Le zirudelle della Leggiadrina – Zirudela d’un an de scóla
2014/02/15, Vergato – VergatoNews24 saluta una nuova collaboratrice, Leggiadrina. Due componenti che non potevano non trovare posto nella nostra missione;
– La zirudela, brevi racconti in rima, scanzonature, auguri, informazioni a volte tragiche, ricorrenze… roba da cantastorie di ieri e appasionati di oggi.
– Il dialetto – Cultura, tradizione, radici… cosa c’è nella lingua dei nostri padri? Identificazioni locali, provenienze, storie di vita? Un consiglio? leggetela o fatela leggere ai vostri nipoti!
Nelle zirudelle della Leggiadrina, questi due valori si uniscono nella… zirudella in dialetto, grazie per avercene resi partecipi, assieme alla brava Francesca (Francy) autrice della tavola che ben rappresenta la storia raccontata oggi.
A i êra ‘na volta…
ZIRUDELA
Zirudela d’un an de scóla,
un an ch’ a i êra ‘na vólta, comme in t’na fóla.
L’era otober de melnovzentquarentanóv
e nuèter aspeteven un mester nôv,
ma as vedd ch’a s’éren di somar straordineri:
as mandétten un mester ch’l’êra ench veterineri!
Però per Oreja e fôt un bel avveniment
ch’l’arivess û in besti competent,
perché alora e pió gren capitêl
i êren i bô, al mocch ed ench e maiel,
e acsè e capiteva che in t e mez ed ‘na leziô
l’ariveva Gnachî, o Lessio, opû Bertô.
Un pô impacià, as zireven e capél tra al mê
e, intent, i zercheven d’scórer in italiê:
“ Signor maestro, la me mócca ha dei dolori…”
“Va bene, va bene, m’aspetti pure fuori…”.
Cl’an lé in Oreja propi a se sguazeva,
perché as ciapeven dû pizô con onna feva,
enzi, con un stipendi as ciapeven dû servezzi,
perché ló e lavoreva senza pregiudezzi:
comme mester e cureva i somaréi
e, comme veterineri, al vach ed i ninéi.
Ma ench per Oreja l’è finè la fôla bela
E alora…tocch e dai la zirudela.
Leggiadrina
A i êra ‘na volta…
Nell’anno scolastico 1949-1950, nella scuola di Orelia, frazione del Comune di Grizzana Morandi, arrivò da Bologna il maestro Massimo Boscia, che era anche dottore in veterinaria. Rimase solo quell’anno ed era l’insegnante delle classi 2ª, 4ª, 5ª.
Per le classi 1ª e 3ª c’era un’altra insegnante, la maestra Maria Passari Cavedagni.
In totale gli scolari di Orelia erano 52.
TRADUZIONE
C’era una volta…
ZIRUDELLA
Zirudella di un anno di scuola,
un anno ch c’era una volta, come in una favola.
Era ottobre del millenovecentoquarantanove
E noi aspettavamo un maestro nuovo,
ma si vede che eravamo dei somari straordinari:
ci mandarono un maestro che era anche veterinario!
però per Orelia fu un bel avvenimento
che arrivasse uno in bestie competente,
perché allora il più gran capitale
erano i buoi, le mucche e anche il maiale,
e così capitava che in mezzo a una lezione,
arrivava Gnacchino, o Alessio, oppure Bertone.
Un po’ impacciati, si rigiravano il cappello tra le mani
e, intanto, cercavano di parlare in italiano.
“ Signor maestro, la mia mucca ha dei dolori…”
“Va bene, va bene, mi aspetti pure fuori…”
Quell’anno lì in Orelia proprio si stava bene,
perché si prendevano due piccioni con una fava,
anzi, con un stipendio si prendevano due servizi,
perché lui lavorava senza pregiudizi:
come maestro curava i somarini
e, come veterinario, le vacche e i maialini.
Ma anche per Orelia è finita la favola bella.
E allora…tocca e dai la zirudella.
Leggiadrina