Se penso al 15 Agosto, vedo uno scorrere d’immagini e ricordi: sevizi alla TV; e poi gite, amici, code, auto, mare, canzoni.
E’ un “Sapore di Sale” (1963), quello che ho tra le labbra, con un eco di cicale sotto una luce senza fine.
Quel giorno ho sempre percepito un tempo che cambiava, rallentando; perché l’estate all’improvviso svoltava, quasi fermandosi;
in istanti finalmente miei, da ripensare.
“Vuoi una fetta di torta?”, chiedeva una madre.
“Non addormentarti al sole!”, esortava una moglie.
“Hai visto <Il Sorpasso?>”, domandava un amico.
“Anche quest’anno siamo tutti insieme”, suggeriva un nonno.
Erano frasi di sempre, accompagnate a rumori:
eco di quanto è stato e che sempre sarà.
Forse ha ragione Gino Paoli:
Sapore di mare
un gusto un po’ amaro
di cose perdute
di cose lasciate
lontano da noi
ed il mondo è diverso
diverso da qui
Ecco, sì; mi sento di dirlo: per un giorno il mondo è diverso, e anche lontano.
E’ bello goderselo, fino in fondo.
Ed è l’augurio che faccio a tutti i lettori, di cuore.
Buon Ferragosto
Luciano Marchi |