Vedegheto – Tre persone arrestate dai Carabinieri. Di chi è la motosega?

Foto CC Vergato

Foto CC Vergato

2015/10/13, Vedegheto – Contrasto ai reati predatori: tre persone arrestate dai Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vergato, unitamente a quelli delle Stazioni di Gaggio Montano, Marzabotto e Vado di Monzuno, hanno arrestato tre bolognesi di 46, 36 e 26 anni per furto in abitazione in concorso. Verso le ore 14:00 del 12 ottobre, dei cittadini della frazione di Vedegheto, del Comune della Valsamoggia, avvisavano il numero d’emergenza 112 di un furto presso un’abitazione. Prontamente convergevano sul posto i militari del Radiomobile e del Nucleo Operativo della Compagnia di Vergato, delle Stazioni Carabinieri di Vergato, di Vado, di Marzabotto, di Gaggio Montano e di Savigno. Nel mentre, venivano segnalati, da altri cittadini, tre soggetti sospetti allontanarsi dal luogo del furto a bordo di un’auto. I militari giunti nella zona a distanza di pochi minuti individuavano l’auto in fuga e procedevano all’arresto di uno dei tre soggetti segnalati, un 46enne, apprendendo nell’immediatezza che gli altri due si erano dileguati a piedi penetrando nelle vicine zone boschive. Il fermato, proprietario dell’auto, oltre a non essere in grado di giustificare la sua presenza sul luogo, non sapeva neanche spiegare la provenienza di una serie di oggetti rinvenuti nell’abitacolo: una motosega, una cassetta contenente un cric idraulico, un paio di scarponcini, la federa di un cuscino contenente diversi monili d’argento, due orologi, un binocolo, un giubbotto di pelle nero, una pinza, una corda e un cellulare con all’interno due SIM intestate a un’altra persona (poi identificata nel 36enne in seguito arrestato). Mentre altre pattuglie dell’Arma proseguivano le ricerche degli altri due complici, la proprietaria dell’abitazione in cui si era verificato il furto sporgeva denuncia di quanto accaduto, riconoscendo come suoi gran parte degli oggetti ritrovati dai Carabinieri, ad eccezione della motosega, del giubbotto di pelle, del cellulare e di altri oggetti da scasso. Incalzato dalle domande degli inquirenti, il 46enne ritrattava la sua versione, ammettendo le proprie responsabilità di “autista” per conto di due fratelli, il 36enne e il 26enne, che aveva accompagnato nell’Alta Valle del Reno con lo scopo di “ripulire” qualche appartamento. Da subito è stata posta in essere una battuta di tutta la zona boschiva e di tutte le strade di collegamento, procedendo all’accerchiamento della area, operazione che si è prolungata fino alle 23.00, quando a distanza di circa tre chilometri dal fatto sono stati tratti in arresto i fuggitivi che avevano trovato nascondiglio nella fitta vegetazione della zona cercando di far perdere le loro tracce e procedendo verso valle per sottrarsi alla cattura.

Si è trattata di una vera e propria caccia al ladro nella quale è stata preziosa la collaborazione offerta dai cittadini del posto che hanno contribuito al buon esito dell’attività dei Carabinieri nella ricerca dei due predoni.

L’autista, incensurato, ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della caserma Carabinieri di Vergato, mentre i due fratelli, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e provenienti da uno dei campi nomadi del capoluogo, sono stati tradotti in carcere. A carico del 36enne è emersa anche un’Ordinanza di Carcerazione per l’espiazione di anni 1 e mesi 4 di reclusione, emessa nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Bologna a seguito di reati contro il patrimonio. Tutti gli arrestati sono stati accompagnati questa mattina in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. L’origine della refurtiva è stata individuata e gli oggetti sono stati restituiti, ad eccezione della motosega visibile nella foto, i cui proprietari, qualora la riconoscessero, potranno rivolgersi ai Carabinieri di Vergato.

ESITO DIRETTISSIMA

Arresto convalidato. A seguito di patteggiamento, condannati il 36enne a 10 mesi di reclusione ma in carcere per ordine di carcerazione eseguito e gli altri due a 8 mesi pena sospesa. 

 

Si è trattata di una vera e propria caccia al ladro nella quale è stata preziosa la collaborazione offerta dai cittadini del posto che hanno contribuito al buon esito dell’attività dei Carabinieri nella ricerca dei due predoni.

L’autista, incensurato, ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della caserma Carabinieri di Vergato, mentre i due fratelli, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e provenienti da uno dei campi nomadi del capoluogo, sono stati tradotti in carcere. A carico del 36enne è emersa anche un’Ordinanza di Carcerazione per l’espiazione di anni 1 e mesi 4 di reclusione, emessa nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Bologna a seguito di reati contro il patrimonio. Tutti gli arrestati sono stati accompagnati questa mattina in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. L’origine della refurtiva è stata individuata e gli oggetti sono stati restituiti, ad eccezione della motosega visibile nella foto, i cui proprietari, qualora la riconoscessero, potranno rivolgersi ai Carabinieri di Vergato.

Molinella, 13 ottobre 2015 – Coltivazione di marijuana: 23enne arrestato dai Carabinieri.

Foto CC NORM Molinella

Foto CC Molinella

Foto CC NORM Molinella

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molinella hanno arrestato un 23enne marocchino, residente ad Argenta (FE), per produzione di sostanza stupefacente. Il giovane è stato fermato ieri sera in una zona a fitta vegetazione nei pressi del Fiume Reno, mentre stava tagliando le infiorescenze di una pianta di canapa indiana, alta 235 cm e pesa 2 kg circa, con il kit del “Piccolo Giardiniere”: un paio di cesoie, un annaffiatoio e un cavo per sorreggere l’arbusto. Sottoposto a perquisizione, il giovane marocchino è stato trovato in possesso di altri 119 grammi della medesima sostanza stupefacente che aveva già raccolto. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 23enne, incensurato, è stato rimesso in libertà (Art. 121 delle disposizioni attuative del c.p.p.).

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