Vittorio Sgarbi in visita all’antico borgo di “La Scola” – Le case dei maestri comacini, la pala d’altare e…

2022/01/20, La Scola – Grizzana Morandi – L’invito che aveva fatto il notaio Mario Esposto a Vittorio Sgarbi a visitare la Rocchetta Mattei comprendeva anche il Borgo di La Scola posta a pochi chilometri. Un borgo rimasto ben conservato e meta di visite estive e invernali con le sue mostre ed esposizioni, il suo oratorio con la pala appena restaurata, il presepe in sagome di legno riciclato di Alfredo Marchi e la mostra di opere in filo di ferro di Giovanni Degli Esposti. Ad accoglierlo il cipresso di oltre settecento anni e una guida nel duplice ruolo di assessore del Comune di Grizzana e abitante del borgo, Giulia Testoni. Le attività culturali del borgo sono curate dall’Associazione SCULCA, presidente, Silvia Rossi.

Nel video la visita, voce fuori campo di Alfredo Marchi.

L’invito che il notaio di Vergato Mario Esposto aveva fatto a Vittorio Sgarbi comprendeva, oltre a vedere castello della Rocchetta, la visita all’antico Borgo della Scola.

Nel primo pomeriggio, e saltando il pranzo,  si è quindi proceduto a visitare questo piccolo, ma incantevole borgo, dove sembra che il tempo si sia fermato.

Qui la visita, guidata dall’assessore del Comune di Grizzana sig.ra Giulia Testoni, è iniziata dalla piazzetta dove sorge Casa Parisi, abitazione dove un tempo abitavano i nobili proprietari del paese.

Gia al primo impatto, Vittorio Sgarbi è rimasto ben impressionato da questo borgo le cui case risalgono fra il tredicesimo e il diciasettesimo secolo. Avrebbe voluto anche visitare l’interno della casa padronale che, purtroppo, non è concessa ai visitatori.

Nella piazzetta però è visibile una bella meridiana da poco restaurata e, poco più là si è potuto entrare nel piccolo oratorio seicentesco di San Pietro che custodisce una bella pala d’altare e una moderna via crucis opera di Gian Paolo Roffi.

Vittorio Sgarbi ho poi visitato l’installazione artistica dell’artista Giovanni Degli Esposti, qui in mostra per l’occasione delle festività natalizie.

La visita è poi proseguita fra le strette stradine del borgo su cui si affacciano case e torri in sasso costruite da antiche maestranze Comacine nel tredicesimo e quattordicesimo secolo prima, ma poi da maestri scalpellini del Montovolo.

Per l’occasione natalizia le strade erano tradizionalmente percorse da varie statue in legname di recupero opera di Alfredo Marchi e Renzo Bressan.

Le statue, come il piccolo gruppo che accompagnava Vittorio Sgarbi avedvano come meta di arrivo l’enorme cipreso di 700 anni al di sotto del quale era stata collocata la natività in legno.

Il luogo, così suggestivo è piaciuto, tanto che la fame dovuta al mancato pranzo, non ha fermato la curiosità di Sgarbi che si è soffermato poi a consultare le pubblicazioni che l’associazione locale “La Sculca” aveva a disposizione dei turisti. Interessandosi poi a chiedere e a cercare il modo per

 visitare altre cose belle che questo territorio poteva offrire.  (A cura di Alfredo Marchi)

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