Sere d’estate al parco archeologico dell’antica Kainua di Marzabotto

VN24_bergonzoni-blu copia2016/07/17, Marzabotto – Sere d’estate al parco archeologico dell’antica Kainua. Dal 19 al 27 luglio il più importante evento teatrale dell’estate in Appennino. Nella magica atmosfera dell’area verde del Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto, quattro appuntamenti con:

Alessandro Bergonzoni, Monica Guerritore, Lella Costa, Marco Paolini

Tornano le “Sere d’estate al parco archeologico dell’antica Kainua” nella suggestiva cornice dell’area verde del Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” a Marzabotto (via Porrettana Sud, 13).

Dal 19 al 27 luglio quattro appuntamenti per la rassegna (promossa dal Comune di Marzabotto, con il contributo dell’Unione Comuni Appennino Bolognese e in collaborazione, fra gli altri, con Distretti Culturali–Città Metropolitana di Bologna, Museo “Pompeo Aria”, Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna) che, grazie anche alla Direzione artistica di Marco Montanari, si annuncia come il principale evento teatrale dell’estate nell’Appennino bolognese.

VN24_costa-blu copiaAd aprire la manifestazione, martedì 19 luglio, sarà l’atteso “Intervento sulla bellezza” di Alessandro Bergonzoni. Perché un attore-autore-artista ad un certo punto della sua carriera si interroga sulla bellezza? E ancora, perché proprio in un momento storico come questo, dove al posto del bello si rivendica in percentuale decisamente maggiore il giusto o il politicamente corretto?

Anche se la risposta può apparire complessa è sicuramente un’asserzione vera e in questo caso personalmente sincera: perché un’artista deve, assolutamente, ricercare proprio nella bellezza, nella poesia e nella cultura quella leva che ci potrà permettere, come dice Bergonzoni, “il salto in altro o il salto in oltre”, che ci farà vedere altre possibilità e che ci farà usare altre sensibilità per riuscire finalmente nella connessione con altre parti della percezione. Una serata dedicata allo stupore e alla ricezione, quasi una Lectio Magistralis, con al centro una grande antenna artisticamente telescopica: Alessandro Bergonzoni.

VN24_guerritore-blu copiaSecondo appuntamento, giovedì 21 luglio, con Monica Guerritore nello spettacolo “Dall’inferno all’infinito”. La potente forza creativa dell’Immaginazione delle pagine di Hillman e Citati accompagnano e forse spiegano (in parte) la discesa nel nero, nell’intima natura umana, che Dante mette in versi nei canti iniziali dell’Inferno (Divina Commedia); la sua ricerca e il suo incontro con le parti del Sé. Nelle bellissime parole di Wagner, la forza della musica (che accompagna tutta la performance) diventa motore emotivo e precede, accompagna e amplifica il tormento delle passioni amorose (Paolo e Francesca), di abbandono (La Tentazione della Valduga), di ferocia come nel canto del conte Ugolino. Di abissi naturali che portano in scena anche figure materne e paterne: Pasolini, Morante. Tutto rende la ricerca e il racconto interiore e poetico di Maestri lontani tra loro per epoca, un’unica grande anima che racconta le infinite vie della testimonianza del Sé… Le parole di Umberto Eco e Galimberti accompagnano, noi uomini di oggi, nella comprensione del nostro Inferno interiore e dell’Infinito intuìto. Tutto percepito e a noi consegnato da un’unica fonte, l’Intuizione artistica, di uomini e donne che hanno “cercato se stessi”, come diceva Pavese.

VN24_paolini-blu copiaDomenica 24 luglio sarà, poi, in scena Lella Costa con “Il pranzo di Babette”. Spettacolo nel quale una delle artiste più colte e sensibili del teatro italiano, incontra uno dei racconti più emblematici della scrittrice danese Karen Blixen, quel Pranzo di Babette divenuto famoso grazie al celebre film diretto da Gabriel Axel (1987). Una riflessione sulla necessità della condivisione, una testimonianza del fatto che felicità e benessere non sono possibili se non sono collettivi.

È la storia di un dono: Babette, cuoca francese riparatasi in un paesino della Danimarca per fuggire alla Comune di Parigi, decide di impiegare i diecimila franchi d’oro vinti a una lotteria in un pranzo succulento per soli dodici invitati. Un modo per offrire felicità autentica a persone che non se la possono permettere. Spiega Lella Costa: “Babette è grata per essere stata accolta. Non vuole insegnare a vivere, vuole solo ringraziare. O meglio vuole essere al servizio degli altri come scelta consapevole”.

A chiudere la rassegna, mercoledì 27 luglio, sarà Marco Paolini nello spettacolo “Studio per un nuovo album – Numero Primo”. Una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare. Numero Primo è anche il soprannome del protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta. Ma anche le cose e le bestie hanno voci e pensieri in questa storia.

Marco Paolini e Gianfranco Bettin, coautori di questo lavoro, sono partiti da alcune domande: qual è i rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quali domande ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che ci impongono per stare al loro passo? Quanto sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale? Se c’è una direzione c’è anche una destinazione di tutto questo movimento?

VN24_locandina-Sere copiaTutti gli spettacoli, a prenotazione obbligatoria, hanno inizio alle ore 21 e sono preceduti (ore 19) da una visita guidata gratuita al Museo e al parco archeologico a cura della Direzione del Museo (info: 051 932353) e da un aperitivo (ore 20) proposto dai ristoratori locali (8 euro). Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro per lo spettacolo di apertura e di 15 euro per i successivi. Abbonamenti per la rassegna a 50 euro. Ingresso gratuito per gli under 14.

La rassegna sarà anche un’occasione per far conoscere le buone prassi dell’Associazione di promozione sociale De@Esi.

Per informazioni e prenotazioni spettacoli: 

Marco Tamarri: mob. 340 1841931 marco.tamarri@unioneappennino.bo.it