Il prof. Dario Mingarelli; Capitani, cinghiali e maiali a Castel di Casio
2012/08/23, Vergato – Dopo le fotografie di Graziano Pederzani, pubblicate precedentemente, abbiamo chiesto al prof. Dario Mingarelli di illustrarci “la tenzone” tra Vergato e Castel di Casio, con cinghiali trafugati e bastonate promesse e mele marce tirate davvero… ecco la risposta… sebbene non abbiamo avuto rassicurazioni circa il principe di Montepetto che ci era stato segnalato a capo delle truppe vergatesi, ma ancora irreperibile…
Nell’immagine a fianco lo vediamo prigioniero.
La festa medievale di Castel di Casio, che ormai ha una tradizione quasi ventennale, si arricchisce di nuovi riferimenti storici attinti dalle vicende che caratterizzarono l’esercizio del suo Capitanato della Montagna e il passaggio dello stesso a Vergato, avvenuto nella prima meta’ del 400 e precisamente nel 1447. I conti Alberti di Prato esercitarono il loro dominio su Casio fino a che nel 1211 passo’ sotto l’influenza del Comune di Bologna che provvide a fortificare l’intera zona. L’importanza dell’abitato di Casio posto a confine dell’antica strada occidentale che collegava Bologna a Pistoia fece sì che assumesse un ruolo difensivo e amministrativo. Certo lo spostamento a Vergato del Capitanato… non avvenne senza colpo a ferire… anche se Casio mantenne la sede di un Vicariato che comprendeva 19 comuni… la ferita rimaneva aperto… un vilissimo porco aveva preso il posto d’un pugnace cinghiale, nello stemma di Casio…Fu così che milizie di Casio ‘furarono’, tempo fa, lo stemma cinghialato a Vergato che prontamente reagì con altrettanta baldanza. Nutriti drappelli in armi, minacciarono un assedio se non fosse restituito lo cinghiale. Ampie trattative e lunghi abboccamenti fra le parti, produssero il bando che riportiamo per intero…
INCLITI MESSERI, PULCHERRIME DAME, PULZELLE ET GIOVINASTRI QUIVI CONVENUTI D’OGNI CONTRADA, A VOI TUTTI LO BENVENUTO, NELLO NOME DELLA PODESTERIA DE CASIO CHE OGGI E’STRETTA DALLI MAGGIORENTI BONONIENSI AT COBSIGNARE NELLE MANI VERGATESI, LO SIMBOLO GUERRESCO CHE PER INNUMERI LUSTRI NE HA FATTO LA CAPITALE DELLI MONTI: LO CIGNALE PUGNACE.
MA NON GIORNO DI MESTIZIA CODESTO..O E’ DUNQUE GENTI, MA DE FESTA. CHE’, NELLO CEDERE LO VESSILLO ET SULLA VIA DE MUTARE MAGIONE, MESSERE LO CAPITANO DELLA MONTAGNA BONONIENSE HABBI DECISO, MAGNANIMO, GE MANDARE A MORTE UNO DESGRAZIATO MACHIATOSI DE HORRENDE GESTA PER ESSERE ANDATO CONTR’A’ BANDI RT HAVERE ROBBATO PIU’ E PIU’ VOLTE..
CEDEREMO ORDUNQUE, L’OFFIZIO DE CAPITANO A VERGATO, IN PACE, CHE’ PRIMA D’OGGI, V’EBBE CONTESA ASPRA TRA QUELLI DE CASIO E LI VERGATESI ,TANTO CHE SI GRIDO ’’’ALLE ARMI,ALLE ARMI’’. MA LO RICHIAMO ALLA PUGNA VENNE SEDATO DAL TORRONE BONONIENSE… ED ECCO CHE SI HABBI ORA PACE, CHE’ SE LO STENDARDO GUERRESCO DELLO CIGNALE SEGUITERA’ LO CAPITANO NELLO DISCENDERE A VALLE CON LI MAGGIORENTI VERGATESI QUIVI CONVENUTI, A NOI DE CASIO RISTARA’ UN FLORIDO PORCELLO DELLE CUI CARNI GODREMO NELLE TABERNE CHE STANOTTE FARANNO FESTA, DOPO LO SPECTACULO DELLO SUPLIZIOGELLO GRASSATORE CONDOTTO IN LACCI ET SBEFEGGIATO AL PUBLICO LUDIBRIO ET AMONITO CHE SEMPER TRIUMFA JUSTITIA…..
GIOITE ET BIBETE, ORDUNQUE GENTI, MAGNATE ET RUTTATE CHE’ STASERA LI PECCATI DI GOLA VEGNERANNO PERDONATI.
AD MAJORA, ET CHE LA FESTA PRINCIPII…
Rivediamo le foto del 4 Marzo 2012 quando Castel di Casio riconsegna il Principe di Montepetto (Luciano Galli) ai vergatesi e alla sua consorte interpretata da Claudia Carletti.