Intrecci – A Vergato venerdì 8 maggio
2015/05/07, Vergato – Ormai è consolidato il fatto che fattualità , internazionale condiziona fortemente oggi la nostra visione della quotidianità. Un esempio sono i recenti fatti tragici di Parigi, le cui ripercussioni si sono sentite qui tanto quanto in Francia. Questi avvenimenti, infatti, hanno portato con loro domande, dubbi e preoccupazioni che necessitano risposte chiare, prendendo in considerazione la nostra società globalizzata. Come evidenziato ancora nell’ultimo dossier statistico dell’immigrazione, la presenza dei nuovi cittadini nell’Appennini] Bolognese giustifica lo sforzo che bisogna mantenere per uscire dalla semplice scoperta e avventurarsi invece nel vero e proprio approfondimento della conoscenza reciproca, dando così le chiavi di lettura della società in cui viviamo alla popolazione autoctona in primis e alla società in generale. Questa quinta edizione della rassegna “Intrecci”, conferma quindi il fatto che la questione dell’integrazione passa anche dalla letteratura.
Ven 08 maggio 2015, ore 20. 30
Vergato
Biblioteca P. Guidotti, gali. 1° Maggio 86/a
Incontro con
Karim Metref
Intervista a cura di Donato Battista
interventi musicali di Claudio Carboni (sax)
e LuizLima (chitarra)
Karim Metref (1967 Algeria), insegnante, educatore, giornalista freelance e blogger. Ha studiato scienze dell’educazione e lavorato come insegnante in Algeria, in un piccolo villaggio di Montagna in Cabilia. Contemporaneamente agli studi e ai lavoro era impegnato nell’attivismo per i diritti culturali dei Berberi e per l’accesso ai diritti democratici in Algeria. In Italia dal 1998 lavora come formatore in educazione alla pace, pedagogia interculturale e gestione non violenta dei conflitti. Come giornalista freelance collabora con varie testate cartacee (Carta, internazionale, il manifesto,..) e elettroniche (Peacereporter, Babelmed, prospettive-altre…)
Sab 09 maggio 2015, ore 17. 00
Marza botto
Biblioteca Comunale, via Matteotti 1
Incontro con
Tahar Lamri
Intervista a cura di Irene Spadaro interventi musicali di Carlo Maver
(bandoneon)
Tahar Lamri, nasce ad Algeri nel 1958. Si trasferisce in Libia dal 79 all’84, finendo qui gli studi in Legge specializzazione in Rapporti Internazionali. Si sposta in Francia poi a Ravenna, dove vive dall’86. Qui comincia a scrìvere racconti brevi in lingua italiana. Nel 95 vince il premio della sez. narrativa del concorso letterario EksSTra con il racconto “Solo allora sono certo potrò capire” sulla migrazione dall’Africa verso l’Europa. Nel 1999, scrive una delle prime e più importanti riflessioni critiche della letteratura della migrazione, “E della mia presenza, solo il silenzio” dove avanza l’idea dell’Italiano come lìngua neutra, nella quale l’Europa della ragione e il Mediterraneo della passione e del cuore possano convivere. Nel 2006 i racconti di Lamri sono riuniti nell’unico libro da lui finora pubblicato, “I sessanta nomi dell’amore”. Con quest’opera, vìnce il Premio internazionale sez. narrativa Città di A.nguillara e il Premio MicroEditoria di Qualità.
Sab 16 maggio 2015, ore 17. 00
Monzuno
Biblioteca di Vado, via Musolesi 4/a
Incontro con
Marwa Mahmoud
Intervista a cura di Serena Mellace
interventi musicali di Claudio Carboni (sax)
e Gigi Biolcati (percussioni e voce)
Marwa Mahmoud, Responsabile progetti di Educazione interculturale – Fond. Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia Nata ad Alessandria d’Egitto nel 1984, arriva in Italia da piccola con i genitori. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bologna, con una tesi dedicata allo scrittore egiziano e premio Nobel Nagib Mahfuz. Inizia a collaborare con il Centro Interculturale Mondinsieme nel 2004 come educatrice nelle scuole e redattrice dei progetti giornalistici. Nel 2008 entra a far parte della redazione del quotidiano reggiano La Gazzetta di Reggio. Nel 2009 diventa responsabile per il centro Mondinsieme dell’offerta educativa interculturale e dei rapporti con le scuole, a cui affianca l’attenzione per le giovani donne musulmane. Rappresenta la generazione dei nuovi giovani italiani consapevole del proprio ruolo “ponte” tra le culture, chiavi della nostra società multìculturale contemporanea che va amministrata con senso dì responsabilità.
Per info: Marco Tamarri 340 1841931 marco.tamarrì (3unioneappennino.bo.it)