Don Silvano – Ma cos’è la libertà, l’uguaglianza e la fraternità?
2015/01/18, Vergato – MA CHE COS’È’ LA LIBERTÀ’, L’UGUAGLIANZA E LA FRATERNITÀ?
Dopo avere visto alcune vignette o satire, come le chiamano, mi sano chiesto se la libertà consìste nel dire e fare quello che io voglio, senza tenere conto degli altri, dei loro sentimenti, delle loro idee, della loro fede, della loro dignità.
Sano stato molto contento di quello che Papa Francesco ha detto: “Occorre sempre rispettare le fede degli altri, essere attenti a non offendere… e non si può uccidere in nome di Dio”.
“Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà: purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità state a servizio gli uni degli altri. Tutto la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto; amerai il prossimo tuo come te stesso” (Sai 5,13-14).
Non credo proprio che la libertà sia un idolo assoluto. Non creda che ognuno possa dire quello che vuole senza rispettare gli altri. Cè il rischio di diventare fondamentalisti! Non è libertà poter fare il male. Allora Dio non sarebbe libero perché fa solo il benel
“La mia libertà finisce là dove inizia la libertà dell’altro”.
La libertà di parola, che è sicuramente un valore, non può arrivare ad offendere, umiliare l’altro, deriderlo in modo cattivo, altrimenti diventa a sua volta violenza, intolleranza.
“Uguaglianze? vuoi dire riconoscere all’altro la mia stessa dignità, i miei stessi diritti, gli stessi doveri. “Ogni uomo è mio fratello!”. Mai posso stendere la mano per uccidere perché così facendo ritengo l’altro inferiore a me e non degno di vivere. Io mi ergo a giudice del mio fratello. “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non vedi la trave che è nel tuo?” “Pensate a non essere causa di inciampo o di scandalo al fratello” (Rm 14,13).
“Fraternità vuol dire amore reciproco, accoglienza dell’altro anche se diverso da me, comunione di animi, comunione di progetti, di traguardi; vuoi dire volere il bene dell’altro, aiutarlo perché raggiunga la suo meta, essere contento perché possa vivere la sua fede e la sua religione secondo la sua coscienza. “Se tuo fratello sbaglia, correggilo, se tu non lo fai chiederò conto a te della sua morte!”. “Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi” (Rm 15,7)
I nostri amici francesi dovrebbero ripensare bene a quelle parole che Sono alla base della loro costituzione! Ma le idee buone e i buoni principi sono veri per tutti, anche per noi.
Sono certo che la libertà di stampa non arriva ad offendere l’altro, mancare di rispetto, deridere la sua fede, !a sua religione. La bestemmia non è mai giustificabile, l’oscenità non è mai libertà, la volgarità sta all’opposto della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità.
“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,2) Abbiamo bisogno di ragionare con la nostra testa. Facciamo molta attenzione a non scambiare il Vangelo con la TV, i giornali, quello che dicono i politici o la gente!!! (D.Silvano)