PNRR, 157 milioni di euro alla città metropolitana – Marzabotto e il Brasimone selezionati

2022/03/11, Bologna – PNRR, 157 milioni di euro alla città metropolitana per un grande Piano integrato per la conoscenza e la ricerca

Quattro i progetti selezionati: la Città della Conoscenza a Bologna, il Polo dell’Osservanza a Imola, centro Enea Brasimone ed Ex-Cartiera Burgo in Appennino

Piantina dei progetti

PNRR piani urbani integrati, 20 milioni in Appennino
Due i progetti finanziati dalla Città Metropolitana a Marzabotto e al Brasimone

11 marzo 2022 – La rigenerazione urbana dell’ex area industriale Burgo di Marzabotto e il Centro di ricerca Enea Brasimone. Sono tra i progetti che la Città Metropolitana ha scelto per il contributo del PNRR destinato ai piani urbani integrati.
In totale sono 157 i milioni che saranno destinati a progetti legati a innovazione e ricerca, per valorizzare Bologna Metropolitana come rete metropolitana della conoscenza, 20 milioni di questi sono destinati al territorio dell’Unione Appennino.
A Lama di Reno di Marzabotto verrà rigenerata un’area da tempo degradata e dismessa e sarà destinata ad attività di ricerca sociale, turistica e culturale. La progettazione è stata il frutto di un grande lavoro di coinvolgimento della cittadinanza attraverso strumenti partecipativi.

Per il Brasimone il progetto prevede la rigenerazione e rifunzionalizzazione di spazi interni ed esterni al centro ENEA da destinare a servizi innovativi per attrarre talenti, start up e per creare servizi per il territorio appenninico, oltre che valorizzare il pregiato contesto ambientale con la creazione dell’anello ciclopedonale del lago Brasimone; inoltre sono previsti interventi per migliorare l’accessibilità al centro di ricerca, con interventi sulla stazione San Benedetto Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli e in ambito urbano.

L’Unione Appennino bolognese ottiene quindi un nuovo finanziamento dopo i 15 milioni del PINQUA (il piano nazionale sulla qualità dell’abitare, che prevede molti interventi su tutto il territorio, a valenza abitativa ma anche culturale e sociale) e il bando Borghi con i 20 milioni destinati a Campolo/La Scola. Risultati ottenuti principalmente per la validità dei progetti presentati e per il lavoro d’insieme svolto dai comuni dell’Unione.

Maurizio Fabbri, presidente Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, ha dichiarato: “Un altro risultato importante per il nostro territorio. Con il PINQUA otteniamo risorse per obiettivi di carattere sociale e culturale; con il bando Borghi puntiamo sul turismo culturale e con i Piani Integrati scegliamo di investire sull’innovazione e la ricerca che avranno poi ricadute dal punto di vista occupazionale e turistico. Tutto questo è stato possibile perché come sindaci dell’Unione stiamo lavorando insieme per valorizzare tutte le peculiarità del nostro territorio attraverso una programmazione e pianificazione mirata e i risultati ci stanno dando ragione. Sappiamo che dobbiamo pensare a livello sovracomunale e tutto questo è possibile perché abbiamo una Unione dei Comuni che funziona e che collabora bene con la Città Metropolitana”.

La Città metropolitana ha selezionato i progetti che verranno finanziati dai 157 milioni di euro di fondi PNRR assegnati al territorio bolognese e costituiranno un’unica proposta di “Piano Integrato” che la Città metropolitana invierà al Ministero dell’Interno entro il 22 marzo, il quale 30 giorni dopo assegnerà le risorse direttamente ai Soggetti Attuatori degli interventi. Come previsto per tutti gli interventi finanziati dal PNRR, la conclusione dei lavori è prevista per marzo 2026.

Il percorso della Città metropolitana di Bologna
La Città metropolitana di Bologna ha richiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare le loro progettualità, attinenti alle finalità della Linea di investimento, assicurandone inoltre la rispondenza con i tre macro-obiettivi individuati dal Sindaco metropolitano, ovvero la transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico, la riduzione delle disuguaglianze e delle fragilità e la valorizzazione e lo sviluppo del sistema della conoscenza e della ricerca, obiettivo al quale era stato dato particolare valore. I progetti dovevano, inoltre, assicurare un ampio rilievo metropolitano.
Tra le 67 proposte progettuali ricevute, 4 proposte sono state selezionate per il finanziamento, relative a interventi con una dimensione territoriale di rilievo metropolitano o sovracomunale e attuativi delle politiche e delle strategie contenute negli strumenti di programmazione e pianificazione metropolitana (Piano Strategico Metropolitano, Piano Territoriale Metropolitano, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).

I PROGETTI SELEZIONATI

1. Rigenerare con la conoscenza la Grande Bologna (Comune di Bologna), 106,6 milioni di euro così suddivisi:
– Area del “Ravone”: 49,6 milioni
– Polo della Memoria Democratica (Stazione 2 agosto 1980 e Bolognina): 30 milioni
– Dopolavoro ferroviario: 12 milioni
– Via della Conoscenza: 10 milioni
– Nuovo museo del bambino al Pilastro: 5 milioni

2. Il Futuro dell’Osservanza – Polo della Conoscenza, Scienza e Ricerca (Nuovo Circondario Imolese): 15,279 milioni di euro

3. Centro di ricerca ENEA Brasimone: per una maggiore attrattività dell’Appennino (Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), 11 milioni di euro
– Interventi di miglioramento dell’accessibilità al sito e alla riqualificazione di alcuni edifici del complesso: 7 milioni
– Intervento di rifunzionalizzazione della stazione ferroviaria del Centro di Mobilità di San Benedetto Val di Sambro, come punto di accesso al polo ENEA: 4 milioni

4. Rigenerazione dell’area industriale dismessa Ex-Cartiera Burgo di Marzabotto (Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), 8,725 milioni di euro

Il 10% delle risorse totali, pari a 15.733.700 euro, sarà destinato al finanziamento di interventi immateriali di promozione di attività sociali, culturali ed economiche e/o di attività di innesco e accompagnamento quali processi partecipativi, di comunicazione, da ripartire proporzionalmente tra i soggetti attuatori delle proposte.

“Con questa proposta nasce l’idea della ‘Rete metropolitana per la Conoscenza’ – spiega il sindaco metropolitano Matteo Lepore – un progetto unico a livello metropolitano che individua quattro poli fondamentali da candidare al bando PNRR del Piano Integrato. Grazie a queste risorse Bologna farà un salto di livello nazionale ed europeo. È questo il momento di fare scelte importanti. Scegliamo la conoscenza e la ricerca come fattori chiave per rendere il nostro territorio attrattivo e un asset di livello internazionale. Se passerà la nostra proposta siamo pronti a condividere un Patto per la Grande Bologna con tutte le forze economiche e sociali, la Regione, l’Università e i centri di ricerca”.

Cosa sono i Piani integrati
Con il Decreto legge n.152 del 6 novembre 2021, convertito in legge con D.n.233 del 29 dicembre 2021, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono state assegnate alle Città metropolitane le risorse per l’attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2», per un ammontare complessivo pari a 2.493,79 milioni di euro per il periodo 2022-2026, di cui 157,34 milioni di euro alla Città metropolitana di Bologna. Tali risorse sono destinate alla realizzazione di progetti volti a favorire una maggiore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di vulnerabilità, promuovendo la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche.  

Data di pubblicazione: 10-03-2022Data ultimo aggiornamento: 10-03-2022 

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