DEMM 174 lavoratori a rischio – La Regione convoca un tavolo per lunedì 10 febbraio
2020/02/07, Porretta Terme – Notizie preoccupanti sulla stampa di oggi per i 174 lavoratori della DEMM, la proposta di chiudere un reparto e altre notizie le troviamo nel comunicato allegato e sui link ai media locali.
Nel pomeriggio davanti ai cancelli della fabbrica con le lavoratrici e i lavoratori della Demm di Alto Reno Terme da oggi in mobilitazione permanente.
I dirigenti di Certina, il gruppo titolare dello storico stabilimento metalmeccanico dell’Appennino bolognese in cui lavorano 137 persone, hanno annunciato la volontà di chiudere i trattamenti termici, ovvero il cuore della fabbrica.
La Regione ha già convocato per lunedì mattina il tavolo di crisi.
Indispensabile che Certina receda dalle proprie decisioni.
Ma non basta.
Serve lavorare per trovare un’altra proprietà.
COMUNICATO STAMPA |
A 18 mesi dall’acquisizione di DEMM da parte di Certina, la situazione industriale dello stabilimento è andata progressivamente peggiorando. In questi mesi abbiamo assistito ad un preoccupante calo di fatturato e quindi ad un conseguente aumento del ricorso alla CIGS, gestita però senza un minimo di rotazione logica e umana; a una riorganizzazione interna; alla cessione di macchine ritenute dalla Direzione aziendale non più competitive; alla volontà, espressa nelle ultime ore di chiudere il reparto dei trattamenti termici, (scelta fortemente voluta dal Direttore di stabilimento e dal suo staff), reparto per altro ritenuto, negli anni, da tutte le precedenti proprietà, strategico e indispensabile. A tal proposito, è bene ricordare che in questi 18 mesi la formazione è stata finanziata, così come previsto, dalla Regione Emilia Romagna, al fine anche di mantenere in vita tutti i reparti aziendali; formazione utilizzata quindi anche dal reparto trattamenti termici. Pertanto siamo a chiedere che la Regione intervenga e vigili. A tutto questo si deve aggiungere il mancato rispetto del già debole piano industriale presentato al Ministero nel luglio 2018 e previsto dall’accordo quadro sottoscritto dalle parti sociali, dall’Azienda, nonché dalla Procedura e dal Ministero, con il coinvolgimento delle Istituzioni locali. Le scelte operate in questi mesi, da noi non condivise, mettono definitivamente a rischio la tenuta dello stabilimento, nonché la tenuta sociale del territorio. A nostro giudizio, é in atto un progetto delittuoso (portato avanti da un gruppo di irresponsabili per fini poco chiari) che mira a ridurre una fabbrica storica come la DEMM a un piccolo reparto artigianale di ingranaggeria, privo di ogni futuro sviluppo. Le Lavoratrici e i Lavoratori riuniti in assemblea nella giornata di oggi 6 febbraio 2020, in aperto dissenso con le decisioni assunte dall’Azienda, hanno proclamato lo stato di agitazione permanente fino a data da destinarsi con il blocco di ogni attività lavorativa, anche in attesa del’incontro richiesto alla Regione Emilia Romagna. Le Lavoratrici e i Lavoratori pretendono che l’Azienda torni indietro in merito alla decisione di chiudere il reparto dei trattamenti termici. Bologna 06 febbraio 2020 |
Primo Sacchetti – Fiom-Cgil Bologna Marino Mazzini – Fim-Cisl AMB |