Palestina 2023 – Come la vede la Parrocchia Beata Vergine Assunta (San Giorgio su Legnano)
2024/01/10, Vergato – Un “Foglio Parrocchiale” che comunica… Un messaggio ai parrocchiani che ogni settimana leggono per conoscere il “programma”, il calendario, gli appuntamenti, cosa c’è etc… etc…
Tra i tanti messaggi e le buone intenzioni del Natale passato, un’immagine che racconta senza tante parole, cosa sta succedendo a Gaza e in Palestina in generale. Ci arriva tramite questa immagine tratta dal Foglio settimanale di una Parrocchia vicino a Milano: Parrocchia Beata Vergine Assunta (San Giorgio su Legnano)
Averla trovata prima forse si poteva utilizzare in tutte le chiese come “Presepe”?
Riportiamo dallo stesso Foglio Settimanale alcune notizie:
Per non lasciare cadere nel vuoto le grida per una Pace duratura e la fine di tutte le guerre, le sezioni ANPI “25 aprile” di San Giorgio su Legnano e “Giovanni e Onorina Pesce” di San Vittore Olona, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del comune di San Giorgio su Legnano, organizzano la conferenza “Guerra in MedioOriente. Il groviglio israelo – palestinese”, Venerdì 12 gennaio 2024, ore 20.45, presso la sala consiliare “Giacomo Bassi”.
Dal prof. Giancarlo Restelli, Centro Filippo Buonarroti, ascolteremo cosa c’è dietro la logica del 7 ottobre e degli accordi di Abramo, e capiremo quali sono le prospettive di pace.
Roberto Giudici, attivista ed esperto della questione palestinese, ci racconterà come si svolge la vita a Gaza e nei territori occupati, di cui si parla troppo poco.
Presidente MATTARELLA: “La guerra è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali… ll rischio, concreto, è di abituarsi a questo orrore. Alle morti di civili, donne, bambini. Come – sempre più spesso – accade nelle guerre. Alla tragica contabilità dei soldati uccisi. Reciprocamente presentata; menandone vanto. Vite spezzate, famiglie distrutte. Una generazione perduta… È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità di pace. Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo. Al contrario, è il più urgente e concreto esercizio di realismo, se si vuole cercare una via d’uscita a una crisi che può essere devastante per il futuro dell’umanità.”
Papa FRANCESCO: «Gli attacchi di armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti.
La guerra è una confitta, è sempre una sconfitta. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina».
L’ALTARE NON E’ UN PALCOSCENICO – In un tempo, come il nostro, in cui l’anonimato sembra diffondersi sempre di più, non è raro incontrare persone alla ricerca, talvolta nevrotica, di visibilità. E’ dunque più che opportuno un richiamo alla discrezione richiesta nelle azioni liturgiche e degli spazi sacri, a cominciare dall’altare. L’altare non è un palcoscenico dal quale tanti devoti delle nostre chiese possono esibire il loro afflato religioso. L’altare non è un palcoscenico per gli amministratori e politici per dilungarsi in “comizi” retorici ed inopportuni.
Gli interventi istituzionali sono ben accetti, purché siano improntati a misura e buon senso. L’altare non è un palcoscenico dal quale i bambini presentano le loro capacità “artistiche” a vanagloria dei genitori.
L’altare non è, neppure per i sacerdoti, un palcoscenico per mostrare se stessi, oscurando il mistero e persona di Gesù, che rimane il centro e il fondamento della nostra fede, nonché l’unico e vero redentore del mondo. Per tutti vale il detto attribuito ad Ignazio di Lojola, che rivolgendosi ai suoi confratelli amava dire: Ricordati che il Messia c’è già, è uno solo, e non sei tu.