Dalla RegioneTurismo: accordo per promozione appennino tosco-emiliano
2016/05/16, Vergato – Notizie utili, gli sviluppi? Cosa porterà a casa l’Appennino bolognese?
Turismo: accordo per promozione appennino tosco-emiliano
(Regioni.it 2942 – 16/05/2016) “La ricchezza dell’appennino tosco-emiliano dal punto di vista turistico è enorme”. Le due regioni, infatti, hanno siglato un accordo per il turismo montano, con “spirito di valorizzazione del patrimonio comune cercando sinergie a vantaggio di tutti”, dichiara Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo della regione Toscana.
Pertanto il fine è quello di promuovere e valorizzare insieme l’offerta turistica della montagna Toscana-Emiliana-Romagnola.
Presenti all’accordo gli assessori regionali al turismo Stefano Ciuoffo (Toscana) e Andrea Corsini (Emilia Romagna). L’obiettivo dell’intesa tra Toscana e Emilia Romagna durerà fino al 2018 e punta a creare una sorta di distretto turistico appenninico interregionale per l’incremento dei flussi turistici italiani e stranieri, la valorizzazione dei percorsi meno noti e la creazione di un’offerta integrata.
Si tratta di un patrimonio di paesaggi e borghi straordinari ma anche di tradizioni, cultura, arte, enogastronomia, “la montagna – sottolinea Ciuoffo – si vive in tutte le stagioni offrendo un’ampia gamma di opportunità a chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del benessere e del buon vivere. Toscana ed Emilia-Romagna condividono tutto questo e hanno deciso ancora una volta di collaborare tra loro per promuovere e valorizzazione tutti i loro tesori”.
Per l’assessore dell’Emilia Romagna Andrea Corsini “il prodotto turistico dell’Appennino fra Emilia Romagna e Toscana è sempre più apprezzato da turisti in arrivo da tutt’Europa. Del resto costituisce una straordinaria opportunità per conoscere le bellezze dei parchi incontaminati, per vivere la pace dei piccolissimi borghi dalle tradizioni intatte e per provare un nuovo tipo di escursionismo a contatto diretto con la natura”.
Le regioni infine si impegnano a costituire dei tavoli tecnici per monitorare gli operatori interessati, per favorire la concertazione delle azioni e per definire le strategie comuni.
Le regioni infine si impegnano a costituire dei tavoli tecnici per monitorare gli operatori interessati, per favorire la concertazione delle azioni e per definire le strategie comuni.