La caccia al piccione e le anatre senza piccoli
2014/08/04, Vergato – Ricorderete la caccia al piccione. Non sappiamo come è andata a finire… piccioni sterminati (da chi?) o sopravvissuti? Di certo sappiamo che le anatre in Vergatello non hanno avuto nidiate sopravvissute ad animali o uccelli predatori. Monta la protesta… che fare? E’ una coppia di corvi che sovrasta sugli alberi, che si è mangiata i piccoli delle anatre? E’ stato il taglio delle erbacce nel greto del torrente durante la nidificazione? Un problema per il nuovo assessore all’ambiente e una grande tristezza nelle persone che si fermano contro le ringhiere a scrutare lungo il greto…
Notizia pubblicata in data : mercoledì 6 febbraio 2014
Si invita la cittadinanza a prenderne visione.
OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE IN MATERIA DI IGIENE E SANITÀ‘ PUBBLICA PER IL CONTROLLO DEI COLOMBI O PICCIONI DI CITTA’.
( Columba livia varietà domestica)
IL SINDACO
PRESO ATTO:
delle segnalazioni e lamentele pervenute a questa Amministrazione comunale, concernenti disagi edanni che i piccioni arrecano agli edifici pubblici e privati;
che la presenza dei piccioni presenti allo stato libero nel territorio in ambito urbano, ha assunto proporzioni tali da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria per il possibile pericolo di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarle, per il pericolo di danno a carico di edifici pubblici e privati, per il degrado dei monumenti nonché di decoro urbano in relazione ad insudiciamenti di balconi e marciapiedi; che è invalsa la quotidiana abitudine di distribuire cibo ai piccioni, aumentando, di fatto, in modo innaturale, la loro capacità di riproduzione, contribuendo così ad aggravare un fenomeno che può arrecare seri danni alla collettività; del preparere con indicazioni fornite dalla relazione dell’ Ufficio Igiene e Sanità Pubblica della Azienda U.S.L. – Dipartimento di Sanità Pubblica prot. 119/C del 05/02/2013; del Piano di Controllo del colombo o piccione adottato dalla Provincia di Bologna con deliberazione della Giunta Provinciale n. 472 del 18/12/21012;
CONSIDERATO
che l’alimentazione incontrollata richiama un gran numero di esemplari anche da zone limitrofe
aumentando così il numero delle colonie in quantità incompatibili con l’ecosistema urbano; che il loro numero è in costante aumento per le particolari condizioni favorevoli come ad esempio per la mancanza di predatori, elevata prolificità e notevole possibilità di accesso per la nidificazione ai luoghi come campanili, sottotetti, cornicioni ecc; il grave pregiudizio e degrado che la crescente massa di deiezioni reca all’ambiente urbano, con costi gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzione, restauro di edifici pubblici e privati; i rilevanti problemi di igiene ed il potenziale pericolo sanitario determinano dalle deiezioni dei piccioni e dalle carcasse degli stessi presenti su edifici privati con affaccio su marciapiedi, aree pubbliche, così come evidenziato dalle segnalazioni di diversi cittadini e dei competenti Uffici comunali ed in particolare negli edifici pubblici il riscontro di colonie in prossimità del municipio, casa per anziani ed edifici scolastici;
RAVVISATA la necessità e l’urgenza di predisporre nuove ed ulteriori misure cautelari tese ad una prima azione di contenimento della popolazione aviaria in ambito urbano al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di malattie infettive nonché di degrado degli edifici pubblici , privati e dei monumenti;
VISTI:
la L.R. n. 16 del 27/07/2007 con la quale la Regione Emilia Romagna ha introdotto la possibilità per le Provincie di adottare il Piano di Controllo del Piccione; la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 472 del 18/12/2012; t’ari 32 delia Legge 23.12.1978, n. 833 ” istituzione dei servizio sanitario nazionale” che assegna al Sindaco quale Autorità Sanitaria Locale, le competenze per la emanazione di provvedimenti a salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute pubblica; il Regolamento Comunale di Polizia Urbana e Rurale; – l’ari 50 del D.LGS 18/08/2000 n. 267 e succ. m. e i.;
VIETA
a chiunque, salva autorizzazione ai fini sanitari e scientifici, di alimentare i piccioni urbanizzati presenti allo stato libero su tutto il territorio cittadino, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico granaglie, scarti e avanzi alimentari;
ORDINA
1) ai proprietari di edifici situati nell’ambito urbano, incluse le proprietà di enti pubblici, agli
amministratori condominiali ed a chiunque a qualsiasi titolo vanti diritti reali su immobili esposti alla
nidificazione ed allo stazionamento dei piccioni, di:
provvedere, a propria cura e spese e ne! più breve tempo possibile, al risanamento e alla ripulitura periodica dei locali e degli anfratti nei quali i piccioni abbiano nidificato e depositato guano; provvedere, mediante apposizione di griglie o reti, all’immediata chiusura di tutte le aperture di areazione e di accessi attraverso i quali i piccioni possano ivi introdursi e trovare riparo o luogo di nidificazione; impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni sui terrazzi e sui davanzali e nei cortili, applicando, laddove necessario, dissuasori in plastica non cruenti;
2) L’attuazione di un periodo di controllo dei colombi urbani che preveda periodici interventi di cattura,
selezione, sterilizzazione, monitoraggio dello stato sanitario ed eventuale eutanasia dei soggetti
defedati o sospetti di malattia, ai fini del contenimento della popolazione dei piccioni liberi. Dovrà
inoltre essere effettuata la pulizìa delle aree pubbliche con rimozione di eventuali deposito di guano.
L’unità Operativa Lavori Pubblici e Manutenzioni, per tramite delia ditta specializzata incaricata dei
servizi di disinfestazione è incaricata dell’attuazione del piano di controllo e alfa trasmissione dei dati
alla Provincia di Bologna relativi alle catture,soppressioni e rilasci;
DISPONE
Gli agenti di Polizia Municipale e i’ U.O.C. Sanità Pubblica Veterinaria dell’azienda USL di Bologna sono incaricati della vigilanza e controllo per l’applicazione della presente ordinanza. I contravventori saranno puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di €. 50,00 ad un massimo di €. 500,00. Per l’accertamento e l’applicazione della sanzione si applicherà quanto previsto dal vigente regolamento di polizia urbana e rurale. che venga data la maggiore pubblicità e diffusione della presente ordinanza, nonché la sua pubblicazione all’Albo Pretorio del Municipio e l’invio ali’ U.O.C. Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda USL di Bologna.
AVVERTE
che per segnalare problematiche igieniche dovute alia presenza di piccioni è a disposizione il personale comunale presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) con il numero telefonico 0516746737; che in caso di inadempimento il Comune potrà agire in via di autotutela tramite intervento sostitutivo e rivalsa delle spese effettuate sugli obbligati; contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di 60 giorni dalla notificazione ( L. 6/12/1971 n. 1034) oppure, in vìa alternativa, ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione {DPR 24/11/1971 n,1199).