla chiesa a un numero limitato di persone non ha permesso nemmeno di ascoltare le parole lette al termine della cerimonia.

Ma almeno questo, poco importa, le possiamo leggere oggi.

Mi cercherete e mi troverete, perchè mi cercherete con tutto il cuore.

“Geremia 29:13”

Stefano Colombarini

15.3.1951 25.12. 2021

I familiari sentitamente ringraziano. Labante 28 dicembre 2021

A nome di tutta la famiglia lascio questo breve saluto a Stefano.

Ciao Stefano, ci siamo voluti bene, non è stato sempre tutto facile, ma tu c’eri sempre, lì da qualche parte, in garage, ad aggiustare qualcosa, fosse sabato o domenica, qualche cosa da aggiustare c’è sempre, perché, come dice un tuo caro amico, Mario, non potevi vedere le cose rotte.

E così per ore te ne stavi a ricostruire montagne di viti, a ridare vita a un apparecchio, a rimettere insieme una mungitrice.

E così, come con le viti, cercavi di mettere insieme le persone e ti vedevo a volte passare da uno e dall’altro e cercare una battuta per stemperare una tensione, per riallacciare un filo, il tuo unico intento era fare stare insieme il paese, a volte in maniera ossessiva, e dare sempre “un colpo alla botte un colpo al cerchio”, perché il paese stesse insieme, per poter coinvolgere qualche ragazzino, anche quello un po’ scapestrato, per non lasciare indietro nessuno.

E poi ci sono stati i nostri momenti difficili, sparivi e nessuno ti trovava ma da qualche parte c’eri, lì tra un trattore o nell’orto dietro casa o nei campi dove scappavamo da piccoli. Te ne stavi in silenzio per non farti trovare.

E poi riapparivi e nessuno scopriva mai dov’eri perché alla Badia di posti dove nascondersi ce ne sono…

Ma quando qualcuno aveva bisogno c’eri sempre e partivi col tuo furgone, di notte, di domenica, di mattina presto, per andare a mungere in una stalla, e lì tra le mucche o le pecore raccoglievi le vite degli altri e tu diventavi parte di quelle vite e loro diventavano parte della tua….

…….E poi ci sono stati questi mesi e  avevamo ogni giorno appuntamenti importanti, sguardi e silenzi preziosi e pochi gesti, perché tra noi l’affetto si esprime da sempre in altro modo.

Ora qualcuno aveva bisogno di te in un altro posto, un posto che noi non conosciamo, ma sappiamo che tu continuerai a nasconderti e noi a cercarti, la “tua banda” è qui e affinerà l’udito e la vista per trovarti, nell’odore di legna tagliata e di nafta, nel motore acceso del trattore, per ascoltare le tue battute, per chiacchierare un po’, per continuare a volerci bene…  ciao Stefano.

                                                         La tua famiglia

Ciao Stefano, anzi arrivederci, perché questo prima o poi avverrà.


Sei stato un compagno di viaggio meraviglioso, mi hai accompagnato per tutta la vita, nei momenti belli e in quelli un po’ meno. Non dico brutti perché comunque tu riuscivi sempre a trovare qualcosa di buono in ogni occasione e a darmi il coraggio che in quel momento mi mancava.
Quando ho avuto problemi di salute prima di telefonare al medico chiamavo te, perché tu sai bene che il nostro mestiere non ci permette pause e come me hanno fatto in tanti.
Nel tuo lavoro hai sempre messo il massimo dell’impegno. Non c’è allevatore in tutta la nostra valle che non abbia avuto bisogno, almeno una volta, del tuo intervento e ha sempre trovato in te la massima disponibilità.
Il tuo amore per gli animali, per la terra e i suoi frutti, sono stati il tuo svago preferito. Il tuo orto, che curavi con grande amore e dedizione, ne è la dimostrazione: era un orgoglio per te distribuire a tutti i prodotti delle tue fatiche.
L’odio per le “razze” come le chiamavi tu, ti ha fatto imbracciare il decespugliatore per intere giornate.
La dedizione per il tuo paese, la tua parrocchia, la proloco che come mi dicevi sempre “se non ci si impegna a organizzare qualcosa, nelle nostre zone, piano piano non viene più nessuno”.
E aggiungevi, “le tradizioni, le nostre origini contadine non possono perdersi”.
Nella tua Badia, la festa di questa fine estate è stata il coronamento di un sogno che da tanto tempo avevi dentro e che con l’aiuto di parenti e amici della PROLOCO sei riuscito a realizzare. Questo sarà un bellissimo ricordo che ognuno di noi porterà per sempre nel cuore.
Non mi basteranno le parole per dirti quanto tu sia stato importante per me e per la mia famiglia, della quale posso con orgoglio dire tu abbia fatto parte.
Un pensiero affettuoso oggi va a Novella, ai tuoi figli, ai tuoi nipoti ed alle tue sorelle che ti sono stati accanto in questo periodo così difficile, in modo amorevole per farti sentire sempre la famiglia vicina.
Ciao amico mio, ci mancherai tantissimo anche se sono sicuro che troverai il modo di aiutarci anche dalla tua nuova casa. Mario

“La morte non è niente” di Henry Scott Holland

La morte non è niente.

Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.

Io sono sempre io e tu sei sempre tu.

Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.

Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.

La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?

Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.

Rassicurati, va tutto bene.

Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.

Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

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