“Ruzzolone” d’inverno a Villa d’Aiano

2013/01/27, Villa d’Aiano – Davide Bazzigotti, general manager, dell’iniziativa che ha coinvolto ancora una volta un discreto numero di partecipanti alla ormai tradizionale prova di ruzzolone, sessione invernale. Gioco sicuramente tra i più antichi, praticati con il lancio di un formaggio stagionato, ha trovato nel passare degli anni una rinascita nelle nostre terre. Squadre di lanciatori, percorrono la campagna innevata dove sono in evidenza edifici civili e religiosi che meglio ci fanno cogliere il significato della conservazione del territorio. Finale a tavola dove vincitori e vinti si fronteggiano a suon di tagliatelle e minestra di fagioli… arrivederci alla sessione estiva… intanto vediamo il video di Luciano Piacenti.

1.Il gioco del ruzzolone, derivato dal lancio della forma di formaggio, viene effettuato con un disco di legno assomigliante la forma di formaggio, ed una cordella. (da: http://www.figest.it/lancio_ruzzolone.php )
2. Le misure del “ruzzolone” sono le seguenti: diametro 26 cm., spessore 6 cm., peso non inferiore a 2 Kg.
3. La cordella, normalmemte di cotone, ha dimensioni a piacere. Ad una estremità presenta un anello del medesimo o di altro materiale, per infilarvi il braccio ed uno zeppo, o rocchetto o croccolo, per impugnare più saldamente l’attrezzo al momento del lancio.
4. Si lancia il ruzzolone con la cordella in senso verticale (di “coltello”) oppure a mano libera a scelta del giocatore.
5. Si sorteggia il giocatore che comincia e si effettua un lancio ciascuno, alternativamente, lungo la strada o il percorso prescelto.
6. I lanci seguenti il primo vengono effettuati dal punto dove si è fermato il ruzzolone nel lancio precedente.
7. La lunghezza minima del percorso non è inferiore di solito a quella raggiungibile con una media di quattro lanci (normalmente 500/600 metri).
8. La partita consiste nel lanciare il ruzzolone dal punto di inizio del percorso al punto di arrivo, con il minor numero di lanci; in caso di parità di lanci vince chi ha oltrepassato il traguardo (con l’ultimo lancio valido) per una distanza maggiore di quella dell’avversario.
9. La partita consiste in genere di 2 “giochi”: andata e ritorno; in caso di parità si effettua un terzo gioco.
10. Vince la partita il giocatore che per primo si aggiudica 2 “giochi”.
11. Nel ruzzolone la strada, o pista di gioco percorso naturale, è croce e delizia per il giocatore: egli deve seguire le curve rendendo magicamente parabolico l’attrezzo; i fossi, i greppi, le buche, sono vere e proprie trappole per il povero ruzzolone, ma il bello del gioco è proprio questo. C’è da dire poi che alcuni ostacoli sono artificiali e costituiscono dei traguardi, o “biffi”, che il giocatore deve obbligatoriamente superare (per esempio far passare il ruzzolone fra due picchetti piantati lungo il percorso) per rendere valida la propria partita. Tutti gli ostacoli, naturali o artificiali, non è permesso rimuoverli, e vale la regola del “senza levare e senza mettere”.
12. Durante il gioco, il compagno di coppia o l’accompagnatore del singolo, possono dare indicazioni o suggerimenti a chi sta per effettuare il lancio.

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