Adottato il Piano Urbanistico Generale dei comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro

2024/03/05, Castiglione dei Pepoli – Adottato il Piano Urbanistico Generale dei comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro
Tra il 19 e il 26 febbraio i due consigli comunali hanno adottato il nuovo strumento urbanistico intercomunale indirizzato verso una nuova cultura urbana e la rigenerazione sostenibile

E’ un unico Piano urbanistico generale (PUG) quello che delineerà le politiche urbanistiche future dei due Comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro e che è stato adottato nelle rispettive sedute dei Consigli Comunali tenutesi tra il 19 ed il 26 febbraio, in cui contestualmente, è stata data risposta alle osservazioni pervenute da privati, Enti, Associazioni ed Ordini professionali che, ove tecnicamente è stato possibile accogliere, hanno contribuito a rafforzare obiettivi e azioni del Piano.

La nuova Legge Regionale sulla tutela e l’uso del territorio fissa nuovi paletti per la trasformazione urbanistica, definendo nuovi processi in cui le amministrazioni ne sono parte attiva, assieme ai privati, fornendo strumenti e percorsi di innovazione. Ecco dunque che uno strumento unico sarà utile per fornire adeguati mezzi per valorizzare le tante affinità sociali, economiche ed ecologiche dei due territori montani, che vogliono continuare a garantire ed accrescere qualità della vita e opportunità a chi vive e lavora in montagna, ponendo attenzione all’aspetto demografico, del lavoro, delle esigenze legate agli spostamenti ed alle caratteristiche proprie dei territori appenninici, generalmente molto vasti e tali da richiedere una distribuzione importante dei servizi.

Uno strumento che si concretizza dopo tre anni e mezzo di lavoro assiduo svolto dalle due Giunte assieme all’Ufficio di Piano, al fine di predisporre un progetto che va verso una nuova cultura urbana e, soprattutto, una rigenerazione sostenibile, che disegna il futuro sviluppo urbanistico scommettendo sui punti di forza comuni. Dopo l’adozione, il PUG comincia il suo iter conclusivo con la trasmissione al Comitato Urbanistico della Città Metropolitana di Bologna (CUM), che avrà fino a 120 giorni di tempo per esprimersi. Nel frattempo, come prevede la normativa, con l’Adozione del nuovo strumento è scattata la cosiddetta salvaguardia, che prevede il mantenimento dell’efficacia delle attuali previsioni urbanistiche solo ove non siano in contrasto con la nuova disciplina del PUG, fortemente indirizzata in un’ottica rigenerativa protesa alla valorizzazione urbanistica, architettonica e paesaggistica, che favorisca lo sviluppo del territorio tramite un uso controllato e ridotto del suolo, ma attrattivo ed adatto allo sviluppo di una nuova visione di città diffusa.

Ecco dunque che le proposte del PUG individuano una serie di elementi strategici per la risoluzione puntuale delle criticità locali, con la finalità di migliorare l’attrattività dei territori con nuove forme di turismo escursionistico, attività produttive e commerciali e per consentire anche l’insediamento di nuove attività economiche.

Maurizio Fabbri

“Il mondo cambia sempre più velocemente e occorre dotarsi di strumenti di governo che siano al passo coi tempi – dichiara Maurizio FabbriSindaco di Castiglione dei Pepoli -. La pianificazione urbanistica è la base di ogni strategia di governo e una sfida che guarda al futuro. Abbiamo voluto accettare questa sfida perché crediamo moltissimo nel nostro territorio e siamo convinti che ci siano ancora molte opportunità da cogliere. Grazie al PUG appena adottato, tante novità dal punto di visto dell’impresa, del turismo e dell’agricoltura che ad oggi erano precluse avranno ora la possibilità di essere realizzate. Siamo i primi Comuni appenninici a raggiungere questo traguardo e ne siamo molto orgogliosi; credo occorra uscire dalla logica che vede la montagna come un territorio fragile in cerca di aiuto e che insegue sempre, anche dal punto di vista normativo-istituzionale, i territori di pianura o cittadini. Siamo invece una terra ricca di storia e di nuove opportunità, di cittadini e cittadine che sanno guardare al futuro e che credono che i grandi cambiamenti in corso, ad esempio quello climatico, possano ridare alla montagna un ruolo di primo piano nel contesto metropolitano”.

Afferma il Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni“La nuova legge regionale, e di conseguenza il PUG, abbandonano l’approccio all’urbanistica a cui eravamo abituati da decenni, che abbiamo voluto affrontare subito per rispettare le cadenze imposte, ma soprattutto per consentire progetti urbanistici sostenibili ed interventi futuri anche in variante agli strumenti vigenti, aspetto oggi vietato dalla legislazione regionale. Nella predisposizione del nuovo Piano, abbiamo pensato a politiche mirate a favorire lo sviluppo dei due comuni tramite un uso controllato del suolo, cercando di evidenziare la valenza storica e paesaggistica di un territorio ricchissimo di risorse e composto da forme di paesaggio uniche, cogliendo le nostre molteplici risorse umane, storiche, sociali, paesaggistiche ed urbanistiche al fine di valorizzarle, per diventare ancora più attrattivi ed adatti alla creazione di una visione di città diffusa, per la quale il piano ha definito politiche, azioni e strumenti attuativi. In questi anni abbiamo lavorato molto per arrivare a questa proposta nel più breve tempo possibile, essenzialmente per tre motivi importanti: individuare forme e modalità di incentivazione alla rigenerazione dei territori urbanizzati, definire regole che nel rispetto delle norme sovraordinate consentano interventi edilizi congrui anche al di fuori del territorio urbanizzato, creare i presupposti per nuovi interventi imprenditoriali, aspetti questi non possibili senza il nuovo piano”.

Fonte e foto: Martina Mari – Ufficio Stampa Unione Comuni Appennino Bolognese

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