Luciano Marchi – A tutte le donne perchè lo sanno
2021/03/07, Porretta – Luciano Marchi – NWL del 7/3/2021
A tutte le donne perchè lo sanno
NEWSLETTER DEL 07/03/2021 |
A TUTTE LE DONNE, PERCHE’ LO SANNO L’8 Marzo arriva all’improvviso, come tutte le ricorrenze: voltiamo il calendario e lo troviamo lì, magari con quel circolino a penna per non dimenticarci di Lei. La Festa della Donna, però, qualche riflessione ce la deve far fare. Perché quel giorno, ad esempio? Ma soprattutto, perché solo un giorno e non sempre. Le celebrazioni, di solito, hanno un rito a suffragio, che qui manca: se non in quella mimosa che offriamo distrattamente e con il minimo impegno. La domanda però è: quale donna festeggiamo? L’amica? L’amante? La madre? La figlia? E poi cosa di lei: la costanza? Il coraggio? La determinazione? La presenza? D’improvviso si aprono tante immagini femminili, anche della stessa persona: lontane dai giochi, dalle tendenze comuni; perché sì, loro vestono alla moda, ma in superficie; essendoci in realtà tanto da scavare, oltre il vestito e la pelle, oltre lo sguardo che ci ha fatto capire. “Le donne lo sanno”: così recita una nota canzone; e noi (maschietti, in questo caso) lo abbiamo capito solo con l’età, presi come siamo sempre stati dalla competizione, dal muscolo che si tende, dall’installazione da ostentare. Chi più chi meno, tutti (sempre maschi) abbiamo aperto la coda del pavone, quando poi non abbiamo fatto di peggio. Avevamo uno scopo: quello; che però non copriva l’esistenza, quella da vivere in toto, integralmente. Loro lo sapevano già e ci hanno lasciato fare, comprendendo il pianto e il riso, il nervoso e l’euforia, le bugie nascoste sotto il cuscino, le cose non dette. “Quello che le donne non dicono” (altra canzone) è quanto non abbiamo permesso loro di dire, perché in realtà conoscevano tutto. E allora, la donna, l’amante o l’amica, la moglie o la figlia, la madre, la nonna, sono tutte guide inconsapevoli, che vivono con noi, ma anche al nostro fianco: se non addirittura davanti. Loro sanno generare una vita, ma anche farne parte: nel tempo e nello spazio; senza rammarico o rimpianti. E’ nel loro ruolo gestire la complessità, perché addirittura presente nell’indole che le anima. Sognano, sì; ma consapevolmente. L’immaginario per loro non è ambizione, bensì vita altrove; dove magari ricostruire. Sono belle le donne, anche di più: non solo nelle forme o nella pelle, ma pure nei gesti, nei capelli buttati all’indietro, nel modo di camminare o sorridere, in quella carezza che non ti aspetti. Meriterebbero una fotografia al dì, perché molte e tante in una; almeno per celebrare un giorno di festa senza rito, dedicato a coloro che le cose le sanno già. Auguri a tutte le donne. Luciano Marchi |