Celebrazione del 25 aprile a Vergato – 72° anniversario della Liberazione
2017/04/25, Vergato – Celebrazione del 25 aprile a Vergato. Si è tenuta questa mattina la celebrazione come da programma. La deposizione delle corone, la banda, il coro dei bambini delle scuole primarie, il corteo, la S.Messa celebrata dal vicario don Silvano Manzoni, la deposizione della corona al monumento ai caduti e il discorso, che riportiamo sotto, del sindaco Massimo Gnudi. Hanno partecipato le autorità militari dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Per la prima volta alla manifestazione ha partecipato la comunità islamica vergatese con lo striscione già visto durante il corteo in difesa dell’ospedale. Buona la partecipazione dei cittadini anche se come aveva sollecitato padre Antonio un paio di anni fa, non c’era una folla immensa da riempire l’area davanti alla chiesa… ancora una volta si è notata l’assenza dei consiglieri di minoranza e dei giovani.
25 aprile 2017 – 72° anniversario della Liberazione
Rivolgo un saluto a tutti i presenti, alle cittadine, ai cittadini, alle Autorità militari e civili, alle rappresentanze partigiane .
Un saluto particolare ai bambini e ai ragazzi che sono qui con noi oggi.
Oggi, in questa piazza, Piazza della Pace, davanti al Monumento eretto in ricordo dei caduti di tutte le guerre, festeggiamo il 25 aprile, anniversario della Liberazione.
Sono passati 72 anni, da quel 25 aprile in cui Sandro Pertini a nome del CLN annunciò da Radio Milano Libera la fine della guerra, l’ avvio di un nuovo cammino democratico.
Il 25 aprile è una data importante anche per la vita civile della nostra comunità, che ci ricorda la storia del nostro Paese.
Durante la pagina più buia per il nostro Paese, donne e uomini, rischiando la propria vita e tutto quello che avevano, combatterono per riscattare l’Italia dalla vergogna della dittatura fascista e dell’oppressione nazista.
Noi ricordiamo oggi, nell’anniversario della Liberazione, i tanti per lo più giovani e giovanissimi che sono stati reclusi, torturati, che hanno perduto la vita combattendo nelle montagne, nelle campagne e nelle città, i tanti di diverse generazioni che hanno perduto la vita nei campi di sterminio, i militari che rifiutarono di arrendersi ai tedeschi, i civili vittime delle stragi nazifasciste, i contadini e le contadine che hanno dato riparo a partigiani, a militari, a prigionieri in fuga, i sacerdoti caduti per difendere dalle barbarie i loro parrocchiani, le donne che hanno combattuto una battaglia in più: quella per la loro emancipazione e per il loro riscatto dalle discriminazioni di genere; ricordiamo i lavoratori che scesero in sciopero nel 43 e nel 44 quando ciò costava, la detenzione, la deportazione e in molti casi la morte .
Ma ricordare, non è un formale rituale, un esercizio retorico, un dovere protocollare, è innanzitutto un atto di rispetto e una promessa di impegno.
Rispetto per chi ha sofferto e impegno a mantenere vivi e fare crescere quegli ideali di uguaglianza, giustizia, democrazia, libertà: gli ideali della Resistenza.
Valori ai quali i nostri costituenti, pur diversi per credo politico e religioso si ispirarono per edificare la Repubblica e scrivere la Costituzione.
Il rilevante contributo alla Resistenza e alla lotta di Liberazione, gli eventi su quest’ultimo fronte della Seconda guerra mondiale, hanno segnato dolorosamente la vita e la memoria della popolazione locale come testimonia la capillare presenza di monumenti, cippi e lapidi che costellano il paesaggio urbano e rurale . A Vergato, Cavacchio, Boschi, Susano, Tolè, Rióla, Castelnuovo, Boscaccio, Precaria, Cereglio, sul Monte Pero.
Vergato, come ha ricordato nel 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al merito Civile, situato sulla “linea gotica” si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo ogni sorta di violenza dalle truppe tedesche e un gran numero di bombardamenti da parte alleata, che provocarono numerose vittime e la distruzione della quasi totalità dell’abitato. La popolazione offrì splendido esempio di generosità nel soccorso dei superstiti e grande spirito di solidarietà per gli sfollati.
Nei primi mesi del “44” come ci hanno ricordato le parole di Gino Costantini “Il comandante John” nel libro “ Il coraggio non si compra”, diversi giovani vergatesi all’inizio poche unità poi diverse decine, si erano dati alla macchia. Dopo essersi procurati le armi, combatterono nei primi scontri armati a Calvenzano, a Vergato e a Labante con azioni di guerriglia e disturbo ai convogli tedeschi. Nel mese di giugno diedero vita ad una formazione partigiana locale autonoma .Il 20 ottobre passarono le linee raggiungendo gli alleati a Castel di Casio e poi mettendosi al loro servizio a Orelia.
Dopo il gennaio del 1945 la formazione partigiana assunse il nome di “Pilota”, dal nome di battaglia di un proprio caduto Dario Pedrini.
Truppe di tanti e diversi paesi sono state protagoniste di tante battaglie in questo territorio. Uomini venuti da lontano che hanno combattuto, che hanno dato la vita, per la nostra libertà.
Alla fine del “44, i comandi alleati posizionarono sulla linea del fronte da Riola di Vergato truppe brasiliane della FEB , la Forza di spedizione brasiliana, che il 5 marzo, dopo aspri combattimenti tra Soprasasso e la Serra entravano a Castelnuovo. Molti soldati dell’esercito brasiliano caddero per liberare quella terra che non era la loro dimostrando il loro valore , il loro coraggio in battaglia e la loro umanità nei confronti della popolazione.
Un importante contributo per la riuscita dell’attacco a Castelnuovo fu dato dai partigiani che proseguirono nella loro azione anche nella notte successiva.
Il 14 aprile Vergato fu raggiunto dalle truppe americane della Prima Divisione corazzata, sotto il fuoco dei cannoni e dei mortai tedeschi appostati sul Monte Pero. Il 16 aprile il capoluogo fu definitivamente liberato, insieme alle località e alle alture circostanti, compreso il giorno successivo Tolè.
Dagli orrori della guerra nacque anche il grande sogno dell’Europa unita, che ha consentito la pace e l’integrazione politica ed economica.
Un sogno che oggi rischia di sgretolarsi sotto i colpi dell’egoismo, dell’indifferenza e della messa in discussione dei motivi ispiratori della nostra convivenza .
L’Unione Europea, di fronte alle prime grandi crisi che ha dovuto affrontare, quella economica e quella dei rifugiati, si è scoperta divisa e incapace di solidarietà.
Nel cuore dell’Europa stiamo vedendo tornare rigurgiti di nazionalismo e recinti di filo spinato, proprio tutto ciò contro cui hanno combattuto le nostre partigiane e i nostri partigiani. Proprio loro che hanno dato la vita, che hanno subito le rappresaglie per avere aiutato i fuggiaschi e i perseguitati, per avere difeso la libertà e la dignità degli altri.
A noi spetta il compito di operare per l’integrazione tra i popoli dentro l’Unione Europea e affinchè l’Europa sia in grado si svolgere un ruolo attivo di cooperazione e giustizia nel mondo globalizzato.
Non ci può essere pace per alcuni e miseria, fame, guerre per altri.
Di questo dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo operare di conseguenza, fare la nostra parte nella lotta al terrorismo che affligge e destabilizza interi Paesi dell’Africa e del Medio Oriente e che si riverbera in Europa.
La memoria di quanto è accaduto settantadue anni fa è un patrimonio che dobbiamo preservare e valorizzare.
Una memoria capace di trasmettere la storia di questi territori, di alimentare l’identità e il senso di appartenenza a questa comunità, in cui possano riconoscersi anche persone provenienti da altre regioni e da altri paesi. (Associazione Culturale Islamica per l’orientamento a Vergato)
Dobbiamo considerare i giovani come la risorsa fondamentale, nella convinzione e nella fiducia che, i valori della Resistenza, possano e debbano essere trasmessi come principi operativi dell’agire quotidiano dei ragazzi.
A questo scopo l’Amministrazione Comunale e le istituzioni scolastiche intendono promuovere progetti finalizzati alla creazione di una memoria collettiva, alla diffusione della cultura della legalità e dell’integrazione.
A tale finalità concorrono gli incontri, le commemorazioni, le visite ai luoghi della Resistenza, organizzati e realizzati dalle istituzioni scolastiche, dall’Amministrazione comunale e rivolti a tutta la comunità.
Particolarmente significativi sono stati lo scorso 27 gennaio nel Giorno della Memoria la consegna delle Medaglie della Liberazione ai partigiani Cucchi Otello, Nubiani Agostino e Righi Remo, l’incontro culturale e musicale “Italia- Brasile nello scorso febbraio con la proiezione del documentario “ F.E.B Brasile in Guerra “ di Mario Pereira e il Concerto con Brasile Matuto, Premiata Suoneria D’Ottoni e Non Solo Note Orchestra così come l’odierna partecipazione degli alunni della scuola Primaria e delle classi di strumento musicale dell’Istituto Comprensivo di Vergato , nel cortile della scuola davanti al monumento eretto dall’ANPI “ alla memoria di coloro che morirono combattendo per la libertà e l’onore d’Italia”
A questa memoria vogliamo concorrere con il nostro impegno affinchè Vergato possa essere una delle porte di accesso più significative ad un percorso ricco di valori storici e culturali come la Linea Gotica.
Nel corso degli ultimi anni, grazie al lavoro di valorizzazione, svolto dall’IBC dell’Emilia-Romagna, nei Comuni dell’Appennino sono stati realizzati diversi interventi di recupero quali : l’individuazione e la pulizia di trincee e bunker, la realizzazione di itinerari, con lo scopo di fare diventare la “Linea Gotica un vero e proprio prodotto turistico sul mercato nazionale ed estero”.
Da questi interventi e sulla base di questi lavori è nata l’idea di realizzare un progetto complessivo capace di definire un unico grande percorso , lungo 100 kilometri , che coinvolge ben 20 comuni del nostro Appennino.
Partendo da questi presupposti per dare all’intero programma una sede capace di fungere da raccordo per l’intero progetto , nasce l’idea di creare presso una struttura di archeologia industriale, come le Fornaci di Vergato , un vero e proprio centro di documentazione della Linea Gotica; una tappa fondamentale per quanti intendono ripercorrere i luoghi della seconda guerra mondiale, un luogo per dare informazioni e rivivere alcune delle situazioni più significative legate alle vicende belliche . Un centro nel quale non mancheranno i reperti ma che sarà basato soprattutto su strumenti interattivi capaci di rendere protagonisti i visitatori delle Fornaci.
I lavori di restauro del fabbricato e l’allestimento saranno finanziati dalle risorse del Patto per Bologna che verrà sottoscritto nelle prossime settimane dal Governo e dalla Città Metropolitana.
Propedeutica al Centro di documentazione delle Fornaci di Vergato, sarà una mostra che verrà allestita presso la sede delle ex scuole “ Bontà” a Riola di Vergato.
Care cittadine e Cari Cittadini, ricordiamo il 25 aprile per capire il presente e affrontare il futuro.
Sappiamo e ce lo dice l’esperienza di questi settantanni, che la democrazia non si ottiene una volta per tutte, ma che essa viene continuamente minacciata e messa in discussione.
Per questo dobbiamo reagire all’allontanamento dei cittadini dai partiti e dalla politica.
Un impegno che grava soprattutto sulla politica, che deve tornare a servire il bene comune ; ad animare spinte ideali soprattutto fra i giovani; a pensare e costruire progetti strategici per il futuro del Paese; ad offrire a tutti l’opportunità di realizzarsi. Anche ciascun cittadino deve sentire lo stesso dovere, sforzandosi di perseguire gli stessi ideali, di ricondurre a unità i propri valori individuali, in modo da fornire il proprio contributo alla democrazia .
W il 25 Aprile, W la Resistenza
Vergato 25 aprile 2017 Il Sindaco Massimo Gnudi