Baragazza, nasce Quartantazerotrentuno – Un gruppo di giovani per la nuova associazione di promozione
2022/08/16, Castiglione dei Pepoli – Baragazza, nasce Quartantazerotrentuno
A dar vita alla nuova associazione di promozione un gruppo di giovani. Il 17 agosto la presentazione in piazza.
Si chiama Quarantazerotrentuno la nuova associazione nata a Baragazza di Castiglione dei Pepoli e che sarà presentata al pubblico mercoledì 17 agosto alle ore 21 in Piazza Caduti 11 settembre a Baragazza. L’associazione è frutto dell’idea di un gruppo di giovani e giovanissimi residente nei tre paesi della Valle del Gambellato – Baragazza, Roncobilaccio e San Giacomo, e che hanno deciso di prendere in mano l’ex Pro Loco “Valle del Gambellato” trasformandola in una nuova APS (associazione di promozione sociale).
Il nome “Quarantazerotrentuno” deriva dal vecchio codice di avviamento postale dei paesi di Baragazza, Roncobilaccio e San Giacomo, che si trovano lungo la Valle del Gambellato. Anni fa 40031 è stato soppresso, accorpandolo al 40035 del comune di Castiglione dei Pepoli, ma lo spirito di unità della Valle è rimasto più vivo che mai.
L’Associazione si propone di movimentare e stimolare la vita sociale e culturale di questi piccoli paesi dell’Appennino, attraverso attività ricreative/culturali, sportive, gastronomiche. Con un occhio di riguardo per la promozione turistica del territorio e le attività rivolte ai bambini.
Lo spirito dell’associazione Quarantazerotrentuno è basato sulla cooperazione: l’APS, infatti, vuole fare da collante fra le varie realtà associative del territorio, creando una vera e propria rete sociale.
Perché in realtà piccole come quella della comunità montana è l’unione che fa la forza!
I membri del consiglio direttivo sono tutti giovani e giovanissimi: Elena Baldi (presidentessa, 32 anni), Marco Cloriti (vicepresidente, 33 anni), Sara Baldi (segretaria, 33 anni), Michele Chelli (tesoriere, 35 anni), Lorenzo Chiavacci (26 anni), Ludovico Galli (27 anni), Daniele Lelli (41 anni), Eleonora Ruggeri (33 anni) e Federico Sensi (25 anni)
Fonte e foto; Maria Elena Mele – Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese