“Non mi ricordo le date. La linea del tempo e il senso della storia” – Il 20 dicembre in Sala Consiliare a Vergato
2023/12/05, Vergato – Salvatore Barbagallo, Presidente dell’Associazione Amici dell’Appennino A.P.S, invita alla conferenza che il prof. Vanoli terrà a Vergato, il 20 dicembre alle ore 15:30 presso la Sala consiliare del Comune.
“Non mi ricordo le date. La linea del tempo e il senso della storia”
Conferenza col prof. Alessandro Vanoli
Una riflessione su cosa abbiamo in testa quando pensiamo alla storia. Quella linea del tempo fatta di civiltà, nomi e qualche data, cosa dice di noi e della nostra cultura? E Come ha influenzato il nostro modo di vedere il mondo? Che poi il problema, mica sono le date: la Storia non si studia perché l’anno della pace di Costanza o quello della battaglia di Waterloo debbano rimanere indelebilmente impressi nella memoria. La storia non è una mera successione di date e avvenimenti. È la scienza dell’uomo nel tempo e deve continuamente suscitar dubbi, porre domande, sollevare questioni radicali sul senso dello stare al mondo.
Ingresso libero
A conclusione dell’anno 2023, un anno ricco di eventi culturali, visite guidate e tour, l’Associazione Amici dell’Appennino A.P.S. vuole chiuderlo in bellezza, presentando, col patrocinio del Comune di Vergato, la conferenza del prof. Alessandro Vanoli dal titolo: “Non mi ricordo le date. La linea del tempo e il senso della storia”.
L’evento si svolgerà mercoledì 20 dicembre, ore 15:30, presso la sala consiliare del Comune di Vergato.
Una riflessione su cosa abbiamo in testa quando pensiamo alla storia. Quella linea del tempo fatta di civiltà, nomi e qualche data, cosa dice di noi e della nostra cultura? E come ha influenzato il nostro modo di vedere il mondo? La storia non è una mera successione di date e avvenimenti. È la scienza dell’uomo nel tempo e deve continuamente suscitar dubbi, porre domande, sollevare questioni radicali sul senso dello stare al mondo.
Storico, scrittore, attore …. Il prof. Vanoli si laurea a Bologna in Storia della Filosofia medievale; dottorato a Venezia in Storia Sociale europea. E poi per quasi dieci anni l’insegnamento, sempre a Bologna, di politica comparata del Mediterraneo; e in mezzo un sacco di collaborazioni con altre università in giro per il mondo: Tunisi, Salamanca, Granada, Buenos Aires, Città del Messico, State College (Pennsylvania), New York, Amsterdam… .
In quegli anni e in quei viaggi ha studiato: il mondo mediterraneo, la storia dell’islam in Spagna e Sicilia, le esplorazioni dell’Atlantico.
Dal 2012 ha cominciato ad abbandonare la carriera accademica e affiancando l’attività di saggista a un sempre maggiore interesse nei confronti della comunicazione e della divulgazione, ha fatto decisamente di tutto. Ha iniziato a collaborare con festival culturali (dagli inizi con Torino Spiritualità, sino, in tempi recenti, al Festival del medioevo, al Festival della letteratura di Mantova e tanti altri); si è lanciato in attività didattiche con le scuole superiori, un po’ ovunque in Italia; ha collaborato con Radio Rai 3 e poi, soprattutto, molto teatro: lo spettacolo portato in giro con Lino Guanciale e Marco Morandi, la storia raccontata in piazze e teatri con Amedeo Feniello, i monologhi e tante altre cose ancora.
Ma il senso pare sia rimasto lo stesso, raccontare la bellezza della storia e l’importanza della diversità, attraverso i libri, sulla scena, in uno schermo. L’importante è stare vicino alla gente.